Dopo Serrastretta, Panettieri, Scigliano, Cicala, San Pietro Apostolo, Altilia, Settingiano, Petronà, Grimaldi, Miglierina, Pedivigliano, Sersale, Colosimi, Martirano Antico e Martirano Lombardo, Platania e Bianchi continua il nostro viaggio di conoscenza sulla storia dei comuni gravitanti nell’area storico – geografica del monte Reventino, le cui vicende sociali, politiche e anche storiche sono oggetto di particolare interesse di questo giornale web ilReventino.it.
Conflenti sorge a 540 mt s.l.m. ai piedi del monte Reventino. Fa parte della provincia di Catanzaro e dal 1818 della diocesi di Lamezia Terme (un tempo Nicastro), mentre prima era soggetta spiritualmente alla diocesi di Martirano (XI sec- 1818). Conta 1.357 abitanti dispersi fra Capoluogo e le frazioni Annetta, Cona, Costa, Guglia, Lisca, Muraglie, Piano Ianni, Piano Croce, Passo Ceraso, San Mazzeo, Serra D’Acino, Serra d’Urso, Stranges, Valentune, Vallone Cupo. E’ collegata con l’autostrada A2 del Mediterraneo uscita Rogliano – Altilia Grimaldi. Dista 43 km da Cosenza, 17 km da San Mango d’Aquino e 20 km da Lamezia Terme.
La sua storia e l’origine toponomastica del suo nome ancora oggi sono incerte. Infatti si ipotizza che Conflenti “sia da attribuire al condottiere epiro Pirro e ai suoi soldati. Ritirandosi per una dura sconfitta si fermarono a cercare riparo nei boschi di questa zona dove, disperati, “piansero insieme” (in latino cum-flentes) [oppure] lo fa derivare dal latino confluentes in quanto il paese sorge nei pressi della confluenza di due fiumi (1)“.
Storicamente certo invece è che Conflenti sorse “[in un] luogo in cui si espande era, in antico, un terreno incolto e circondato da boscaglie, mentre poche capanne sorgevano nei rioni oggi chiamati “Lupa e Vallone”, che costituirono il primo nucleo dell’odierno paese. Successivamente, attorno alle chiese intitolate a S. Nicola di Bari ed a Sant’ Andrea, si formarono due villaggi denominati Conflenti Soprani e Conflenti Sottani (2)”.
“[…] il più antico riferimento storico da noi conosciuto come centro abitato risale al 1446, anno in cui con documento pubblico viene attribuita una rendita fondiaria alla chiesa parrocchiale di san Nicola, a Conflenti Soprani, mentre Giuseppe Raso ritiene che «i primi nuclei abitati di Conflenti possano ritenersi almeno contemporanei alla fondazione dell’Abbazia di Santa Maria di Corazzo». Il toponimo Conflenti ricorre [….] nel 1209 quando Enrico Kalà – fra varie concessioni – fece dono alla Mensa Vescovile di Martirano del «feudo Vallescura, in agrum Conflentum». […] Dal 1538 i termini “Conflenti”, “Conflentibus” e “Casale de’ Conflenti” ricorrono frequentemente in documenti vaticani. […] Nel Cinquecento, in piena dominazione spagnola, il territorio subisce non solo l’emigrazione verso la Sicilia, ma anche rivolte e banditismo, fenomeni alimentati dalla povertà, dal fiscalismo regio e dalla rapacità dei baroni. Un dispaccio vicereale del 1556 [afferma che] «non sono forasciti, ma casarini de le terre de Villanova de li Confluenti et de la Motta, luochi del contado di Martorano, et che habitano in Porchia et dallà escono ad arrobare». Significativa, a questo proposito, è la testimonianza del vescovo di Martirano Pierbenedetti «benché vi siano alcuni doctores et notarii e alcuni vivano civilmente, tuttavia quasi tutti sono agricoltori e pecorai. Dal principio della primavera fino all’inizio dell’autunno costoro vivono nelle selve, ed abitano precari tuguri costruiti con paglia e fango, tanto che molti, sia adulti che bambini, muoiono senza sacramenti». […] Nel 1678 il vescovo di Martirano Giacomo Palamolla […] si adopera per favorire i rapporti fra Conflenti Soprani e Conflenti Sottani, e per mettere in collegamento i due villaggi fa costruire una strada, che si aggiunge alla mulattiera che porta a Decollatura e al percorso che si congiunge con Motta. I due centri abitati vivono di vita propria, distinti e separati, e ognuno ha una propria parrocchia: quella di San Nicola di Bari in Conflenti Superiore e quella di Sant’Andrea Apostolo in Conflenti Inferiore. […] l’ordinamento amministrativo disposto dai francesi nel 1807 faceva degli abitati di Conflenti Soprani e Conflenti Sottani due Luoghi, ossia Università, e li inseriva nel capoluogo di Governo di Martirano, Distretto di Amantea, provincia di Calabria Citeriore con sede a Cosenza. […] Durante il periodo napoleonico la presenza dei soldati francesi nel circondario non è per niente pacifica, e dopo la rivolta di Soveria del 1806 i centri Soveria e Conflenti sono messi a ferro e a fuoco”. Per contenere le diverse ribellioni a Conflenti la famiglia feudale dei De Gennaro fece costruire a Conflenti Sottani un carcere detto TRIPONIA di cui oggi sono ancora visibili qualche muro perimetrale in uso fino all’eversione della feudalità nel 1806 (3).
“Alla fine del ‘700 fu al centro dei fatti sconvolgenti del sanfedismo ad opera di Nicola Gualtieri Panedigrano, divenuto maggiore dell’esercito borbonico e braccio destro del Cardinale Ruffo nella marcia della Santa Fede per liberare il regno dai francesi. Era allora una delle Università (oggi Comuni) più grandi con un territorio che raggiungeva le vicinanze della piana lametina. Erano conflentesi i due fittuari (Don Antonio Montoro e Don Antonio Folino) che tenevano i possedimenti dell’antica abbazia dei Santi Quaranta Martiri [a Sambiase, oggi Lamezia Terme], compresa la selva del Mitoio e la chiesa. Il Procuratore dell’Abbazia e dei suoi beni era il sacerdote don Francesco Maria Stranges parroco della chiesa di San Nicola a Conflenti soprani. La procura gli era stata affidata dall’ abate commendatario don Guglielmo Winspeare residente a Napoli (4)”.
Ricordiamo una cosa importante e cioè che “i due villaggi [Conflenti Soprani e Conflenti Sottani] rimasero separati fino al 1861 quando diventarono un unico comune (5).”
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Cambiò radicalmente la storia del paese quando “Conflenti divenne famoso nel 1578 si susseguirono ben 9 apparizioni (di cui 7 della Vergine) la quale chiedeva che le venisse edificato un tempio nei pressi della quercia dove avvenivano tali fenomeni. Nello stesso anno Conflenti fu risparmiata dal morbo della peste che impazzava nel Sud Italia e si pensò a un miracolo della Madonna, i prodigi si moltiplicarono in tutta la Calabria e le autorità autorizzarono la costruzione della chiesa in Visora. Nel marzo del 1580 vi fu la cerimonia di fondazione e in ottobre la celebrazione della prima messa. Da allora sorge un importante Santuario, oggi Basilica, meta di devoti e pellegrini e centro della vita spirituale del paese (6)”. “Questi fatti (apparizioni e miracoli) sono stati tramandati, oltre che dalla tradizione, anche da un prezioso manoscritto dell’epoca contenente il dossier redatto dal cancelliere vescovile notaio Nicolangelo Baratta nel 1578-1579, quando ebbe l’incarico del vescovo di Martirano, Perbenedetti di accertare la loro veridicità, istruendo un vero e proprio processo. Da questo manoscritto il sacerdote Carlo Montoro nel 1862 trasse le SACRE MEMORIE DELLA GRAN MADRE DI DIO in cui sono raccontate le apparizioni a partire dal 7 giugno 1578. […] Per tutti la Madonna ha l’identico messaggio: la richiesta della erezione di un tempio in Visora. La posa della prima pietra del tempio voluto dai conflentesi a Visora avvenne il 9 marzo 1580. […]La festa della Madonna di Visora si celebrò il 24 giugno e così fu per altri 27 anni. Il 26 agosto 1607 la chiesa fu proclamata e consacrata ‘basilica’, il che comportava grandi privilegi onorifici (7)”.
Quindi Conflenti oggi, seppur spopolata come tutti i comuni interni della Calabria, ha una piccola economia locale che si basa sulla presenza dei fedeli alla Madonna, soprattutto nel mese di agosto ma anche “si realizzano ottimi salumi, vino, olio di oliva, dolci della tradizione come i bocconotti o i mostaccioli e le buonissime crespelle. Conflenti è il capoluogo del comune omonimo che ricade nell’area di produzione del vino Savuto, uno dei migliori doc della Calabria. L’agricoltura, basata su tutti i tipi di colture, è integrata dall’allevamento di ovini, caprini, suini e avicoli; diffusa è l’apicoltura. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti: alimentare, edile, dell’abbigliamento e della lavorazione del legno (8).”
Il suo territorio, ricco di boschi, è ideale sia per percorsi trekking che per gite domenicali con aree attrezzate per i picnic (località Spernuzzata). Da vedere il suo Centro Storico e il suo patrimonio architettonico religioso che annovera le chiese quali il santuario-basilica di Maria Santissima delle Quercia di Visora (1578), San Nicola (XV secolo, la più antica del paese e purtroppo oggi abbandonata e inagibile), Immacolata (1667), Sant’Andrea Apostolo (1741), Madonna di Loreto (1733) e la recente chiesa di Sant’Anna (1978) nella popolosa frazione di San Mazzeo (515 abitanti) (9).
Importantissima la manifestazione musicale estiva volta alla salvaguardia e trasmissione della musica tradizionale dell’area del Reventino che attira ogni anno migliaia di turisti e appassionati al genere “Felici&Conflenti”
Nati a Conflenti sono stati il brigante neo borbonico Nicolino Panedigrano, i poeti Vittorio Butera e Antonio Porchia (vissuto in Argentina).
Note
(1) https://conflenti.italiani.it/la-storia/ (URL consultato il 10/01/2023)
(2) http://www.portaleditalia.it/italia-new/8-Informazioni-turisti/280-Calabria/282-Cosenza/provincia/tutte-le-strutture/2671-Comune-di-Conflenti.html (URL consultato il 10/01/2023)
(3) Armando Orlando in https://www.ilreventino.it/conflenti-e-la-basilica-santuario-di-maria-ss-della-quercia-di-visora-parte-prima-le-vicende-storiche/ (URL consultato il 10/01/2023) e V. Villella, Genti e paesi del Comprensorio Lametino, Grafichè edizioni, Lamezia Terme, 2019, pag. 272.
(4) http://www.comune.conflenti.cz.it/index.php?action=index&p=76 (URL consultato il 10/01/2023)
(5) https://conflenti.italiani.it/la-storia/ (URL consultato il 10/01/2023)
(6) https://conflenti.italiani.it/la-storia/ (URL consultato il 10/01/2023)
(7) http://www.comune.conflenti.cz.it/index.php?action=index&p=76 (URL consultato il 10/01/2023)
(8) https://www.calabriaportal.com/conflenti-cz/3486-conflenti-paese.html (URL consultato il 10/01/2023)
(9) Sulle chiese di Conflenti https://www.beweb.chiesacattolica.it/UI/page.jsp?action=ricerca%2Frisultati&locale=it&liberadescr=&liberaluogo=conflenti&ambito=XD&view=griglia&dominio=(URL consultato il 10/01/2023). Per il trekking consultare la pagina FB “Conflenti trekking”
Per saperne di più?
Sulla storia di Conflenti si consultino i libri dello storico Vincenzo Villlella quali Conflenti vol. I – vol II Stampa Sud I ed. 1998, La Calabria della Rassegnazione vol. I, II, III La Modernissima ed. 1986, L’albero della libertà La Modernissima ed. 1987 e Trono altare e sette nella Calabria risorgimentale Stampa Sud ed. 1999; I Briganti del Reventino Rubbettino ed. 2006 e Genti e paesi del Comprensorio Lametino, Grafichè edizioni, Lamezia Terme, 2019, pp. 270-276. Anche Antonio Coltellaro Novecento Conflentese Calabria Letteraria Editrice 2001 e Giuliana Paola Carnovale Racconto Conflenti Calabria Letteraria Editrice 2001.
Leggi tutti gli articoli di Matteo Scalise qui: https://www.ilreventino.it/?s=matteo+scalise
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