Dopo Serrastretta, Panettieri, Scigliano, Cicala, San Pietro Apostolo, Altilia, Settingiano, Petronà, Grimaldi, Miglierina, Pedivigliano e Sersale continua il nostro viaggio di conoscenza sulla storia dei comuni gravitanti nell’area storico – geografica del monte Reventino, le cui vicende sociali, politiche e anche storiche sono oggetto di particolare interesse di questo giornale web ilReventino.it.
Colosimi oggi conta 1.154 abitanti e prospera in un territorio “montagnoso quasi tutto occupato da boschi, principalmente di castagni, sistemato nella diramazione secondaria dei monti meridionali a Sud nella Sila
Piccola dove è presente il fiume Savuto, che partendo dall’altopiano silano raggiunge poi il Mar Tirreno
facendo da confine tra le provincie di Cosenza e Catanzaro. E’ proprio in questo territorio, ricco di
fiumiciattoli, che il paese di Colosimi è collocato, per la precisione in prossimità del torrente Bisirico, un corso
d’acqua sulla sinistra del Savuto che sgorga dalle rocce metamorfiche della Presila dando origine a una
contenuta vallata, ornata da centenari castagneti, circoscritta dalle alture montuose. La sua altitudine sul livello del mare è di 870 m, mentre la sua variazione altimetrica oscilla tra un’altitudine minima di 719 e la massima di 1495 metri. Ciò pone il territorio di Colosimi appartenente alla Comunità Montana del Savuto, Regione Agraria n. 6 – Sila Piccola Cosentina, ad avere una situazione climatica molto variabile tra i minimi e i massimi termici, determinandodi conseguenza inverni piuttosto rigidi e la stagione estiva molto fresca”(1).
E’ formato dalle frazioni Arcuri, Carrano, Coraci, Gigliotti, Manche, Mascari, Melilla, Rizzuti, Silicella, Trearie, Volponi. Fa parte della provincia e (dal 1973) della arcidiocesi di Cosenza – Bisignano. Nel passato ha fatto parte della diocesi di Martirano (XI sec. -1818) e poi di Nicastro (oggi Lamezia Terme). Dista 50 km da Cosenza, 9,2 km da Soveria Mannelli, 19 km da Martirano e 31 km da Lamezia Terme Nicastro.
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Prima di narrare i principali eventi storici soffermiamoci sulla etimologia del nome Colosimi. Attualmente si reputa che “Il toponimo di Colosimi potrebbe essere genitivo di Colosimus, per significare fondazione o mansione di un Colosimo, che attesterebbe che fu fondata nel XVI secolo ad opera della nobile famiglia di Colosimo” (2) oppure “deriverebbe dal greco kalosmos, ossia “profumato” (3) o ancora originato si dal greco ma “essendo formato dalle parole “colosi” (più correttamente scritto come “colossi” e essendo il plurale di “colosso”) e “mi” (che significa “me”) (4). Per ciò che riguarda invece i toponimi delle frazioni non è facile da ricostruire ma di molte si può affermare che presero il nome della prima famiglia agiata che vi andò a vivere stabilmente.
Chiarito l’aspetto etimologico passiamo alla ricostruzione storica.
Si ritiene infatti che la fondazione di Colosimi non sia avvenuta in antichità ma soltanto nel XVI secolo poiché prima era abitata solo d’estate da coloni temporanei proveniente da Scigliano che lavoravano i terreni di proprietà della Mensa Vescovile di Martirano ma, in seguito al devastante terremoto del 28 marzo 1638 furono incentivati a lasciare per sempre Scigliano per stabilirsi definitivamente in lotti di terreni ormai alienati alla possessione ecclesiastica e divenuti di proprietà laica privata (5).
La crescita demografica necessitò di edificare nella nuova realtà urbana degli edifici religiosi. Ecco che allora fu ingrandita la più antica chiesa del paese, nel rione Ischi, quella dedicata alla Madonna di Loreto che “si pensa fosse, in origine (XIII secolo), una cappella gentilizia appartenente proprio alla famiglia Colosimo.” oggi Monumento Nazionale. Vennero poi la “Matrice di SS. Maria dell’Assunta, un edificio situato al centro del borgo, la cui realizzazione avvenne intorno alla fine del 1700. La sua facciata principale a capanna, che si mostra a faccia vista con pietra del luogo, riprende le forme e gli elementi architettonici dell’architettura neoclassica, mentre il portale in tufo pare sia stato realizzato dai tagliapietre di Rogliano. Il suo interno, che custodisce consistenti opere tra cui gli altari dedicati uno a Francesco il santo paolano e l’altro ad Antonio il santo di Padova e altre raffigurazioni della vita del Signore, si presenta a tre navate con sull’altare principale la statua della Madonna Assunta, peraltro Patrona del paese, insieme alle icone della medesima Assunta e della Madonna di Pompei; della Madonna delle Grazie dotata di torre campanaria presente nella frazione Rizzuti, anche questa costruita a cavallo tra il 1600-1700 da operai del luogo con una facciata sempre a forma di capanna abbastanza solenne sulla quale affascinano i due rosoni posti sui portali, alla quale si accede da una scala a due rampe poste sui lati di un ampio pianerottolo; dell’Immacolata, rappresentata dalla esistenza di una meravigliosa pala che ritrae la Vergine Immacolata presente nella frazione di Arcuri edificata nel Settecento e con la data del 1752 visibile sul portale (6).”
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La storia di Colosimi fino alla dominazione francese (1802 -1811) è strettamente legata alla Università di Scigliano, poi “fino al 1820 al comune di Colosimi appartennero anche i territori del comune di Bianchi, divenuto autonomo in quell’anno. [nel frattempo] dal 1813 Colosimi vedeva nascere una delle più antiche Officine Massoniche, ossia la loggia Mamertini la quale, assieme alla Ginnosofisti silani di Carlopoli e a La Sila di Decollatura, può essere definita una delle fucine culturali di queste lande montane nel XIX secolo (7).”
Oggi Colosimi come tutti i paesi interni della regione Calabria soffre della piaga dello spopolamento dovuto alla mancanza di lavoro e servizi essenziali. Sono nati a Colosimi il famoso gangster italo – americano James (Giacomo) Colosimo (8) e il politico Gaspare Colosimo (9).
Note
(1) https://www.ilreventino.it/colosimi-dalla-contea-di-martirano-a-comune-mosaico/ (URL consultato il 01/12/2022)
(2) http://www.comune.colosimi.cs.it/index.php?action=index&p=76 (URL consultato il 01/12/2022)
(3) Cfr Roberto Colosimo. Piccolo caro paese mio. Roma, edizioni Geva, 2006
(4) https://www.online-guide.it/municipality/colosimi-7228# (URL consultato il 01/12/2022)
(5) Cfr https://uhocularu.wixsite.com/uhocularu/copia-di-cerva (URL consultato il 01/12/2022)
(6) Vedi http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&type=auto&code=87996&Chiesa_della_Madonna_di_Loreto__Ischi,_Colosimi e https://www.ilreventino.it/colosimi-dalla-contea-di-martirano-a-comune-mosaico/ (URL consultato il 01/12/2022)
(7) https://uhocularu.wixsite.com/uhocularu/copia-di-cerva (URL consultato il 01/12/2022)
(8) https://www.2duerighe.com/rubriche/storie/129094-a-scuola-con-ted-bee-2.html (URL consultato il 01/12/2022)
(9) https://www.lameziaterme.it/gaspare-colosimo-unico-calabrese-presidente-consiglio-storia-ditalia/ (URL consultato il 01/12/2022)
Leggi tutti gli articoli di Matteo Scalise qui: https://www.ilreventino.it/?s=matteo+scalise
Leggi tutti gli articoli de IlReventino.it su Colosimi https://www.ilreventino.it/?s=colosimi
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