Dopo Serrastretta, Panettieri, Scigliano, Cicala, San Pietro Apostolo, Altilia, Settingiano, Petronà, Grimaldi, Miglierina, Pedivigliano, Sersale, Colosimi, Martirano Antico e Lombardo continua il nostro viaggio di conoscenza sulla storia dei comuni gravitanti nell’area storico – geografica del monte Reventino, le cui vicende sociali, politiche e anche storiche sono oggetto di particolare interesse di questo giornale web ilReventino.it.
Platania sorge a 750 mt s.l.m. a metà strada fra la piana di Sant’Eufemia Lamezia e il monte Reventino. Oggi conta 2.021 abitanti e fa parte della provincia di Catanzaro e della diocesi di Lamezia Terme (un tempo Nicastro). Oltre al capoluogo vi sono le frazioni Ciurra, Foresta, Fossa Don Paolo, Granci, Reillo, Mercuri Tedesco (109 ab.), Sambate, Campo Chiesa, Pietra (17 ab.), Panetti, Perricchi e le località Timpone, Sirugo Sopra, Sirugo Sotto, Boscaino, Acquavona, Sirianni, “Patruna Vicchiu”, Cuvoli, Scavello, Savocà. Dista da Lamezia Terme Nicastro 6,2 km, Catanzaro 43 km, Soveria Mannelli 16 km e Cosenza 61 km. “L’economia è a base agricola, con produzione di cereale, patate ed uva. I vasti pascoli e gli estesi boschi consentono allevamenti di bestiame e l’industria di legname. L’artigianato è presente con qualche telaio a mano usato in famiglia per sé confeziona di coperte e di scialli di seta e in lana.(1)”
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Etimologicamente il toponimo Platania dovrebbe derivare dal greco “Petronas” che vuol dire “Pietraia” o “luogo di pietra” forse riferito alla presenza della rinomata pietra verde del Reventino (origine etimologica che abbiamo già riscontrato nel toponimo del comune di Petronà). Non sappiamo, ma è da escludere prudenzialmente, una presenza già in antichità di un sito abitato stabilmente, cosa che invece si potrebbe ipotizzare dal XIII secolo poiché “Il nome di Platania compare per la prima volta nei Registri della Cancelleria Angioina relativi agli anni 1269 – 1270, nei quali si trovano menzionati i Casali di Platania, appartenuti in precedenza ad un certo Gregorio di Romania e passati, quindi, con l’arrivo degli Angioini ad un nobile, Egidio d’ Apard, di evidente origine francese.(2)”. Quindi, nel XIII secolo c’era già un sito abitato dal nome Pietra (dipendente dal Casale di Conflenti) che poi l’attuale Platania sostituirà poiché l’etimo Platania può significare anche“(nuova Petra) [e ciò] fa si che questo villaggio possa in qualche modo essere collegato con l’agglomerato rurale di Pietra che sorge nelle vicinanze e le cui origini risalgono alla seconda metà del XVI secolo”. Altra interpretazione vuole Platania derivante dalla presenza dei Platani (in dialetto Pratani) poiché ancora oggi i suoi abitanti sono detti in vernacolo “pratanisi”(3).
Quindi, nel 1500 vi era questo piccolo villaggio, Pietra, irrilevante. Tutto cambiò con il devastante terremoto del 1638 che aggravò ancora di più le misere condizioni di vita degli abitanti del Lametino, allora retto dalla famiglia feudale dei D’Aquino (dal 1608 e 1611), i quali opprimevano le popolazioni con tasse (jus) di varia natura attraverso le famigerate Capitolazioni sicché costringevano molti a sfuggire alla pressione fiscale rifugiandosi nei boschi e dedicandosi al banditismo. Tale spostamento di popolazione danneggiava da un punto di vista economico non solo il Feudo ma anche le entrate fiscali della chiesa poiché venivano meno chi lavorava i fondi rustici (Mensa Vescovile) allorché per contenere tale dispersione di popolazione si davano in concessione a canoni annui calmierati terreni incolti o coltivati solo d’estate dove creare nuovi villaggi. Cosa che avvenne con la nascita di Platania dove un “[…] documento redatto dal notaio Ignazio Giovannetti e datato 16 giugno 1686, con il quale viene sancita la nascita del Casale Nuovo di S. Angelo, per concessione di Luigi d’ Aquino, principe di Castiglione a tredici famiglie di massari e coloni provenienti da Nicastro e dal suo distretto. […]. Negli anni che vanno dal 1680 al 1686, esistono, dunque, a breve distanza l’uno dall’ altro due villaggi.(4)”. Quindi nasce Platania tramite atto notarile col nome di Sant’Angelo da parte di villani provenienti da Nicastro e dal vecchio villaggio Pietra (che dista oggi 6,00 km da Platania) e non da genti d’origine albanese come la vicina frazione di Nicastro Zangarona (5).
Il nuovo villaggio presto ebbe anche i suoi luoghi di culto, quali la chiesa dedicata a San Michele Arcangelo (1706) e la più antica chiesa nel vecchio villaggio di Pietra dedicata alla Madonna del Riposo(6)”. Altra chiesa (oggi inagibile) presente a Platania è quella della Immacolata (1801) un tempo retta da una Congrega, del Purgatorio (oggi Casa Municipale) e quella recente dedicata a Sant’Anna (2002) in località Mercuri – Tedesco.
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Platania, grazie alla vicinanza con Nicastro [di cui era frazione] e a metà strada con il Reventino crebbe velocemente in numero di abitanti. Infatti “[…] nel 1804 il popolo di Petrania giungeva a circa 1500 abitanti, […] e nel 1838 erano diventati 2455. […] Nel marzo del 1806 nelle immediate vicinanze del villaggio di Petrania un battaglione del VI reggimento francese al comando del Colonnello Doufour si scontrò con gli insorti anti francesi disperdendoli, e che il paese stesso divenne un vero e proprio campo di battaglia. Intanto il villaggio di Petrania, come ci documenta l’atto di divisione delle terre demaniali, che porta la data dell’8 settembre 1811, [grazie ai francesi] assurge a Comune autonomo [da Nicastro] ed assume il nome di Platania. Gli abitanti del nuovo Comune […] ospitano in paese, negli anni immediatamente seguenti [1813] una “vendita” carbonara e si distinguono per il loro attivismo patriottico se, come attesta il filosofo Francesco Fiorentino nell’elogio funebre del generale Francesco Stocco, proprio a Platania si tenne una, almeno, delle riunioni dei capi della rivolta che si concluse tragicamente il 27 giugno 1848 con il sanguinoso scontro presso il fiume Angitola tra le truppe borboniche, guidate dal generale Nunziante, e gli insorti, guidati appunto da Francesco Stocco. I capi della rivolta, fra cui i platanesi Sacerdote Domenico Cimino, Emanuele Nicolazzo, Domenico Calabria e Gregorio De Fazio, arrestati e processati, furono tra il 1850 ed il 1852 condannati a non meno di 25 anni di ferri dalla Gran Corte Criminale di Catanzaro. […] Ad onore dei platanesi e come prova del loro spirito patriottico c’é da aggiungere che i due paesi di Decollatura e Platania contribuirono alla prima sottoscrizione per la causa nazionale, curata dal generale Stocco, con la considerevole somma di 1315 ducati. Gli abitanti di Platania intanto crebbero di numero, portandosi dai 2700 del 1861 ai 3362 del 1901[…]. [Infine], nel 1961, ad un secolo esatto dall’unità, raggiunse i 4161 abitanti.(7)”
Personaggi illustri di Platania sono stati Gregorio Nicolazzo (Capitano nella spedizione dei Mille), Cesare Mastroianni – Eroe, don Domenico Cimino – Patriota, Gabriele Cerminara (sec. XIX) – Biologo, Emmanuele Grande – Medico, Francesco Mancuso – Generale di Fanteria (Medaglia d’oro al V.M.), Magg. Raffaele Perri – insegnante -Eroe, Valentino De Fazio – Medico e Scienziato, Felice Mastroianni – Poeta (8).
Oggi Platania soffre lo spopolamento dovuto alla bassa natalità e alla mancanza di lavoro o allo spostamento di residenza dei suoi abitanti per motivi di lavoro o comodità verso Lamezia Terme. Ma ha molte potenzialità turistiche quali “Le bellezza naturali sono uno dei punti di forza per il turismo di questa località, che dispone di diverse aree pic-nic e punti panoramici sulla costa tirrenica all’altezza del Golfo di Sant’Eufemia. Tra queste vi consigliamo l’area attrezzata per pic-nic e grigliate della frazione Savocà, dove troverete anche una fresca sorgente d’acqua nei pressi. Se amate il trekking o le escursioni in mountain bike vi segnaliamo il percorso detto “Anello del Reventino”, che vi condurrà tra i boschi (battuti spesso dai cercatori di funghi) ed i ruscelli di quest’area montana.(9)” e ancora “possiede aria e acque limpide, boschi fitti di castagni e di pini, due attrezzati complessi alberghieri, cibi genuini; una rete di strade che la collegano agevolmente ai centri vicini ed alle sue campagne […](10)”. Da visitare assolutamente la frazione Panetti, ormai semi spopolata e la sua meravigliosa cascata della Tiglia.
Note
(1) http://www.comontreventino.cz.it/index.php?action=index&p=279 (URL consultato il 23/12/2022)
(2) https://www.comune.platania.cz.it/index.php?action=index&p=10203 (URL consultato il 23/12/2022)
(3) https://www.comune.platania.cz.it/index.php?action=index&p=10203 (URL consultato il 23/12/2022) e V. Villella, Platania. Tre secoli di storia sociale di un paese del Reventino, La Modernissima, Lamezia Terme, 1986, pp. 46-49.
(4) https://www.comune.platania.cz.it/index.php?action=index&p=10203 (URL consultato il 23/12/2022)
(5) Su questa ipotesi, mai sostenuta da nessun storico locale si può leggere qui http://www.italiapedia.it/comune-di-platana_Storia-079-099 e qui http://www.comontreventino.cz.it/index.php?action=index&p=279 (URL consultato il 23/12/2022)
(6) Vedi l’ottima scheda storico – architettonica su questa chiesa al seguente link https://www.beweb.chiesacattolica.it/edificidiculto/edificio/48015/Chiesa+della+Madonna+del+Riposo#action=ricerca%2Frisultati&view=griglia&locale=it&ordine=&liberadescr=&liberaluogo=platania&ambito=XD (URL consultato il 23/12/2022)
(7) Benito Paola in https://www.prolocoplatania.it/la-storia-di-platania (URL consultato il 23/12/2022)
(8) Le biografie si trovano in https://www.prolocoplatania.it/la-storia-di-platania (URL consultato il 23/12/2022) e in e V. Villella, Platania. Tre secoli di storia sociale di un paese del Reventino, La Modernissima, Lamezia Terme, 1986, pp. 101-111.
(9) http://www.mobitaly.it/Comune.aspx?id=258 (URL consultato il 23/12/2022)
(10) Benito Paola in https://www.prolocoplatania.it/la-storia-di-platania (URL consultato il 23/12/2022)
Per saperne di più?
Vincenzo Villella, Platania. Tre secoli di storia sociale di un paese del Reventino, La Modernissima, Lamezia Terme, 1986 e Giuseppe Scalise, Platania e la sua storia. Un grazioso paese della Calabria, La Modernissima, Lamezia Terme, 1997. Vedi anche http://www.ilbelpaesecalabria.com/COMUNI/PLATANIA/Platania-La%20storia.pdf e http://www.francoemiliocarlino.it/rubrica%20mondo%20scuola/Il%20Reventino/Platania.pdf (URL consultato il 23/12/2022)
Leggi tutti gli articoli di Matteo Scalise qui: https://www.ilreventino.it/?s=matteo+scalise
Leggi tutti gli articoli de IlReventino.it su Platania https://www.ilreventino.it/?s=platania
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