Dopo Serrastretta, Panettieri, Scigliano, Cicala , San Pietro Apostolo e Altilia continua il nostro viaggio di conoscenza sulla storia dei comuni gravitanti nell’area storico – geografica del monte Reventino, le cui vicende sociali, politiche e anche storiche sono oggetto di particolare interesse di questo giornale web ilReventino.it.
Settingiano sorge a 270 mt s.l.m, conta 3.137 abitanti e fa parte della provincia e arcidiocesi di Catanzaro – Squillace. Dista 14 km da Catanzaro, 6, 2 km da Tiriolo e 23 km da Serrastretta.
La sua economia attualmente si regge sulla produzione di cereali, olive e ortaggi e si pratica l’allevamento. L’industria opera nei settori alimentare, meccanico, conciario, dei materiali da costruzione, dei complementi d’arredo e dei tendaggi. Sue frazioni sono Martelletto, Pianora, Settingiano Scalo mentre le contrade più popolate sono Albani, S. Anna, Campo, Corace, Iuvoli, Licciardina,Tigura, Le Pianole, Valdaro, Pranicello, Caffellà, Ruissa. La presenza di industrie e attività terziarie fa si che Settingiano non sia attualmente soggetta a spopolamento.
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Prima di ricostruire le sue vicende storiche ci preme analizzare le tre più significative ipotesi che gravitano attorno alla possibile spiegazione sull’ origine del nome: 1) il toponimo deriverebbe da Sitigiano, dal greco ‘’sitos’’, cioè frumento (Tommaso Aceti, 1737); 2) deriva dal personale latino SEPTIMIUS, con l’aggiunta del suffisso aggettivale -ANUS, indicante una proprietà fondiaria, ricollegabile forse o direttamente a Rocca Falluca o alla abbazia di San Giuliano di Rocca Falluca, di fondazione basiliana (X secolo) e poi Cisterciense (XII sec.); 3) Deriva dal fatto che i primi abitanti fossero 7 nuclei familiari che fondarono le prime septem ianuae (sette porte).
La sua storia è piuttosto complicata da ricostruire. Se infatti la maggior parte degli storici concorda che il suo sviluppo in senso urbano è databile nel XVI secolo grazie all’afflusso dei profughi superstiti alla distruzione di Rocca Falluca ad opera dei Saraceni e dalla peste scoppiata nel 1582, altri autori insistono sul fatto che anteriormente a tale data vi fosse già un sito o villaggio, munito di una chiesa, almeno dal XIV secolo e conosciuto come una “borgata di Tiriolo”.
Infatti “[…] Un documento del 1310 riporta la notizia che il Presbitero Giovanni, cappellano nella chiesa di San Martino Vescovo, sita nel Casale di Settingiano, ha pagato le decime . Il pagamento delle decime non avvenne da parte della stessa chiesa nel 1324. […]Dopo la battaglia di Benevento (febbraio 1266) [..] Carlo I D’Angiò concesse il territorio del Casale di Settingiano(che faceva parte della Baronia di Tiriolo) al vice giustiziere del Regno Drivone de Regibayo. Nel 1325 – secondo quanto riporta Carlo De Lellis – Leone di Reggio, gran siniscalco del Regno viene indicato come feudatario di Settingiano (assieme a Tiriolo, Rocca Falluca e Gimigliano). Sempre nel 1325 Leone di Reggio concesse Settingiano a Marco “De Contestabulo” (Contestabile) di Stilo.”(1) che l’acquistò per 60 mila ducati e la resse in feudo dal 1325 al 1486. Si precisa anche che “Il feudo di Settingiano o Settinzano nel 1323 era in demanio; re Robertò d’Angiò ne fece dono a Marco Contestabile, nel 1486 fu acquistato dalla famiglia Carafa dei duchi di Nocera, passò poi alla famiglia Cigala dei principi di Tiriolo”(2). Dunque in età medievale Settingiano, seppur piccolo vilalggio, fu soggetta a diversi feudatari finchè, in Età Moderna e fino alla eversione della feudalità (1806) ebbe una storia comune con quella del Principato di Tiriolo retto dai Cigala. In questi secoli l’economia del paese era prevalentemente agricola, con la produzione rinomata di vino e l’allevamento dei bachi da seta.
Non esistono dati specifici per ciò che riguarda vittime o danneggiamenti architettonici incorsi durante il devastante terremoto del 1638, mentre del 1783 sappiamo che in Settingiano ci furono 16 morti (2 uomini, 8 donne e 6 bambini su 919 ab.). Ciò indusse i superstiti ad edificare nel sito attuale abbandonando il vecchio (attuali località Ospedale, Chiesa Madre, Micciorro). Cresciuta nella popolazione nel 1799 fu elevata a “Luogo” (comune autonomo da Tiriolo) nel Cantone di Catanzaro, poi nel 1806 nella circoscrizione di Serrastretta e in seguito (1811) in quella di Tiriolo (nel 1802 contava infatti 1.100 ab.). Settingiano si distinse sia per la resistenza antifrancese (1806 – 1812) ove agivano bande di “briganti” e sia per aver dato i natali ai patrioti Antonio Barbieri, Raffaele Cotronei e don Antonio Varano. Dopo l’Unità d’Italia (1861), grande impulso alla crescita economica di Settingiano fu la costruzione della stazione Ferroviaria (1896) che la collegò al capoluogo Catanzaro (dismessa nel 2008). Dal 1945 anche Settingiano sperimentò la piaga della emigrazione della sua popolazione verso l’estero e il nord Italia.
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Importante da vedere a a Settingiano sono: La chiesa Matrice dedicata al patrono del paese, San Martino da Tours il quale dal 1806 ha sostituito la già patrona Santa Donata poichè “I francesi stavano approdati a Nicastro, stavano bruciando terra e fuoco i paesi della provincia con l’intento di unire l’istmo dei due mari, partiti alla volta di Catanzaro, la mattina del 16 ottobre 1806 una colonna francese di circa 212 uomini venne attraverso il Fallaco di Settingiano, ma fu respinta dai rivoluzionari di Settingiano, Tiriolo, Marcellinara e San Pietro a Maida, riunitosi tutti. Subito dopo i francesi fecero ritorno in numero maggiore, e dopo un combattimento di 15 ore, andarono a Settingiano qui venne loro incontro il Parroco don Tommaso Brondolilli ed altri con vino e denaro forse 200 ducati e così li persuasero a partirsene.
Non si sa se nella trattativa i francesi vollero imporre la devozione a San Martino di Tours protettore della fanteria transalpina o fu una decisione della popolazione settingianese ad eterna devozione per lo scampato pericolo ma siamo certi che San Martino divenne il Protettore della nostra comunità che da allora l’onora con fervente fede e devozione”. 2) la chiesa (e il Convento,dismesso dal 1866) dedicata a San Francesco d’Assisi dei padri Conventuali (XV sec.) già sede della Confraternita della Candelora e la chiesetta della Madonna della Rocca. Importanti manifestazioni religiose e folkloristiche sono la Naca (la processione del Venerdì Santo) e quella detta dell’Angelo (a Pasquetta). Importantissima è la rappresentazione della “A Pigghiata”, che ha luogo ogni 10 anni con la rappresentazione in costume della cattura, della passione e della morte di Gesù Cristo. Importante, infine, attualmente nel settore economico è la frazione Martelletto, ove si concentrano la maggior parte delle attività industriale e commerciale e dove si inscena, ogni anno, un caratteristico Presepe Vivente.
Per saperne di più?
(1) http://storiasettingiano.blogspot.com/2011/05/approfondimenti-sulla-storia-di.html#comment-form (URL consultato il 25/05/2022)
(2) http://www.nobili-napoletani.it/Contestabile-Ciaccio.htm (URL consultato il 25/05/2022)
Sulla storia generale di Settingiano e delle sue tradizioni vedi http://www.comune.settingiano.cz.it/index.php?action=index&p=76 e http://www.italiapedia.it/comune-di-settingiano_Storia-079-131 (URL consultato il 25/05/2022)
Sul culto a San Martino vedi https://www.soveratounotv.net/2017/11/10/settingiano-dove-nasce-la-devozione-a-san-martino/ (URL consultato il 25/05/2022)
Su Rocca Falluca vedi http://www.tirioloturistica.it/it/medioevo/ (URL consultato il 25/05/2022)
Sul monastero di San Giuliano in Rocca Falluca vedi http://www.ilbelpaesecalabria.com/COMUNI/SETTINGIANO/Il%20Monastero%20di%20San%20Giuliano.pdf (URL consultato il 25/05/2022)
Leggi tutti gli articoli di Matteo Scalise qui: https://www.ilreventino.it/?s=matteo+scalise
Leggi tutti gli articoli de IlReventino.it su Settingiano: https://www.ilreventino.it/?s=settingiano
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