Con un pizzico di sana immaginazione è possibile, ancora oggi, udire il rumore dell’esercito di Carlo V tra le stradine di Carpanzano, ridente borgo della valle del Savuto. Si, proprio così, le truppe del re di Spagna, conoscevano molto bene i territori di Carpanzano. Dopo le tante conquiste in Africa, Carlo V, sovrano di un impero dove non tramontava mai il sole, posizionò un suo accampamento militare nei territori di Carpanzano. Ad attestare tale passaggio una misteriosa epigrafe sul portale del santuario della Madonna delle Grazie e un suo mantello.
(Nella foto il mantello e l’epigrafe di Carlo V)
Le truppe di Carlo V a Carpanzano. Nei territori dell’imperatore non tramontava mai il sole
Nel comune del piccolo borgo, infatti, viene custodito con cura un mantello, donato proprio dall’imperatore per ringraziare la popolazione del luogo. Passeggiando nelle stradine fiabesche del villaggio, è possibile, sempre con l’immaginazione, percepire il passo deciso delle sue truppe, il rumore acuto delle tante armature e dei cavalli. Sembra quasi un viaggio nel tempo, un tempo che arriva al 1535: data storica del suo passaggio. Carlo V, l’imperatore più potente del 1500, rimase letteralmente folgorato dalla bellezza di Carpanzano, e diversi suoi soldati improntarono la loro vita proprio in questa location suggestiva, miscelando culture diverse nel luogo: come quella di vari cognomi di origine spagnola, presenti in questi territori. Per fare un piccolo esempio quello della famiglia Stranges, solo per citarne uno.
(Il borgo di Carpanzano)
Carpanzano e Belsito, uniti dall’imperatore Carlo V
Secondo alcune ricostruzioni storiche, al vaglio di studi dettagliati, fu proprio Carlo V a definire, per la sua bellezza, il nome del Comune di Belsito: territorio ben visibile da Carpanzano. Immaginiamo, a conclusione di questo piccolo elaborato, l’imperatore, magari scortato da 12 dei suoi soldati più fedeli, ammirare le vallate di Belsito proprio da Carpanzano, e definire questi territori dalla rara bellezza come un bel sito.
Il viaggio nel cuore di Carpanzano e nei meandri del nostro passato continua…
Omar Falvo
Giornalista pubblicista