Esce il 6 marzo il nuovo libro di Corrado Plastino, “Il sol dell’avvenire”. Docente di italiano e storia presso l’IC “Rodari di Soveria Mannelli, Plastino, catanzarese d’origine ma ormai trapiantato a Decollatura, appena un anno fa, aveva pubblicato un altro volume dal titolo: C’era una volta non c’è più Cera.
Plastino torna in edicola con questo nuovo lavoro che ambienta, come il precedente, la vicenda sempre negli anni settanta per poi proiettarla negli anni 2000; trent’anni dopo. In questo viaggio temporale il protagonista rivede il film della sua esistenza e fa una sorta di crudele autoanalisi delle scelte effettuate, dall’esito disastroso.
La storia
Luca è un professore di Lettere nel Liceo che ha frequentato quando era ragazzo alla fine degli anni Settanta, quando la città di provincia in cui abitava era investita dalle lotte studentesche, dalla militanza politica, dal sogno di cambiare tutto. Luca, da adolescente impacciato e timido, si era trasformato nel leader ammirato e seguito dai giovani che avrebbero realizzato la società del futuro, nel ragazzo amato da Mirella che cercava in tutti i modi di indicargli una via diversa.
Trent’anni dopo Luca constata il fallimento, attraverso gli occhi di una donna incontrata per caso, attraverso il ricordo devastante scatenato da quegli occhi che lo riportano a Carmen ed all’orrore del gesto che dopo anni ancora lo stritola e non lo lascia vivere.
Tutto gira intorno a un amore, Mirella, che forse non è proprio un amore per lui, e un’altra ragazza, Carmen, che gli fa perdere la testa. Chi è dunque Mirella? E chi è Carmen? E chi è Luca per loro?
Lo scoprirete solo leggendo…