Un piccolo centro dell’entroterra catanzarese e l’intuizione di un imprenditore lungimirante, Carmine Mazzei, che ha avuto il coraggio e l’occhio lungo, di investire in un settore ancora poco conosciuto. E’ questa la sintesi di un’azienda che nel corso degli anni si è ritagliata fette di mercato sempre più importanti: la Montano Caffè.
Incontriamo la figlia, Federica Cristiana, che ci guida in un viaggio aziendale davvero interessante e coinvolgente, anche inebriante, visto l’aroma che si sprigiona dai chicchi, all’interno dello stabilimento. “L’azienda – ci dice – nasce nel 1983, dal desiderio di mio Padre, che dopo aver militato per molti anni nel campo del caffè a Torino, ritorna nel suo paese d’origine con il desiderio di dar vita ad una Torrefazione. Per quei tempi il concetto di torrefazione era ancora molto poco conosciuto e alquanto aleatorio. Il caffè, allora, era una semplice bevanda che si sorseggiava in una tazzina di ceramica, poi però il borgo di Cerva iniziava a riconoscere ed apprezzare l’aroma che sprigionava la tostatura del caffe ogni giorno”.
La determinazione, la caparbietà e il duro lavoro, premiano poiché l’azienda riesce a ritagliarsi una bella fetta delle caffetterie della provincia. La prima svolta si ha negli anni ’90 quando si passa nel nuovo stabilimento e sia aprono le porte ad altre regioni e al mercato estero.
“A metà degli anni ’90 – ci svela la nostra guida – l’intuizione del caffè mono porzionato è una scelta vincente. L’azienda è infatti una delle prime a produrre cialde in carta. Dagli anni duemila in poi entriamo in azienda noi. Lavoriamo al fianco di nostro Padre e ci aggiorniamo costantemente, perché il nostro lavoro è fatto sì, di tradizione e passione, ma anche di tanto studio”.
E’ a questo punto che la Montano capisce che la strada è quella giusta e comincia ad elaborare nuove miscele del prezioso prodotto.
“Nel corso degli anni abbiamo inserito sul mercato nuovi miscele, in grani e macinato e ad oggi produciamo nel nostro stabilimento 5 tipi di capsule compatibili per i più comuni sistemi di macchine di caffè Da pochi mesi abbiamo aperto le porte della nuova sede all’interno della quale (anche la tecnica vuole la sua parte) tutti gli impianti di produzione sono di ultima generazione e a basso impatto ambientale”.
Federica Cristiana ci spiega con dovizia di particolari che “Il caffè che lavoriamo arriva a noi informa grezza, coltivato nei paesi produttori, principalmente quelli compresi tra i due tropici, dove il microclima caldo aiuta la pianta a fiorire e quindi far nascere ottimi frutti di caffè. Noi seguiamo ogni processo di lavorazione, perchè siamo convinti che l’attenzione e la cura siano un’arma vincente per avere un ottimo prodotto”.
Un’azienda come la Montano, non solo soddisfa la clientela, cresciuta in modo esponenziale, ma offre anche lavoro a tante famiglie calabresi. “L’azienda oggi conta 15 unità operative – afferma con soddisfazione la Mazzei – tra addetti alla produzione e all’amministrazione. Mio Padre Carmine Mazzei è il nostro supervisore, mentre noi figli abbiamo compiti ben definiti che vanno dalla gestione amministrativa, alla produzione, al m marketing. Siamo convinti che per fare un buon caffe ci voglia dedizione, costanza, attenzione ma soprattutto ottime materie prime, poichè sono quelle che fanno la differenza. Vogliamo tenere alto il livello dei prodotti made in Italy e portare ricchezza al nostro territorio. Il nostro principale obbiettivo – ci rivela Federica Cristiana, al termine della nostra chiacchierata – è quello di crescere mantenendo sani valori che da sempre ci contraddistinguono”.