Una serata tutta risate e sano divertimento, ha caratterizzato il weekend carlopolese. Sabato 24 novembre, infatti, presso il Teatro Comunale, è andata in scena la commedia brillante “U Vedovu Allegru”, tradotta in vernacolo carlopolese, dal testo originale “Il Vedovo Allegro” di Moreno Burattini.
Moreno Burattini, pistoiese, è uno dei più noti sceneggiatori di fumetti italiani; è, infatti, lui che dà vita al celeberrimo Zagor. Burattini ha scritto questa piece nel 1985 in vernacolo fiorentino, da quel momento gli allestimenti si sono succeduti negli anni, sempre con grande successo.
Nel 2005 decide di tradurre e adattare il testo in lingua italiana e, successivamente, viene tradotto in piemontese, milanese, romagnolo, siciliano e adesso anche in calabrese o meglio in carlopolese.
Qui sotto il servizio di Alessandro Cosentini e Santino Pascuzzi
“Il lavoro originale – afferma la brava regista Petronilla Colella – era stato pensato in costumi anni venti, ma negli anni l’ambientazione è stata spostata in avanti, in anni più vicini, con noi andrà in scena al nostro oggi. “La commedia – spiega ancora la regista – si compone di tre atti, senza cambi di scena. Nell’originale il primo atto prende vita dopo la “Festa del Grillo” che viene celebrata a Firenze e per tradizione i fiorentini si recano al Parco delle Cascine e comprano delle gabbiette con dentro i grilli. Noi la poniamo al giorno dopo della “Festa di Grillo”, che si tiene ogni anno alla prima domenica del mese di settembre e che non ha niente a che fare con i grilli ma semmai la si ricorda per le «fhicundiane»”.
La Commedia in pillole
Il protagonista di questa divertentissima opera è un vedovo con una seconda vita, dedito al vizio dei liquori, del gioco alle corse, delle ballerine e altro. Cercherà di nascondere tutto ciò con l’aiuto e a volte con la costrizione dei dipendenti e del suo amico, affinché la zia, proprietaria dell’agenzia di pompe funebri, di cui lui è il direttore, non lo diseredi. La situazione, in alcuni momenti sembra disperata, evolve in alcuni equivoci, poi colpi di scena e battute divertenti fanno il resto portando la situazione al suo naturale epilogo.
In gara al concorso
Con questo allestimento, la compagnia carlopolese ha partecipato al concorso FITA Calabria «Bronzi di Riace 2024 X Edizione, le compagnie organizzano lo spettacolo e la giuria si muove e va a vederlo. Il premio principale è quello per il «Migliore spettacolo» che da l’accesso alla partecipazione al Gran Premio Nazionale.
Patrizia Colella, ha infine voluto “ringraziare l’amministrazione comunale di Carlopoli, ottimamente guidata dalla sindaca, Emanuela Talarico, che, da sempre ci dà la possibilità di esibirci nel teatro del Comune e ci è sempre vicina nelle nostre performances che, credetemi – conclude – anche economicamente parlando, non è affatto facile mettere in scena”.
Il Cast completo:
JULY la ballerina – SANTINA PICOLI;
SANTU il direttore dell’ospizio – RUDY ARCURI;
TITINA OCCHIO DI LINCE la zitella in cerca di marito – ROSANNA CELLI;
‘NJUANNINA PALETTA donna delle pulizie – MAIA AIELLO;
CICCIU il falegname – FILIPPO DE SANTIS;
ZIA SISINA MANOMORTA la proprietaria dell’agenzia – BENEDETTA MUSSARI;
FRANCISCHINA l’impiegata – MARIA CATERINA ARCURI;
PIATRU detto PPETRUSINU OGNI MINESTRA amico – FRANCESCO PUCCI;
TURUZZU MANUMORTA il vedovo – CESARE TORCASSI.
REGIA: PETRONILLA COLELLA.
COLLABORATORI:
Gobbo elettronico – ALESSANDRA GAROFALO;
Audio – LUIGI MARINO;
Luci – ROBERTO FALVO;
Assistente dietro le quinte – DOMENICO TALARICO.