Con la terza e ultima parte si conclude il nostro viaggio di riscoperta di personaggi originari del Comprensorio Lametino divenuti famosi nel resto d’Italia o nel mondo ma dimenticati nella loro terra d’origine. Il tema, iniziato nelle puntate 9 e 10 della mia video rubrica “Storie e tradizioni popolari lametine” trasmessa in diretta ogni venerdì sulla pagina fb Chiostro (e che potete vedere ogni volta che vorrete), è stato approfondito nella prima puntata e seconda puntata.
Oggi parleremo di Antonio Pistone, che fu Rettore per molti anni del prestigioso Liceo Cignognini di Prato, del docente di diritto e deputato DC Salvatore Foderaro e di Maria Luzzo, catechista in odore di santità.
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Antonino Pistone nacque a Nicastro (oggi Lamezia Terme) il 6 giugno 1926, ultimo di 11 figli. Grazie ad una borsa di Studio si formò al Convitto Nazionale di Torino. Si laureò nel Capoluogo piemontese in Lettere e Filosofia nel 1955 quando era già educatore nel Convitto Nazionale di Novara. Insegnò poi Lettere a Roma. Nel 1960 vinse il concorso nazionale per la direzione nei Convitti nazionali iniziando come vice Rettore presso il Convitto Nazionale di Cividiale del Friuli (PD) e dal 1963 al 1969 al Convitto Nazionale di Arezzo. Il 1 agosto 1969 fu nominato vice rettore del prestigioso Convitto Nazionale Cicognini di Prato di cui divennere Rettore dal 1980. Il Cicognini esiste ancora oggi dal 1692, fondato dai Gesuiti. Qui vi studiarono generazioni di nobili, diplomatici e letterati quali adesempio Gabriele d’Annunzio, Curzio Malaparte, Tommaso Landorfi o politici come Bettino Ricasoli. Grazie a Pistone nacque l’Archivio Storico (1695-1925), per la cui creazione fece collaborare insigni studiosi provenienti dalle Università di Siena, Pisa, Firenze, oltre che al Provvidetorato agli Studi di Prato e la Sovraintendenza ai Monumenti Nazionali di Firenze. Rigoroso negli studi ma allegro e sociale con alunni e corpo docente, lasciò un ricordo indelebile nella prestigiosa istituzione educativa. Fu il primo Rettore ad istituire una squadra di calcio del Convitto, la Vigor, che partecipò a numerosi campionati e tornei in giro per l’Italia grazie alla quale conobbe grandi calciatori quali Sergio Brio, Giampiero Boniperti, Giovanni Trapattoni. Nel 1993 ricevette dal MIUR la Medaglia d’Oro come benemerito alla cultura, all’arte e alla scuola, la tessera onoraria di dirigente della F.I.G.C. e dall’oriundo sambiasino Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro l’onorificenza di Commmendatore della Repubblica (1996). Nel 1989 fondò l’impianto sportivo del Cicognini, che oggi porta il suo nome. Sotto il suo rettorato fu istituito, fra i primi licei in Italia, il pioneristico Liceo Europeo. Andato in pensione nel 1996, si spense a Prato il 28 giugno 1997.
Salvatore Foderaro nacque a Cortale (CZ) il 28 febbraio 1908. Dopo la formazione liceale presso i Padri Scolopi di Firenze si laureò in Giurisprudenza presso la Sapienza di Roma col massimo dei voti (1930). Discepolo del politico e giurista Vittorio Emanuele Orlando, fu autore di molti articoli scientifici e libri sul diritto. Iniziò la carriera come Pretore a Nocera Terinese e Procuratore del Re a Vibo Valentia, sicchè a soli 32 anni divenne Consigliere di Corte d’Appello, mentre nel frattempo fu anche libero docente in Diritto Pubblico ed Economia e Commercio nella Capitale. Nel 1942 divenne professore Ordinario e insegnò nelle università di Camerino, Urbino, Perugia (dove fu anche Rettore) e nuovamente Roma. Con la fine del fascismo (1943) e la nascita della Repubblica (1946) decise di impegnarsi politicamente nelle file della DC condidandosi per la primo legislatura repubblicana alla elezioni del 1948. Inizialmente contrastata la sua scelta, vinse le elezioni e iniziò una brillante carriera politica durata ben 5 legislature, dove tantissime furono le sue proposte di legge e interpellanze parlamentari. Ricordo il suo grandissimo impegno per l’Africa. divenendo nel 1959 presidente dell’Istituto Italiano per l’Africa infondendo energie per la sua sua valorizzazione, democratizzazione e sviluppo attraverso interventi parlamentari, articoli, convegni e seminari. Fu co-firmatario della proposta di legge del collega DC, il senatore Arturo Perugini per l’istituzione della città di Lamezia Terme (1968). Sposato dal 1937 con Luigia, sorella del giovane poeta di Martirano (CZ) Franco Berardelli (1908-1932), nel 1953 curò la pubblicazione integrale degli scritti del cognato. Morì a Roma per il Parkinson il 10 giugno 1979.
Maria Luzzo nacque a Nicastro (oggi Lamezia Terme) il 12 aprile 1929 in una famiglia umile ma religiosissima. DiplomatasI maestra presso Istituto Magistrale, insegnò nelle diverse scuole rurali attorno a Nicastro, sopratutto in contrada Magolà. Per la sua forte fede divenne anche catechista, crocerossina e volontaria UNITALSI. Nel 1950, a Roma, decise di consacrarsi al Signore dedicando la sua intera vita PER apostolato fra i ragazzi e gli amarginati. A Nicastro fu preziosa collaboratrice, nelle vesti di presidente della Azione Cattolica diocesana nell’opera di catechizzazione del presbitero don Saverio Gatti, iniziatore nel movimento scouts cittadino. Mentre nel 1961 decideva di recarsi in Assisi per consacrarsi tra le Piccole Sorelle di Gesù, la colse un male incurabile che in breve tempo la portò alla morte. Rimpianta da migliaia di ex alunni, malati, emarginati per la sua instancabile testimonianza cristiana, fu tre le prime laiche consacrate della diocesi nicastrese, anticipatrice per molti versi delle consacrazioni private senza divenire religiose istituite dal Concilio Vaticano II.
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Per saperne di più?
Su Antonino Pistone vedi Storicittà n. 116/2003, https://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/1998/06/25/ZR311.html e https://www.tuttoc.com/altre-news/prato-visita-al-convitto-nazionale-cicognini-24187 ; su Salvatore Foderaro vedi Storicittà n. 161/2008, http://www.icsaicstoria.it/foderaro-salvatore/ e https://www.senato.it/leg/03/BGT/Schede/Attsen/00010195.htm (URL consultato il 09/10/2021); su Maria Luzzo vedi Storicittà n. 159/2008.
Leggi tutti gli articoli di Matteo Scalise qui: https://www.ilreventino.it/?s=blabla…storia%21
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FINE TERZA E ULTIMA PARTE