Con questo articolo iniziano gli approfondimenti storici tratti da alcune delle più significative puntate della video rubrica “Storie e tradizioni popolari lametine” da poco conclusa, ideata e curata da chi vi scrive, Matteo Scalise.
Oggi amplieremo i discorsi inerenti le puntate 6,12, 15 e 19 in cui ho parlato del patrimonio ecclesiastico di Nicastro, Sambiase, Sant’Eufemia e dei culti a Sant’Antonio di Padova e San Francesco di Paola a Nicastro e Sambiase.
I culti ai santi prima di Sant’Antonio e San Francesco a Nicastro e Sambiase
Ipotizzai nella puntata dedicata ai protettori lametini (19/20 reperibile in ogni momento sulla pagina fb del Chiostro) che i culti più diffusi a Nicastro e Sambiase, prima che si diffondessero, con molto successo, quelli relativi a Sant’Antonio di Padova a Nicastro e di San Francesco di Paola a Sambiase per opera degli Ordini religiosi quali i Frati Minori Cappuccini e i Frati Minimi, fossero quelli introdotti dalla dominazione bizantina in Calabria (VIII -XI secolo) di cui rimane traccia sopratutto in ambito toponomastico o nella dedicazione di alcune chiese principali. Mi riferisco per Nicastro ai santi Teodoro e Lucia mentre per Sambiase (fra i tanti) dei santi Biagio, Sofia, Quaranta Martiri, Pancrazio, Isidoro, Costantino, Sant’Eufemia. Per farla breve, questi culti di santi ancora oggi accomunano cattolici e ortodossi e sopravvivono a Lamezia Terme principalmente in ambito topografico o con un culto di minore intensità e strettamente parrocchiale come quelli relativi a San Biagio (3 febbraio) presso la Chiesa del Carmine a Sambiase e di San Teodoro (9 novembre) nella omonima chiesa a Nicastro. I Normanni, invece, introdurranno (leggi imporranno) il culto ai Santi Apostoli Pietro e Paolo, i quali, ricordo, ancora oggi sono i titolari della Cattedrale di Nicastro ma sopratutto Patroni della diocesi di Lamezia Terme. Culti questi che, a ben riflettere, ad ogni modo nello scorrere dei secoli andarono scemando, tant’è furono quasi totalmente rimpiazzati da quelli per Sant’Antonio e San Francesco. In generale però, ripeto, in mancanza di documentazione coeva di quei secoli, quello che ha scritto è solo una mia personale ipotesi.
Il Capitolo di Nicastro
Dimenticai di parlarne nella prima puntata dedicata alle chiese di Nicastro (puntata 6/20), in particolare della Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo. Solitamente l’abito corale dei canonici è formato da Talare (nera se semplice prete, con bottoni e fascia rosacea se monsignori), Rocchetto e Mozzetta nera chiusa con bottoni neri. Il Capitolo della Cattedrale di Nicastro, invece, indossa la Mozzetta rosacea chiusa con bottoi rosacei come quella indossata dal vescovo per privilegio papale che risale al vescovo di Nicastro Francesco Paolo Mandarani, pastore della diocesi dal 1773 al 1796, il quale, essendo in contemporanea anche Prelato Assistente al Soglio Pontificio (cioè aveva il privilegio di assistere e servire alle messe papali più solenni), il papa Clemente XIV gli concesse l’uniformità di colore delle mozzette dei suoi canonici a quella episcopale.
Curiosità varie sulla diocesi di Lamezia Terme
Attualmente nella diocesi di Lamezia Terme possiamo scovare diverse curiosità: ad esempio, ufficialmente la figura cristiana più venerata nella diocesi risulta essere la Beata Vergine col titolo del Carmine (o del Carmelo) con ben 13 luoghi di culto ufficiali. Infatti è veneratissima presso l’omonima chiesa in Sambiase, a San Giuseppe Artigiano in Fronti di Nicastro, nella omonima chiesa in Adami di Decollatura, al Sacro Cuore di Gesù in Martirano Lombardo, a San Tommaso D’Aquino in Falerna, a San Nicola di Bari in San Pietro a Maida, a San Pietro Apostolo nell’omonimo comune, a San Michele in Platania, a San Tommaso d’Aquino in Pianopoli, a San Giovanni Battista in Nocera Terinese, a Santa Maria Cattolica in Jacurso, a Santa Maria Maggiore in Nicastro e sopratutto nel Santuario di Curinga.
Segue poi San Francesco di Paola con ben 8 luoghi di culto. Oltre ovviamente al suo Santuario presso Sambiase il santo paolano è veneratissimo anche presso le parrocchie di: San Teodoro di Nicastro, San Giovanni Battista in Sant’Eufemia Lamezia, San Francesco di Paola in Falerna Marina, San Francesco di Paola in Motta Santa Lucia, San Tommaso D’aquino in San Mango D’aquino, San Nicola di Bari in San Pietro a Maida, Santa Maria Cattolica in Maida, Sant’Andrea Apostolo in Vena di Maida, Santa Maria Assunta in Marcellinara, Beata Vergine Immacolata in Amato. Non posso escludere a priori ulteriori forme di venerazione per questo Santo nella diocesi, di minore conoscenza ma non per questo meno importanti poichè è diffusissima la sua immagine in quadri, statue e Cone Votive in quasi tutte le parrocchie e nel territorio diocesano in quanto, fra i suoi tanti meriti, ricordo che San Francesco di Paola è sopratutto il Patrono della Calabria.
Al terzo posto, con 7 luoghi di culto, risulta San Giovanni Battista veneratissimo oltre che nelle omonime parrocchie di Acconia, Gizzeria, Nocera Terinese e Soveria Mannelli anche presso le parrocchie dei S.S. Quaranta Martini in Acquadauzano di Sambiase, a San Nicola di Bari in San Pietro a Maida e a San Giovanni Calabria in Nicastro.
Sant’Antonio di Padova è un caso a sè: infatti esiste un solo luogo di culto ufficiale in diocesi, ovviamente il Santuario di Nicastro, mentre la sua venerazione è diffusissima e quindi è impossibile da stabilire con certezza una quantità, poichè in quasi tutte le chiese diocesane esiste almeno una statua o un quadro a lui dedicato, oltre che alle Cone Votive sparse un pò ovunque, per cui non sono in grado di affermare in quante parrocchie si faccia con regolarità una qualsiasi forma di devozione al santo Patavino.
Passando nuovamente il discorso sulla mamma di Gesù Cristo, presso la diocesi di Lamezia Terme la Santa Vergine Maria gode di molti titoli piuttosto strani e curiosi oltre a quelli classici “del Rosario”, “Immacolata”, “Assunta”, “Addolorata”, ect. Oltre a quelli conosciutissimi, legati al posto dove sono avvenute presunte apparizioni quali di “Dipodi” a Feroleto Antico, di “Visora” a Conflenti, della “Buda” a San Mango d’Aquino, del “Porto Salvo” a Sambiase e di “Bellacava” in Vena di Maida (tutti e cinque Santuari) esistono anche altri titoli come dire ” strani” attribuiti alla Madonna quali “della Spina” in Bella di Nicastro (Santuario), “del Miracolo” in Acquafredda di Sambiase, “del Riposo” in Platania, “Regina (della famiglia)” presso Accaria di Serrastretta e Nocera Terinese Marina, “degli Abbandonati” a Soveria Mannelli, “di Porchia” e “della Consolazione” a Motta Santa Lucia, “Cattolica” a Cortale, “della Salvazione” a Jacurso (Santuario), “della Lettera” a San Pietro Apostolo, “del Principio” a Miglierina, “della Neve” e “Scala Coeli” a Pratora di Tiriolo, “del Soccorso” a Magolà di Nicastro (Santuario), Serrastretta, Motta Santa Lucia, Curinga.
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In conclusione posso scrivere con relativa sicurezza che i culti più radicati e diffusi, sia in forma solenne che in forma più semplice nella diocesi di Lamezia Terme restano quelli alla Madonna, declinata in numerosi titoli, e per i Santi Antonio di Padova e Francesco di Paola.
Qui faccio un breve elenco sulle parrocchie e sui culti che sono denominati/praticati in una sola realtà parrocchiale: Parrocchia/culto San Teodoro in Nicastro, rettoria Sant’Agazio in Nicastro, parrocchia San Pancrazio in Sambiase, culto Santa Teresina di Lisieux in parrocchia S.S. Quaranta Martiri in Piano Luppino di Sambiase, rettoria/culto San Rocco in Sambiase, culto San Vincenzo de Paoli in parrocchia San Giovanni Battista in Sant’Eufemia Lamezia, culto San Giovanni Paolo II in Cardolo di Feroleto Antico (Santuario), culto San Giorgio in Cancello di Serrastretta, culto/parrocchie Santa Maria Goretti e San Giovanni Calabria in Nicastro, culto Sant’Anna in San Mazzeo di Conflenti, culto/parrocchia San Bernardo in Decollatura, culto Santa Caterina Labourè in parrocchia Medaglia Miracolosa in Mortilla di Gizzeria Lido, Parrocchia Sacro Cuore di Gesù in Martirano Lombardo, culto San Foca e parrocchia Sant’Antonio Abate in Castiglione Marittino di Falerna, culto San Vito e Santa Filomena in parroccchia Santa Maria delle Grazie in Motta Santa Lucia, culto Santa Elisabetta d’Ungheria in Santuario Sant’Antonio di Padova in Nicastro, culto Santa Croce in parrocchia Santa Maria Cattolica e S.S. Cosma e Damiano (Santi Anagiri) in Cortale (quest’ultimo è Santuario).
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Ultima curiosità; attualmente la diocesi di Lamezia Terme e l’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova sono le uniche diocesi su 12 totali in Calabria che annoverano due vescovi/arcivescovi emeriti. Per Lamezia Terme sono gli ex vescovi monsignor Vincenzo Rimedio (1982-2004) e monsignor Luigi Antonio Cantàfora (2004-2019).
Per saperne di più?
Sui culti ai “santi bizantini” da me menzionati consiglio di conoscere la loro biografia e la diffusione del culto sopratutto in Calabria digitando i nominativi presso i siti web: https://it.cathopedia.org/wiki/Cathopedia:Pagina_principale e http://wwwbisanzioit.blogspot.com/2015/04/i-santi-militari.html (URL consultati il 03/06/2021) e sopratutto consultando:
Antonio F. Parisi, I Monasteri basiliani del Carrà, QualeCultura, Vibo Valentia, 2006.
Francesco Russo, Storia della Chiesa in Calabria, Rubbettino ed, Soveria Manelli, 1982.
Per ciò che riguarda la diocesi lametina e la nascita/diffusione dei culti ai santi Antonio di Padova e San Francesco di Paola resta preziosa la lettura dei seguenti libri:
Francesco Russo, la diocesi di Nicastro, CAM, Napoli, 1958.
Pietro Bonacci, Scritti Storici Lametini, Gigliotti ed, Lamezia Terme, 1993.
Massimo Iannicelli, La Cattedrale di Nicastro dal 1638 ad oggi, Massimo Iannicelli Editore, Lamezia Terme, 2017.
Enrico Borrello, Sambiase, La Nuova Temesa, Roma, 1988.
Lucio Leone, Filomena Stancati, Il Convento di Sant’Antonio in Lamezia Terme, Gigliotti ed, Lamezia Terme, 2013.
Infine consiglio di dare un’occhiata anche ai siti web quali: Il sito web ufficiale del Santuario di San Francesco di Paola in Lamezia Terme Sambiase http://www.sanfrancescodipaolalamezia.it/ (URL consultato il 03/06/2021);
La sezione“Parrocchie e Vicariati” del sito web della diocesi lametina www.diocesilameziaterme.it (URL consultato il 03/06/2021).
Leggi tutti gli articoli di Matteo Scalise qui: https://www.ilreventino.it/?s=blabla…storia%21
Se volete comunicare con me per suggerimenti, correzioni, approfondimenti potete scrivere alla seguente mail del giornale [email protected] avente per OGGETTO Blabla…Storia!