Un libro affascinante “Storia di un territorio” (Il Reventino-Savuto) di Franco Emilio Carlino, un testo di documentazione storica ,un viaggio tra immagini fotografiche e ricostruzione minuziosa lungo oltre quattrocento pagine che consente al lettore di scoprire un territorio unico e particolare, per molti aspetti inesplorato e, per questo, ricco di suggestioni e malíe.
Borghi poco conosciuti, ma ricchi di antica storia, con un intreccio di notizie, casati, famiglie nobiliari e potenti, vicissitudini, luoghi di appartenenza, arte, attività che hanno reso nobile un territorio che ancora oggi sconta l’avvicendarsi delle varie metamorfosi territoriali.
Quello del Reventino-Savuto è, infatti, un territorio così significativo e ricco della Calabria tra Sila Piccola e Sila Grande appartenente alle province di Cosenza, Catanzaro e Crotone, che raccontarne le vicende vuol dire ripercorrere la storia molteplice e plurima della Calabria.
I paesi del Reventino-Savuto mettono insieme, infatti, anime di diverse comunità, mostrano e mantengono una eredità ambientale, archeologica, artistica e architettonica di grande valorialità e bellezza. I diversi borghi, intrisi di storia, offrono, inoltre, uno scenario ambientale radioso idoneo ad accendere anche nel visitatore casuale grandi suggestioni.
Come precisa l’autore nella sua introduzione: “La consultazione di alcuni testi di grandi autori del passato mi ha permesso di scoprire come urbanisticamente ogni singolo borgo offre nelle proprie caratteristiche una straordinaria amenità. Dalla cospicua esistenza di chiese e palazzi signorili si percepisce, altresì, a vista d’occhio, il significato di un passato che l’immaginazione porta alla presenza di sorpassate civiltà.
Ogni borgo, se pure simile agli altri per tradizioni, usi, costumi e lingua, risulta essere un mondo a sé, sontuoso per ambiente culturale e aperto ai borghi circostanti del territorio, nella condivisione della propria identità”.
“Certamente, quello che emerge in questo libro, – precisa nella prefazione Giovanni Renda, Presidente Associazione Borghi da Ri…Vivere – non è un territorio destinato all’abbandono, come in effetti sta succedendo, piuttosto un territorio che interpreta la minuziosa storia che si è avvicendata nel tempo e che ha la possibilità di diventare elemento predominante di tipicità locale da offrire agli appassionati di queste mete, per stimolarli ad apprezzarne l’entità di tutti i valori intrinsechi che si possono scoprire.
… Paesaggi piacevoli che insegnano al rispetto e inducono a riflettere, perché ‘Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre – affermava Marcel Proust – ma nell’avere nuovi occhi’.
Correda sapientemente il volume l’apparato fotografico di Mario Migliarese, Cofondatore Associazione “’u ĥoculàru”, che offrono “ una testimonianza visiva della vita intima delle comunità raccontate attraverso un punto di vista fotografico ‘ravvicinato’ quasi a volere entrare nelle case, mentre l’oggetto sono le “vecchie” abitazioni dei centri storici e delle frazioni , le viuzze, i vagli, le camare, le chiese; ma anche i particolari di edifici o case, che come lenti ne evidenziano il lato più profondo e intimo”, e il qualificato contributo sul dialetto dell’area linguistica dei paesi trattati di Francesco Talarico Cofondatore Associazione “’u ĥoculàru” “definita come dialetto del monte Reventino e della valle del fiume Savuto”.
Qui è possibile visualizzare o scaricare la locandina in formato PDF: locandina_carlino_4_agosto