Per I libri del Reventino, Riccardo Cristiano ci parla del suo Vi dichiaro uniti, Diario LGBTQI*, una storia di ricerca, Amore e diritti civili pubblicato da Officine Editoriali da Cleto.
Tra le pagine del libro Riccardo Cristiano condensa la storia del percorso che ha condotto lui e il compagno all’unione avuta il 27 maggio 2017, successivamente all’approvazione della legge 20 maggio 2016, n. 76 (cosiddetta legge Cirinnà) sulle unioni civili, ma non soltanto. Ce ne ha parlato rispondendo ad alcune domande.
Quella raccontata nel libro è esclusivamente una autobiografia o una storia in cui il lettore può ritrovarsi?
Questo è un libro che nasce come un diario quindi è allo stesso tempo una autobiografia ma anche una raccolta di storie, quindi non racconto soltanto il mio percorso di accettazione e di consapevolezza ma anche i tanti incontri che ho fatto lungo questi anni di vita e di impegno civile, quindi per il lettore sarà possibile ritrovarsi nella lettura.
Mi capita spessissimo, infatti, di incontrare persone che mi dicono di avere avuto esperienze simili a quelle che racconto, di bullismo e di discriminazione, difficoltà in famiglia, a scuola, in chiesa.
Vi dichiaro uniti, Diario LGBTQI *, una storia di ricerca, Amore e diritti civili. Spieghi meglio il sottotitolo della tua opera?
LGBTQI* è un acronimo: L sta per lesbiche, G sta per gay, B sta per bisessuali, T sta per transgender, Q sta per queer, I sta ci sono tanti orientamenti perciò l’asterisco apre a tutte le possibili variabili, senza limiti. LGBTQI*: una comunità che varia come i colori di un arcobaleno. Per quel che riguarda la ricerca, l’amore e i diritti civili, io ho cominciato la ricerca di me stesso e dell’amore che ho trovato coronando uno dei miei sogni.
I diritti civili sono dei diritti che vengono negati, non soltanto alla comunità LGBTQI*, e vanno difesi. Pensiamo al divorzio, al fine vita. I diritti civili sono questi: quelli inviolabili che estendono la libertà; decidere della propria vita senza ledere quella altrui.
La mia è una ricerca non conclusa, come lo è la lotta per i diritti civili.
La trama
Nel racconto autobiografico, Riccardo narra i momenti più importanti trascorsi alla ricerca di sé, ma anche di persone simili a lui: i ricordi d’infanzia, le persone incontrate, la scoperta del mondo gay e la ricerca delle parole che non esistevano ancora. Poi l’impegno per i diritti civili, l’associazionismo e la politica, l’omofobia, la Legge sulle unioni civili e per finire, ma non ultimo, l’Amore.
“Siate tutto ciò che desiderate per voi stessi, siate il cambiamento del vostro piccolo centimetro di vita, dove fra una ballata triste e una tarantella allegra, cercherete le parole che nessuno vi ha ancora detto. Non pensate che sia impossibile, non pensatelo mai; elevate la vostra coscienza oltre la prigione del corpo e innalzatevi all’immenso, il resto arriverà, anzi, è già dinnanzi a voi”.
In un contesto a tratti difficile come la Calabria, ma dove le belle sorprese non finiscono mai, il racconto ci accompagna lungo il percorso che ha portato il protagonista ad unirsi civilmente con il suo compagno. Egli si racconta, attraverso le esperienze di autocoscienza scaturite dalle vicende quotidiane, in famiglia, con gli amici e sul luogo di lavoro; dove il Pride e il Coming out si fanno tutti i giorni.
Leggi l’intervista che Riccardo Cristiano ha concesso alla redazione de “ilReventino”
Il volume è arricchito dalla prefazione di Marco Cappato, radicale noto per le sue lotte per i diritti civili, in particolar modo per l’eutanasia.
Antonio Pagliuso