Commento
Dopo l’ennesima sconfitta casalinga nello scontro diretto con un modestissimo e rimaneggiato Scandale, la Garibaldina deve abbandonare le residue speranze di mantenere la categoria. Quella Promozione, in cui ha militato ininterrottamente e onorevolmente ormai da dieci anni, quest’anno si è infatti dimostrata una categoria sovradimensionata per le possibilità della squadra. Già in estate aveva rischiato di non essere iscritta al campionato e ora si ritrova tristemente ultima in classifica, staccata dalla penultima che affronterà domenica prossima, umiliata anche da squadre che negli scorsi anni erano tranquillamente alla sua portata. Sono stati tanti gli errori commessi, forse si è preteso troppo in avvio, quando si doveva capire che questo poteva essere solo un campionato di assestamento, da condurre tranquillamente in porto puntando a sopravanzare le squadre dall’assetto approssimativo che pure non mancavano. Ma soprattutto non si è mai data stabilità a una rosa “ballerina” in cui sono cambiati in corso d’opera quasi tutti gli undici titolari.
Sulla partita, povera d’emozioni per lunghi tratti, c’è poco da dire. La Garibaldina ha sicuramente fatto di più nel primo tempo, ma ha fallito le due ghiotte occasioni che sono capitate rispettivamente sui piedi di Giaccari e Serra. Poi hanno avuto la meglio gli episodi, a cominciare dall’infortunio del migliore in campo, Diemme, costretto a lasciare il posto dal 1° minuto del secondo tempo a un improponibile Talarico. Nonostante tutto, la Garibaldina riusciva a procurarsi al 23° del secondo tempo con Sinopoli, molto attivo per tutti i 90°, il rigore del possibile vantaggio, ma anche qui si presentava inspiegabilmente a calciare uno spento Tarzia che, confermando il trend negativo della sua partita, spediva debolmente tra le braccia del portiere avversario. Così, come quasi sempre accade nel calcio, dopo appena due minuti era lo Scaldale a trovare il gol del vantaggio con un colpo di testa di Gaudio, da due passi, su un cross dalla bandierina. Da questo momento in poi la partita non ha avuto più nulla da dire, è diventata nervosa, con lo Scandale che ha praticato un gioco ostruzionistico, e c’è mancato poco che non finisse in rissa.
Un epilogo triste per un campionato che era iniziato sotto auspici totalmente diversi. Ma poi si è rotto il giocattolo e a testimoniarlo è l’unico punticino raggranellato nelle ultime tredici partite. È evidente che con questi numeri non si può più sperare. Ora è arrivato il momento di preparare la squadra per il futuro, lanciando quei giovani che potrebbero essere protagonisti l’anno prossimo in un campionato di Prima Categoria.
Cronaca
Primo tempo:
8° – Gran tiro di Giaccari di controbalzo dal limite dell’area, con il pallone che sorvola di poco la traversa.
14° – Sugli sviluppi di un calcio d’angolo il pallone finisce tra i piedi di Serra che sferra un bel fendente dal limite dell’area che finisce di pochissimo al lato.
19° – Bella azione combinata sulla fascia destra tra Serra e Sinopoli che serve Diemme in buona posizione, ma il suo tiro, ben indirizzato, è ribattuto da un difensore.
21° – Su calcio d’angolo un centrocampista dello Scandale colpisce bene di testa a incrociare, ma il pallone è largo ed esce di poco.
Secondo tempo:
15° – Lo Scandale si fa sotto con un traversone dalla sinistra e un colpo di testa ravvicinato, ma da posizione molto angolata, deviato sul fondo da De Sio.
19° – Azione travolgente di Serra sulla fascia destra, fermato solo con un fallo da ammonizione al limite dell’area. La Garibaldina però, con Talarico, non sfrutta il calcio piazzato da buona posizione.
22° – Sinopoli si libera in area in mischia, ma è fermato fallosamente da un avversario. L’arbitro fischia il rigore.
23° – Tarzia calcia debolmente dal dischetto: la parata del portiere avversario è fin troppo facile.
25° – GOL SCANDALE. Su azione d’angolo, Gaudio trova il tempo giusto per inserirsi, beffando il suo diretto marcatore, e colpire di testa da due passi insaccando il pallone della vittoria.
46° – L’arbitro espelle un calciatore dello Scandale che si era lasciato cadere per perdere tempo, ma poi viene espulso anche il capitano garibaldino Pascuzzi per le conseguenti legittime proteste.
1. De Sio Tommaso: 6. Non può nulla sul colpo di testa ravvicinato che porta in vantaggio lo Scandale. Per il resto, non è quasi mai impegnato.
2. Pascuzzi Mario Michele: 5. Ci mette tutto l’impegno possibile, ma in occasione del gol si lascia beffare dall’avversario che lo attira fuori area e poi si inserisce lasciandoselo alle spalle.
3. Bonacci Francesco: 5. Spesso va in difficoltà e dalla sua fascia arrivano i cross più pericolosi per la porta giallorossa.
4. Cardamone Jacopo: 6. Qualche bell’intervento in scivolata o in acrobazia, concede pochissimo sugli attacchi centrali degli avversari.
5. Bonacci Mattia: 6. Anche lui concede poco centralmente e prova qualche lancio filtrante che non ha molta fortuna.
6. Tarzia: 4. Troppa imprecisione nei passaggi e molte battute a vuoto a centrocampo. Corona una brutta prestazione con il rigore sbagliato.
7. Giaccari Gaetano: 4,5. Si spegne dopo i primi dieci minuti ed è impalpabile per il resto della gara, perdendo anche molti scontri diretti.
→ 16. Scalise Emmanuele (dal 32° del secondo tempo): s.v. Non ha tempo e modo per cambiare le sorti di una partita ormai segnata.
8. Diemme: 6,5. Finché ce la fa è il migliore dei suoi per lucidità e decisione. Già in precarie condizioni viene bersagliato dagli avversari ed è costretto ad abbandonare la gara. Quando esce, la luce per la Garibaldina si spegne inesorabilmente.
→ 18. Talarico Pasquale (dal 1° del secondo tempo): 4. Dimostra di non essere in condizione di giocare neppure un tempo. In campo è immobile di fatto, non di nome come il cannoniere della nazionale.
9. Badjinka: 5,5. Gioca in posizione defilata per sfruttare la sua velocità, ma incide pochissimo. Spesso è costretto a ripiegare fino alla linea dei difensori.
10. Sinopoli Emanuele: 6,5. Si impegna per tutti i 90°, tiene palla e salta l’uomo con una certa continuità, cerca sbocchi in avanti ma è poco supportato dai compagni.
11. Serra Simone: 6. Fornisce una discreta prestazione con qualche fiammata: una bella combinazione con Sinopoli e un’azione martellante in solitaria che frutta una punizione dal limite non sfruttata a dovere.
Mister Sestito Giuseppe: 5. Purtroppo perde l’ultimo treno per tentare di salvare la squadra. Ora può provare a ricostruire con calma per il prossimo anno. Si vede che sa insegnare calcio e il suo apporto potrebbe essere fondamentale per una rifondazione. Nella gestione della partita sbaglia la sostituzione forzata di Diemme con un Talarico non in condizione di giocare. Manda sul dischetto uno dei peggiori in campo con risultati disastrosi. Poi aspetta la mezzora della ripresa per una seconda e ultima sostituzione: la panchina era corta, ma a volte fidarsi dei giovani può riservare delle buone sorprese.
Raffaele Cardamone