di Enzo Bubbo –
A Sersale attesi migliaia di visitatori per “Un tempo in un borgo” cinque giorni all’insegna delle tradizioni tra artigianato, gastronomia e cultura.
“Fate come a Sersale”. Quando si parla di rievocazione di antichi usi e costumi, sono pochi i paesi in Calabria che possano evitare la perorazione a favore della laboriosa Città di Sersale.
Qui, nell’entroterra della presila catanzarese, a pochi chilometri dal litorale jonico, l’amministrazione comunale di Sersale e la locale Pro Loco, sindaco Salvatore Torchia e presidente Pro Loco Alessandro Galeano, esortano ogni anno la comunità sociale a fare un piccolo esercizio di rimembranza per recuperare tradizioni che non meritano la polvere dell’oblio: ecco la memoria collettiva foriera di utili insegnamenti di vita, ecco la memoria collettiva come volano di crescita sociale ed economica.
La rassegna ha come tema “Un tempo in un borgo: Sapori & Mestieri”. E ancora: “Con il cuore e con le mani: promozione della gastronomia, dell’artigianato, della musica e della cultura”.
L’attesa manifestazione si terrà, sempre di sera, nei caratteristici vicoli del centro storico dal 4 fino all’8 agosto 2019.
Siamo alla XVII edizione e non manca proprio nulla per ripetere il successo delle scorse volte, traguardo certificato dalla presenza di migliaia di visitatori che hanno raggiunto Sersale per riconciliarsi con odori, sapori, colori e atmosfere di un tempo che fu e di cui si avverte grande nostalgia.
Ci sarà spazio anche per la cultura, la gastronomia e la musica così come per le arti artigianali, tutte quelle cose eseguite esclusivamente con le mani come lavorazione del legno e della tessitura, vere e proprie opere d’arte che indicano la Calabria come terra di antiche tradizioni che perdurano ancora oggi nella vita quotidiana.
Non sai dove vai, se non sai da dove vieni: la filosofia di “Un tempo in borgo” non è lasciata al caso e non passa mai inosservata.