Nei giorni scorsi si è svolta una manifestazione organizzata dall’I.C. “G. Rodari” per avviare la 3a edizione del progetto nazionale “Un albero per il futuro” promosso dal Comando per la Tutela della Biodiversità e dei Parchi dell’Arma dei Carabinieri. All’incontro hanno partecipato gli alunni della 3^B e della 4^A della Scuola Primaria e di tutte le classi della Scuola Sec. di I Grado, il Dirigente Scolastico dell’Istituto, dott.ssa Teresa Pullia, il Sindaco del Comune di Soveria Mannelli, dott. Michele Chiodo, il Maresciallo Vincenzo Maddaluno, in rappresentanza del Capitano Gabriele Migliano della Compagnia dei Carabinieri di Soveria Mannelli, il Comandante scelto Filice del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Catanzaro, l’educatore ambientale, sig. Antonio Mancuso, il parroco, Can. Don Roberto Tomaino.
Ha coordinato l’incontro la prof.ssa Tommasina Baratta, referente del progetto. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di avvicinare le nuove generazioni al patrimonio naturale esistente ed ai valori di eco-sostenibilità, promuovendo una maggiore qualità ambientale a vantaggio della salute dell’uomo, dando vita ad un bosco diffuso.
Il progetto consiste nel far adottare un terreno da parte degli alunni della Scuola Primaria e Secondaria di I e II Grado, per mettere a dimora delle piantine in un luogo aperto alla pubblica fruizione allo scopo di creare un bosco diffuso. Le piante sono state distribuite alla scuola dal Reparti Carabinieri Biodiversità di Catanzaro, sono state selezionate in base all’area geografica e fitoclimatica del luogo a cui sono destinate per garantire un inserimento armonioso nel territorio.
Nella circostanza, sono stati consegnati e messi a dimora, da parte di volontari e alunni dell’Istituto, circa 90 piantine di Thuya, selezionate secondo i criteri sopra illustrati.
Gli alunni hanno il compito di continuare ad occuparsi delle piante seguendole nelle varie fasi di crescita. Il risultato sarà un enorme bosco diffuso a cui, pianta dopo pianta, ciascuna scuola darà vita e che potrà essere monitorato grazie ad una applicazione per smartphone creata dall’Università della Tuscia (Viterbo).
Dopo aver geolocalizzato le piante messe a dimora, grazie ad un’App, i ragazzi potranno avere informazioni sul quadro complessivo nazionale del bosco diffuso e rendersi conto del risparmio in anidride carbonica che il loro albero avrà comportato nell’atmosfera in relazione al suo accrescimento. La nascita del bosco diffuso ha un valore che va ben oltre la messa a dimora delle piante avendo anche una valenza simbolica per i ragazzi. I ragazzi, prendendosi attivamente cura negli anni del bosco, si sentiranno utili a livello ambientale grazie all’assorbimento dell’anidride carbonica atmosferica operata dal loro albero.