Bianchi – “Se io non conosco, se a me non interessa, non posso denunciare, aiutare. Invece è compito di ognuno di noi denunciare quello che non va in qualsiasi ambito. Siamo soliti dire che questo o quello non va nella nostra società. Ma la società chi è? Siamo noi. E se queste cose non vanno io cosa faccio per farle andare?” E’ quanto affermato da don Giuseppe Trotta, parroco di Bianchi, nel portare i saluti all’incontro “Sei di tendenza o di pendenza”.
La frase campeggia sulla locandina in occasione della Settimana dell’Educazione, giunta alla II° edizione e promossa dall’Unità Pastorale Bianchi-Colosimi.
All’incontro, presenti giovani e genitori, coordinato da Giuliana Pugliano, docente, sono intervenuti Maria Antonietta Sacco vicepresidente nazionale e coordinatore regionale di Avviso Pubblico e Paolo Mancuso, commercialista, presidente della fondazione antiusura “Don Carlo De Cardona”.
La Sacco, ha raccontato sulla spinta dalle sue convinzioni di onestà e legalità come “l’incontro con monsignor Bregantini a Locri, è stato determinante per entrare nell’associazione e impegnarsi in politica”. Ha spiegato che Avviso Pubblico è “un’associazione di Comuni che promuove e forma cittadini seri, trasparenti ed onesti contro le mafie”. Aggiunge che “legalità e dipendenza non possono andare a braccetto, perché legalità è rispetto dell’altro, è corresponsabilità”. Drammatica la situazione della ‘ludopatia’ (dipendenza del gioco) nella nostra Regione, secondo Sacco, che sottolinea “nella società prevale la voglia dell’apparire e i social lo dimostrano ampliamente. E infine molto preoccupata evidenzia “è venuto meno il rapporto umano, l’accoglienza”.
Mancuso spiega che la fondazione “Don Carlo De Cardone” fonda la sua missione e “parte dal cuore della diocesi e riflette l’amore misericordioso di Dio. Opera per combattere e scoraggiare il ricorso all’’usura – spiega Mancuso – dovuta soprattutto al gioco d’azzardo ma dietro al fenomeno ci possono essere anche altri motivi. Fornisce alle persone ed alle famiglie ascolto e consulenza, e attraverso legge n. 108/96 il fondo di prevenzione usura, un aiuto alle famiglie e assicura garanzie alla concessione di un prestito. Undici milioni di euro – conclude Mancuso – sono stati garantiti dalla fondazione ed ascoltato oltre duemila e cinquecento persone in situazioni drammatiche”.
Nel dibattito sono stati diversi gli interventi, presenti anche le suore Adoratrici che operano nella comunità di Bianchi, e il sindaco del Comune di Bianchi, Tommaso Paola, che ha evidenziato come il problema esiste ma che poco se ne parla.