Rogliano – “Intelligence e leadership: un mondo di connessione” incontro promosso dal club Rotary Rogliano Valle del Savuto affascina e inchioda per ben due ore una numerosa ed interessata platea.
A tenere la lezione è stato Mario Caligiuri, professore all’Università della Calabria, direttore del Master in Intelligence, intervistato dai giornalisti, Fabio Melia e Salvatore Muoio.
Roberto Maletta, presidente del club del Savuto ha sottolineato la professionalità, competenza e lungimiranza del prof. Caligiuri. Cornice dell’evento “Il Capriolo” sede del Rotary di Rogliano cui hanno partecipato il PDG Distretto 2100 Francesco Socievole, presidenti dei club di Cosenza e Catanzaro, sindaci ed amministratori.
Nell’avviare i lavori è stato sottolineato come il tema dell’intelligence fa scoprire un mondo al quanto affascinante, mitico, interessante, spigoloso ed anche misterioso, ma che ha aperto anche una nuova frontiera di opportunità di lavoro nel pubblico e privato a molti giovani.
I saluti di Sergio Chiatto, presidente distrettuale della Commissione Leadership sono stati portati da Giovanni Olivito.
In avvio è stato sottolineato anche come l’intelligence è lo strumento di cui lo Stato si serve per raccogliere, custodire e diffondere ai soggetti interessati, siano essi pubblici o privati, le informazioni rilevanti per la tutela della sicurezza delle istituzioni, dei cittadini e delle imprese.
Caligiuri sollecitato dai giornalisti Melia e Muoio, ha parlato dell’importanza dell’intelligence, come è cambiata negli anni e il ruolo dei social della politica alla sicurezza nazionale. Il professore, ha spiegato cosa è cambiato dopo la recente riforma dei Servizi, legge 124/2007, delega oggi avocata a se dal Presidente del Consiglio dei ministri.
Non è mancato il punto sull’intelligenza artificiale che secondo Caligiuri, farà sparire il lavoro di molti professionisti (medico, magistrato etc.). Intelligence e leadership per il professore sono fondamentali per vedere lontano e prendere decisioni rapide ed efficaci. Puntare alla selezione e formazione dell’élite, sottolinea Caligiuri che spiega “su trenta selezionati solo tre sono del Sud”.
In un mondo tecnologico – è stato sottolineato – che cambia rapidamente bisogna accettare e prepararsi alla nuove sfide con strumenti operativi efficienti al passo con i tempi. Alla domanda sul ruolo di una Europa unita, Caligiuri dice che si tratta di un pretesto per parlare di altro.
L’Europa, per Caligiuri, ha garantito solo un periodo di pace, nient’altro, perché i poteri economici, l’intelligence economica, è una realtà ben più vasta e complessa ed ha preso il sopravvento sulle nazioni. In conclusione, dal dibattito, richiesto a gran voce un ulteriore incontro, è emerso che l’intelligence svolge un ruolo fondamentale e indispensabile per far fronte a questa nuova tipologia d’insidie, e per il quale necessita professionalità e capacità per salvaguardare gli interessi del nostro Paese.