Lasciare qualcosa dietro di sé: un’impronta, una traccia, una scia, un ricordo. É l’ispirazione di tutti. Il preside, storico e scrittore professore Fiore Scalzi non si lascia alle spalle solo affetto e stima, ma anche libri, scuola e sapienza. Un’icona di stile e fascino ha lasciato per sempre il palcoscenico della vita. Ieri sera, 13 marzo 2025, ha chiuso gli occhi al mondo Fiore Scalzi, anni 94. É stato un punto di riferimento imprescindibile nel piccolo paese presilano e anche a Soverato non è passano inosservato, paese in cui viveva da diversi anni, dove ha concluso la sua carriera di dirigente scolastico e dove era molto attivo sul piano culturale. Nella sua amata Petronà, Fiore Scalzi ha fatto il professore, il preside, lo scrittore e lo storico. Si racconta che quando si assentava un professore era lui stesso a prenderne il posto, dispensando conoscenze e saggezza ai suoi amati discenti. C’è un perfetto connubio con la parola mecenate nel suo percorso di vita. Fiore Scalzi personifica la figura dell’intellettuale che ha fatto tanto per il suo paese. La scuola media di Petronà la “Corrado Alvaro” ha mosso i primi passi con Fiore Scalzi nel ruolo di preside, ruolo ricoperto per lunghi 20 anni. In paese ancora si parla di lui, della sua preparazione, del suo rigore morale, della sua inclinazione innata verso la conoscenza. É stato tra i primi laureati del paese pedemontano: laurea in lettere classiche alla Federico II di Napoli. Brillava anche come ricercatore.
Ha scritto i libri più importanti e interessanti sulla storia e l’idioma del piccolo centro pedemontano: la monografia “Petronà tra cronaca e storia” e “Grammatica del dialetto petronese e di altri paesi del Reventino”. Da profondo conoscitore delle materie classiche, la parola gli veniva facile. Non a caso lo scorso mese di dicembre aveva pubblicato un terzo libro: “E parole su cumu e cerasa” con cui ha messo insieme un proverbio per ogni giorno dell’anno, in tutto 365 modi di dire della cultura popolare con tanto di eleganti chiose. Ha firmato anche una straordinaria e commovente poesia “Ti amo” dedicata al suo paese natio. In occasione dei 60 anni dell’istituzione della scuola media, regalò, tre anni fa, un suo libro per ogni alunno della scuola secondaria di primo grado: usava la cultura come ponte verso gli altri.
Fiore Scalzi va via per sempre senza andare via mai: affida alle nuove generazioni un lascito abnorme e dal valore inestimabile.
Dicono che ci si accorge delle persone importanti quando se ne vanno e oggi se n’è accorta anche Petronà. Senza Fiore Scalzi nulla sarà più come prima nel paese dei funghi e delle castagne.