L’Asd Calabriando di Catanzaro organizza per domenica 16 marzo 2025 l’iniziativa “Quattro passi sul Reventino”.
L’escursione, ricreativa, ludica e motoria, vuole diffondere la conoscenza dei territori dell’istmo di Catanzaro; promuovere la pratica salutare del camminare; sostenere un corretto rapporto con la natura; favorire condizioni di benessere psicofisico; stimolare olidarietà e socializzazione.
L’iniziativa – come rileva una nota pervenuta in redazione – costituisce la seconda tappa del Cammino della Prima Italia 2025, un cammino a passo lento che da 6 anni si sviluppa nell’istmo di Catanzaro per riscoprire la storia millenaria della Calabria (prima del periodo greco), lì dove sorse la Prima Italia, come la chiamarono gli antichi autori di lingua greca e latina.
PROGRAMMA
L’appuntamento è per le ore 07.45 a Catanzaro in via T. Campanella (negozio Rattà). Ci sposteremo con le auto nel centro storico di Platania seguendo la strada dei due mari (uscita Lamezia Terme sud) e la statale 109. La distanza è di 43 km.
Ore 08.30: arrivo a Platania e visita al Museo Micologico e delle Scienze Naturali.
Ore 09.30: spostamento in auto per raggiungere la vicina frazione di Panetti (circa 4 km), dove visiteremo l’abitato in abbandono ormai da alcuni decenni.
Ore 10.00: inizio escursione a piedi sul vicino sentiero della Cascata della Tiglia fino al salto dell’acqua.
Percorso – 2 km su sentiero sterrato, andata in salita e ritorno in discesa per la stessa via.
Ore 12.00 circa: con le auto andremo sul belvedere del monte Reventino (8 km).
Ore 12.30: raggiungeremo in auto l’Azienda agricola 2T (4 km).
Ore 13.00: pranzo presso il ristorante dell’azienda.
Ore 15.00: partenza per rientrare in auto a Catanzaro.
Abbigliamento e attrezzatura. E’ necessario indossare il classico abbigliamento da trekking con scarponcini e bastoncini. Ricambi in auto.
Iscrizioni – Saranno accettate le prime 25 iscrizioni che saranno pervenute entro le ore 13.00 di giovedì 13 marzo 2025 (utilizzando l’apposito modulo) all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]
Costi –La quota di partecipazione all’iniziativa è di € 5,00. L’iniziativa è riservata ai soci dell’Asd Calabriando (la quota di tesseramento per l’anno 2025 è di € 10,00). Si ricorda che per tesserarsi occorre presentare certificato medico d’idoneità alla pratica sportiva non agonistica.
Pranzo – Presso il ristorante dell’Azienda Agricola 2T, contrada Ferrarico di Decollatura (costo € 20,00). Menu: primo, secondo, contorno, frutta, vino, caffè Sicurezza. Il programma dell’iniziativa potrà subire variazioni per condizioni meteo e imprevisti. Durante la camminata avremo il supporto di un defibrillatore e di personale abilitato al primo soccorso e saremo accompagnati da istruttori EN-DAS. Occorrerà seguire le disposizioni dei responsabili del gruppo.
COSA VEDREMO
Platania sorge a 750 metri. Il nome (da Petrania, nuova Petra) sta nei registri del XIII secolo. Nel XVII secolo stava accanto al casale di S. Angelo. La chiesa di san Michele Arcangelo è del XVIII secolo. Fu terminata nel 1776, ma fu arredata più di 50 anni dopo. Nel 1811 il paese prese il nome ufficiale di Platania. Nel 1838 contava 2.455 abitanti, che si ribellarono spesso alle angherie feudali.
Alcuni erano carbonari, altri patrioti. A Platania si tenne una riunione di rivoltosi che fini il 27 giugno 1848 con uno scontro sul fiume Angitola tra le truppe borboniche del generale Nunziante e gli insorti guidati da Francesco Stocco. Molti degli arrestati, liberati poi dai mille, si unirono ai garibaldini. Alla fine dell’800 c’erano 3000 abitanti grazie alla lavorazione della seta. Negli anni ’50 e ’60 del ‘900 da 4.000 abitanti si scese a 3.000 per via dell’emigrazione.
Panetti è un borgo (frazione di Platania) che una volta era abitato da famiglie e campava di agricoltura e pastorizia. L’emigrazione e la mancanza di servizi hanno svuotato nel tempo il borgo, che mostra ancora le case vuote rurali in abbandono e una buona fonte d’acqua. Tuttavia il luogo non è disabitato, e in parte è ancora vivo. Infatti oggi conta solo 5 abitanti, una singola famiglia che ha scelto di restare, simbolo di resistenza e attaccamento alle radici, in un mondo che abbandona i piccoli borghi e dimentica la propria cultura.
Il Museo di Micologia e di Scienze Naturali è nel centro di Platania. Espone centinaia di specie di funghi riprodotti a grandezza naturale con relative infor-mazioni, animali imbalsamati (anche volatili) e numerosi strumenti medici dell’800 appartenuti ai medici condotti del paese. Il Gruppo Micologico Reventi-no (fondato nel 1996) opera sul territorio e si occupa di promuovere la conoscenza e la cultura dei funghi. [dal sito del Comune di Platania]
Il monte Reventino (1.417 metri) è il prolungamento occidentale della Sila Pic-cola. Sta nell’entroterra del Golfo di Sant’Eufemia, nel punto più stretto della penisola italiana (circa 30 km tra lo Jonio e il Tirreno). Sul monte ci sono alberi monumentali, formazioni litiche, gole fluviali, cascate, numerose specie di flora e fauna, foreste di latifoglie e conifere; è anche un balcone sul mare e sull’interno. [dal sito del Comune di Platania]
La leggenda delle fate. Si narra che sul monte Reventino vivessero le fate.
Solo un garzone poteva vederle. Un giorno, per costruire una chiesetta, lo mandarono a trovare muratori. Ogni giorno il garzone portava ai muratori vino e cibo, tanto che essi volevano sapere chi cucinava. Il garzone si rifiutò di parlare e lo uccisero. Nessuno portò più cibo ai muratori ed essi abbandonarono il lavoro.
Le fate, addolorate e adirate, secondo alcuni si tramutarono in pietre, secondo altri fuggirono da Reventino urlando: «Ritorneremo solo quando il monte Reventino si unirà con il monte Cucuzzo». La chiesetta sprofondò sotto terra proprio nel punto del monte ancora oggi chiamato a fossa da gghiesa, nei pressi di Campo Chiesa, una piccola frazione di Platania.
Torrente Piazza e cascata della Tiglia. Nel territorio di Platania hanno origine i torrenti Canne e Piazza, che scorrono quasi paralleli e molto vicini. Il torrente Piazza ha origine in località Acqua di Rio, detta A Jumara di’ Granci perché popolata da granchi di acqua dolce. In località Reillo sono visibili i resti di antichi mulini ad acqua. Sul versante sud-ovest del Reventino esistono altri torrenti che confluiscono nel Mar Tirreno. Sul torrente Piazza troviamo la cascata della Tiglia. La cascata compie un salto di circa 30 metri con caduta a ramo unico.
E’ invisibile dalla strada. Si deve incamminare nella vegetazione per arrivarci, su un sentiero accidentato.