Nello splendido scenario dell’agriturismo “La Rosa nel Bicchiere”, a Soveria Mannelli, il prossimo venerdì 31 luglio, alle ore 19:00, si potrà assistere a un evento che, fin dal titolo, ricorda le nostre radici territoriali e anche… la nostra testata on-line ilReventino.it, che di quest’area intende essere portatrice di valori.
Si tratta di “REVENTINO/CALABRIA – Errare, smarrirsi, ritrovarsi”, una conversazione con Francesco Bevilacqua, in occasione dell’uscita del suo ultimo libro “Lettere meridiane. Cento libri per conoscere la Calabria”, e con la partecipazione di Padre Benedetto Marani (Piccola Famiglia dell’Esodo), Antonio Mangiafave (Progetto Gedeone) e Aurora Mastrandrea (Fattoria del Benessere).
“Lettere meridiane”, pubblicato nel 2015 dalla casa editrice Rubbettino di Soveria Mannelli, è un’imponente volume (di ben 536 pagine) che si potrebbe definire, almeno in parte, un’opera “meta letteraria”; caratteristica questa contenuta, già come dichiarazione d’intenti, nel suo sottotitolo: “Cento libri per conoscere la Calabria”.
Nella prefazione al libro di Marta Petrusewicz, si può leggere:
<< Pregiudizi secolari gravano sulla Calabria. Il libro offre una originale ipotesi interpretativa sulla Calabria e sui Calabresi e, nello stesso tempo, un catalogo ragionato di cento libri, tra narrativa, storia, geografia, scienze sociali, da leggere o consultare, per cercare di capire davvero perché Calabria e Calabresi sono come sono, al di là di ogni stereotipo, di ogni luogo comune, di ogni (auto)rappresentazione mediatica. >>
Così come, in un’entusiastica recensione di Francesca Ferraro, si presenta in qualche modo l’autore, definito come:
<< …un narratore di viaggi, profondo conoscitore della Calabria e della letteratura sulla Calabria. >> E lui stesso, in effetti, ama definirsi un “cercatore di luoghi perduti”.
Oltre che il suo libro, presentato come:
<< Un libro dei libri che continua a rapire il lettore nella disamina di un viaggio interiore e della memoria attraverso cento opere letterarie sulla Calabria che possono raccontarla passo passo, attraverso un cammino nella letteratura che segue le lunghe e intense camminate nel paesaggio calabrese. Lettura e cammino ugualmente si districano in percorsi variegati che consentono di scorgere spazi ampi e stretti percorsi, tratti lineari e tortuosi sentieri. >>
Se sappiamo, come Socrate, di non sapere abbastanza sulla regione in cui viviamo e che, nonostante tutto, amiamo, questo libro può rappresentare il modo migliore per colmare delle lacune, per approfondire e riflettere meglio su alcuni aspetti del nostro paesaggio e della nostra storia che si riflettono inevitabilmente sulle nostre vite.