Quello che è successo in Ungheria… con un Parlamento che affida “democraticamente” i “Pieni poteri” al presidente Orban… che vuol dire, anche, che nessuno può scrivere o diffondere alcuna notizia sull’andamento dell’epidemia in Ungheria senza l’approvazione delle autorità governative!
Ciò testimonia in maniera allarmante come può diventare debole la “Democrazia” quando le “crisi” alimentate da fanfaroni, sciacallaggi e irresponsabili di turno, vengono orientate a sfociare verso sistemi autoritari e reazionari….
Gli applausi di condivisione dell’accaduto da parte del duo Salvini-Meloni (i soli) a favore di Orban – novello dittatore – devono pur far riflettere.
Il Governo sta facendo coraggiosamente e coerentemente quanto viene proposto (ed esaminato) dalle forze sociali dalle forze politiche e dal Mondo Medico Scientifico.
Quest’ultimo anch’esso in difficoltà e nella impossibilità di dettare indicazioni certissime perché il virus COVID 19 è risultato sconosciuto, senza coperture vaccinali e con troppe inadempienze sul fronte della sicurezza collettiva.
In una situazione di crisi del genere affidarsi a “dittatori” è una scorciatoia pericolosa per la Democrazia.
I loro proclami, le loro quotidiane agitazioni, del duo Salvini – Meloni, contro ogni misura, tendono a creare un clima di ostilità non verso il Governo attuale e basta.
Il loro applauso ad Orban rivela le loro intime ostilità al sistema democratico.
Il primo, Salvini, partecipe alle malefatte conclamate da più sentenze quale dirigente della Lega usurpatrice di decine di milioni, chiede sempre le dimissioni degli altri, mentre i “pieni poteri”, in un momento di sincerità, li ha già invocati.
La seconda, Meloni, grande missionaria delle beneficenza a fondo perduto, a parole, pensando di far scordare da dove arriva, riesce a camuffare di più i suoi reali intendimenti, che non devono però sfuggire a chi ha voglia di osservare il simbolo del partito FI con la “fiammella” rievocativa di una specifica cultura conservatrice e reazionaria… altro che 1.000 euro a Tutti, a vanvera!
In fondo quel che è successo in Ungheria è stato ben analizzato ed indicato nella seconda opzione esplicitata nell’ultimo articolo Calma. Resiliente o Resistente? che chi ha letto può andare a ri-verificare e chi non ha letto può recuperare aggiungendo i commenti propri (sulla mia pagina pubblicata su Facebook).
Chi ha potuto ascoltare nel servizio andato in onda (2 aprile 2020 edizione delle ore 14,00) nel TGR della Calabria il partigiano “Malerba” (nome di battaglia) Pasquale Brancatisano di Samo in provincia di Reggio Calabria, può osservare quanta sintonia c’è tra le sue parole e il contenuto “resistente” dell’articolo precedente dal titolo: Calma. Resiliente o Resistente? datato 30 marzo 2020 pubblicato su queste pagine del sito www.ilReventino.it
Il partigiano Malerba… conclude dicendo ”…non pensavamo alla nostra vita… ma a dare ai figli una “Italia Nuova” e… Ve l’abbiamo data…“.
Vogliamo cogliere questa nobile affermazione e darci da fare pure noi per un futuro? In questi giorni non dobbiamo pensare di tornare a come “prima” e basta, ma ad avere un “dopo” migliore.