La Calabria resta in zona gialla e scuole e università chiudono per due settimane con attivazione della Dad. Sulla decisione del Ministro della Salute di non modificare lo status della regione hanno inciso, tra gli altri, l’Rt puntuale, 0.81 in calo rispetto all’1.01 della settimana precedente, i ricoveri in area medica (23%) e in terapia intensiva (15%) al di sotto delle soglie di saturazione, ed un’incidenza di 62,56 casi per 100 mila abitanti nella settimana 22-28 febbraio aggiornati al 3 marzo.
Le scuole, invece, chiudono per due settimane a iniziare da lunedì prossimo in base ad un’ordinanza del presidente ff della Regione Nino Spirlì decisa dopo la riunione dell’Unità di crisi.
La didattica in presenza sarà consentita solo nei casi di handicap gravi e per un numero limitato di ore. Nel corso della riunione – alla quale ha preso parte anche il commissario della Sanità, Guido Longo – Spirlì ha sollecitato un intervento deciso per arginare le varianti. “La nostra sanità – ha detto – non può reggere l’urto di un forte aumento di contagi. Tutti sappiamo che il popolo più aggredito dalla variante inglese è quello dei più giovani. Non possiamo permetterci di far arrivare questa onda d’urto sulla sanità e dobbiamo necessariamente prendere i provvedimenti del caso”. Sulle varianti l’Unità di crisi ha deciso di attivare il sequenziamento mentre l’ospedale Mater Domini di Catanzaro, in convenzione con il centro di genomica dell’Università Magna Graecia, ha già avviato una indagine con tamponi provenienti dalle 5 province. A scuole chiuse, ha annunciato Spirlì, inizierà la vaccinazione del personale scolastico.
Sul fronte vaccini, la Calabria resta ultima con il 61,6% di somministrazioni, 119.224 dosi sulle 193.580 disponibili. Al riguardo, ha detto Spirlì, “saranno aperti altri 32 punti vaccinali, oltre agli attuali 78” e alle categorie già autorizzate si aggiungeranno i disabili, i patologici, tra cui anche quelli pregressi, assieme agli accompagnatori e ai conviventi. (ANSA).