Interi raccolti completamente disintegrati dalle continue incursioni degli ungulati, è quanto fanno emergere-con una nota indirizzata alla nostra redazione- diversi imprenditori della Sila e del Savuto. Ettari di grano e campi di patate, risultano in questi giorni, letteralmente “bombardati” dai numerosi, ed ormai fuori controllo, cinghiali. Centinaia di questi mammiferi vagano indisturbati nei territori di montagna e nelle vallate circostanti.
“Siamo veramente stanchi, ogni giorni paghiamo solo bollette, registriamo aumenti, e soprattutto monitoriamo le perdite continue. Dopo ore di lavoro, alcuni di noi organizzano turni di notte, nel disperato tentativo di proteggere i nostri raccolti. Non vengano a raccontarci le barzellette sui recinti, perché non servono proprio a nulla, e soprattutto sono costosissimi“, con queste parole un gruppo di imprenditori, del comparto, accende i riflettori sulla problematica.
” I ruoli di potere, troppe volte, sono occupati da persone che, probabilmente, vedono i prodotti della terra solo in fotografia. Ogni giorno, nel mare della rete, politici locali, regionali e nazionali pubblicano post e fotografie con soluzioni nel cilindro. Possiamo vedere qualche azione concreta? Di questo passo saremo costretti a chiudere le nostre aziende“.
Omar Falvo
Giornalista pubblicista