“Arte e Letteratura si incontrano a teatro”, progetto teatrale curato dalle prof. Bonacci e Graziano e da quasi 100 ragazzi dell’Istituto.

Tanto entusiasmo e tanta partecipazione all’opera prima “Arte e Letteratura si incontrano a teatro”, progetto teatrale ideato dalle prof.sse Lucia Bonacci e Angela Graziano del Liceo Scientifico “L. Costanzo” di Decollatura che si è tenuto nei locali dello stesso Istituto il 9 maggio.
Quasi cento ragazzi hanno preso parte allo spettacolo, con energia, capacità e tanta voglia di fare e donarsi perché fare teatro a scuola è trovare luoghi e occasioni per esprimersi e scoprirsi.

Lo spettacolo messo in scena è stato qualcosa di più di una semplice rappresentazione teatrale. Abbiamo potuto assistere ad un percorso che ha spaziato in tutte le discipline, alla ricerca di quei legami profondi e intimi che legano la letteratura greca e latina alla scienza e alla filosofia, la letteratura italiana e inglese all’arte, alla poesia, alla politica.

I ragazzi hanno proposto 18 tableaux vivants relativi alle pagine più rappresentative della letteratura latina, greca, italiana e inglese, con incursioni nel mondo della filosofia, dell’informatica, della scienza e dell’archeologia, il tutto suggellato dalla lettura dei passi più suggestivi delle opere scelte. È facile immaginare quanto sia stato difficile effettuare una selezione nel mare di opere che possediamo.

Ma le curatrici hanno fatto un accurato lavoro di limatura, ed ecco apparire in scena, simbolo per eccellenza del viaggio e del naufragio, Ulisse che giunge alla Reggia dei Feaci, accolto dal magnanimo Alcinoo e da sua moglie Arete.
A seguire, il mondo ancora troppo poco approfondito dell’archeologia del nostro territorio, con la riproduzione “vivente” di una Laminetta orfica trovata a Vibo Valentia. Si è parlato poi molto d’amore, con le sue sfaccettature drammatiche e dolorose: Enea e Didone, Beatrice e Dante, il libro galeotto di Paolo e Francesca, Romeo e Giulietta. E ancora l’amore raccontato nel Simposio di Platone, insuperato nella bellezza dei suoi dialoghi. Siamo poi approdati nella follia e nell’ambizione di Lady Macbeth; nella verità e nella menzogna di “Uno, nessuno, centomila” di Pirandello; nell’immobilità della società del Gattopardo; nell’esilio volontario di Cosimo del “Barone Rampante”, curato dal prof. Garofalo.

Il gruppo di attori si è inoltrato anche nel vivace e struggente mondo dei Promessi Sposi, ridotto in dieci minuti, ma con scene tra le più significative ed essenziali all’economia della storia del Manzoni, attraverso cui sono stati rivissuti anche gli ultimi momenti di vita di Napoleone Bonaparte. Si poteva non parlare di poesia? Ed ecco la rivoluzionaria Frida Kahlo. Il mondo della scienza non poteva trovare rappresentanti migliori della paleontologa Mary Anning, della matematica Ada Byron e dell’informatico e inventore Steve Jobs.
Un percorso del genere non poteva non toccare temi più spinosi, di cui in ogni classe si dovrebbe parlare. La mafia, ad esempio. Ed ecco, allora, il giudice Lenzi che piangerà la morte del giudice Maremmi, suo amico, come i ragazzi hanno avuto modo di leggere nelle pagine de Il giudice meschino di Mimmo Gangemi. E poi la rappresentazione si è svolta il 9 maggio: doveroso rendere omaggio a Peppino Impastato, ucciso dalla mafia e fatto esplodere sulle rotaie per depistare le indagini.

La particolarità dello spettacolo è stata offerta soprattutto dalla cura dettagliata e di raffinata ricerca dei costumi e degli oggetti di scena, scelti ad arte per spiegare e rendere chiara agli occhi degli spettatori le varie opere.
Gli studenti, durante le ore del progetto, hanno avuto modo di esprimere la loro creatività e le loro abilità progettuali, utilizzando concetti e argomenti appresi durante le ore curriculari. Con la speranza che sia solo il tassello iniziale di un progetto di teatro che avrà seguito anche nei prossimi anni.