Lavorare al Sud per un’azienda del Nord? Si tratta di un fenomeno particolare, noto come south working, e molto apprezzato per via di una serie di vantaggi facili da scoprire. Questa tipologia di lavoro smart, infatti, sta spopolando in Italia soprattutto per via di motivi economici, considerando che il costo della vita nelle regioni del Meridione è inferiore, se messo a confronto con le spese necessarie per mantenersi nel Settentrione. Oggi approfondiremo alcune informazioni utili per chi volesse scegliere di lavorare dal Sud, evidenziando sia i vantaggi sia i limiti di questa opzione.
Il successo del South working e la nuova era del lavoro
Il south working è una forma di occupazione che consente ad un dipendente di svolgere il proprio lavoro a distanza, anche da casa, senza la necessità di spostarsi in sede. In pratica, questo significa che un lavoratore di Palermo può lavorare con la stessa facilità per un’azienda di Milano, grazie alle moderne tecnologie e agli strumenti digitali come le video chat, le piattaforme di cloud computing e molto altro ancora. C’è da sottolineare un punto importante, ed è il seguente: il south working conviene ai dipendenti, perché come detto si spende meno rispetto ad una città del Nord. Inoltre, evita il fenomeno migratorio dal Sud verso le regioni del Settentrione. Di contro, il south working non risolve assolutamente i problemi economici del Sud, visto che i dipendenti comunque lavorano “al soldo” di un’azienda che non si trova nella propria regione. In senso stretto, si parla comunque di una fuga di cervelli, ma in versione digitale.
Data la possibilità di lavorare in smart working, inoltre, quando si parla di tale fenomeno non si può prescindere dal rivolgere la giusta importanza all’organizzazione del lavoro. In primis, è importante assicurarsi di poter operare con una connessione stabile e duratura, mantenendo anche un occhio di riguardo nei confronti dei consumi energetici. A questo proposito, infatti, è possibile fare riferimento a delle tariffe pensate appositamente per l’energia, come quelle proposte da Acea, per citare un’opzione, che consentono di puntare alla diminuzione dei consumi e dunque, di pari passo, anche ai loro costi. Inutile negare, infine, che i vantaggi del south working siano numerosi, e sembrano essere proprio questi ad aver contribuito al successo di tale fenomeno.
I vantaggi del south working per il territorio italiano
Molte aziende si stanno organizzando per creare dei veri e propri hub, in grado di connettere i dipendenti che lavorano in remoto. Si tratta, in sintesi, di spazi di co-working appositamente progettati per dare la possibilità ai dipendenti del Sud di lavorare rimanendo nella propria regione di appartenenza. Questa tendenza eviterebbe (o quantomeno ridurrebbe) fenomeni come la fuga verso il Nord e lo spopolamento delle città del Meridione. Si parlerebbe quindi di un fattore utile per il rilancio del Sud, anche per via del fatto che i guadagni rimarrebbero “in casa”, e non verrebbero spesi per mantenersi al Nord. Dunque ne trarrebbero beneficio tutte le attività localizzate sul territorio.