Le elezioni comunali si avvicinano e la competizione elettorale si sta accendendo. Luigina De Santo, candidata capolista della lista “Uniti possiamo”, (ed è la prima volta di una donna in lizza per la fascia Tricolore in oltre 110 anni di storia martiranese) proverà a spezzare la continuità dell’attuale giunta che si ripresenta col sindaco attualmente in carica. L’abbiamo intervistata rivolgendo le nostre 3 domande comuni a tutti i capolista.
Governare un piccolo comune sta diventando sempre più difficile: significa fare quotidianamente i conti con la scarsità delle risorse finanziarie, con uno spopolamento che coinvolge soprattutto i giovani e con la carenza di infrastrutture e vie di comunicazione veloci che possano attirare residenti e turisti. Come pensa di poter invertire questa tendenza negativa?
“Sicuramente le problematiche dei piccoli paesi sono molteplici. Grande importanza, secondo me, rivestono le iniziative atte ad avviare un risanamento economico, individuando gli sprechi e ottimizzando la gestione delle risorse pubbliche. Sono convinta che il miglioramento socio economico, debba, necessariamente, passare oltre che da iniziative pubbliche, anche e soprattutto da iniziative private, le quali rappresentano una opportunita’ di lavoro per i nostri giovani ed un valore aggiunto per il nostro paese con aiuti concreti e strategici per lo sviluppo integrato”.
Quali sono le tre cose del suo programma che ritiene fondamentali e che intende realizzare a qualunque costo nella prossima legislatura?
“Penso che sia indispensabile, affinché un programma elettorale sia valido, pensare alle strategie migliori per operare un rilancio economico del territorio. Seconda cosa indispensabile, a mio avviso, adottare una politica che abbia al centro del progetto innanzitutto le persone e la famiglia. Altro aspetto fondamentale è rappresentato dalla messa in atto di valide politiche sociali e di solidarieta’ per le fasce della popolazione più bisognose. Infine, come terzo punto, ma non per questo meno importante, programmerei senz’altro una politica di riqualificazione del territorio che è alla base della realizzazione di altri important progetti di sviluppo”.
Si parla da tempo di sviluppo delle aree interne come volano per una crescita economica complessiva dell’intero territorio nazionale. Cosa pensa sia necessario in particolare per garantire lo sviluppo all’area interna di cui fa parte il suo comune?
“Si puo’ iniziare con quello che apparentemente sono piccole cose, che impegnano poche risorse, ma che richiedono in ogni caso, impegno, abnegazione, capacita’ di ascolto, capacita’ di agire, uniti, poiche’ la collaborazione e la partecipazione della popolazione, diventano decisive e rappresentano il tramite unico per il raggiungento dei traguardi prefissati e costruire insieme un futuro mogliore”.