E’ passato qualche giorno dalla sbornia per la festa promozione della Pallavolo Decollatura salita in “D”. Tutti i tifosi dei gialloblu e le persone che hanno visto il match al palazzetto dello sport o in diretta sulla pagina facebook della società, hanno ancora negli occhi la splendida prova del sestetto decollaturese: tutti meravigliosi interpreti di un campionato giocato in maniera magistrale e chiuso al primo posto davanti alla Tonno Callipo e dei play off mai in discussione. Da Posella con le sue invenzioni per i suoi compagni ad Antonio e Franco Villella, che insieme ai Nero, hanno martellato instancabilmente le difese avversarie. E poi i muri e le veloci di Diano e De Grazia, le difese spettacolari di Avallone e la grande esperienza dei “vecchietti” Nunzio Nero, Ciccio Perri, Francesco Bonacci, Alfonso Lo Faro (autore fra l’altro, occorre ricordarlo, del punto finale che ha chiuso l’ultimo set della finale) e tutti i ragazzi che hanno giocato di meno, ma dato il massimo quando sono stati chiamati a scendere in campo.
Ancora ebbri di felicità giocatori e staff tecnico e dirigenziale si siederanno presto ad un tavolo per decidere il piano d’azione per affrontare la nuova impegnativa stagione.
Ma noi vogliamo tornare alla serata magica del 19 maggio quando il 3-0 sull’Altaflex Catanzaro, ha regalato, nuovamente a tutta Decollatura, di poter rivivere, a distanza di 10 anni, l’emozione di un nuovo traguardo così importante. Si diceva Decollatura a ragione, perché all’Europalasport c’erano davvero tantissime persone. “Mai così tante che io ricordi”, ha detto a fine partita il coach in seconda, Elisa Marasco che quel giorno era titolare in panchina per l’assenza di Simoncelli. E tra tanta gente, anche la sindaca, Raffaella Perri che abbiamo intervistata (nei video) alla fine del secondo set, quando anche la matematica ha decretato la conquista della serie D.
C’erano i giocatori dell’Audace (appena promossa in Prima Categoria), il capitano Torchia e il presidente, Giancarlo Bianco, anche loro da noi catturati durante il match per una battuta su questa bellissima annata sportiva del paese del Reventino.
Alla partita hanno assistito anche ex giocatori e dirigenti della Pallavolo Decollatura, allora, era il 1991 e anni seguenti, Volley Decollatura. Tra di loro il primo, primissimo presidente, Eugenio Bonacci, in carica dal 1991 al ’93, che abbiamo incontrato per ripercorrere una storia importante, ultra trentennale che fa essere Decollatura, a pieno titolo, uno dei centri più importanti per il movimento pallavolistico dell’entroterra lametino.
Ci sediamo e ha già pronta in frigo una bottiglia di prosecco per festeggiare. “La pallavolo – esordisce – è nata così, per passione di alcune persone che hanno creduto nel progetto di creare un’alternativa al calcio, unico sport che, all’inizio degli anni ’90, si praticava a Decollatura. Eravamo davvero un po’ sgangherati. Ci ospitava, durante i primi match, una palestra a Soveria Mannelli. Poi abbiamo giocato nell’impianto delle scuole medie e poi, dal ’98, a Gesariello, attuale casa della Pallavolo Decollatura. Quello che ci ha animato sempre, fin dal primo giorno, però, è la passione. La voglia, comunque, di dare l’opportunità ai ragazzi e alla gente di praticare sport e stare insieme in modo sano e con dei valori”.
Eugenio, quali sono stati secondo lei i momenti salienti che hanno sancito la crescita di questo sport in un paese vocato più al pallone?
“Credo, senza volerci attribuire particolari meriti, l’intuizione di portare Salvatore Torchia, cresciuto a Lamezia, storicamente la città del volley calabrese prima ancora di Vibo. Il suo arrivo ha contribuito ad implementare il movimento e dare avvio al settore giovanile col minivolley che, poi, è stato alla base della sopravvivenza di questo sport qui nel nostro centro e che, ancora oggi, ne alimenta le speranze di reggere l’urto con i problemi dello spopolamento e dell’inesorabile calo demografico. Non c’è nessun ragazzo a Decollatura che non abbia praticato pallavolo”.
Che emozioni ha provato domenica scorsa al palazzetto?
“Una grandissima emozione. Certi amori non finiscono…Sono contento per i ragazzi, per l’attuale presidente, Mario Marasco che sta facendo un ottimo lavoro. Non è un caso che sia l’unico dirigente decollaturese a ricoprire un ruolo in federazione regionale. E poi un abbraccio particolare lo voglio fare a Idilio Simoncelli, il coach, che è la prova vivente del lavoro svolto coi giovani in questi trentatrè lunghi anni. E non dimentichiamo anche il settore femminile, nato proprio in quei primi anni e che, ancora oggi, fa fare sport a tante ragazze non solo di Decollatura”. Citiamo anche Gianpiero Gentile, altro prodotto della scuola decollaturese, arrivato ad essere allenatore in seconda in Serie A1 femminile col San Casciano.
In conclusione, cosa possiamo dire sul volley a Decollatura?
“Semplicemente che è la società con più titoli sportivi dopo la Volo Virtus Lamezia di Ninì Colloca. 33 anni sono tanti per un piccolo centro come il nostro. Spero che Marasco e la dirigenza riescano a portare avanti ancora per tanto tempo questo progetto, a cominciare dalla disputa di un campionato di serie D dignitoso. Noi della “vecchia guardia” sentiremo sempre il volley anche un po’ una nostra creatura”.