di Pasquale Mancuso –
L’ottimo Giovanni Petronio, con la consueta passione, evidenzia che la buona notizia dell’arrivo, peraltro attesissimo, di due nuovi locomotori Staedler alla stazione delle Ferrovie della Calabria di Catanzaro Lido e ripropone l’esigenza, assolutamente condivisibile, di utilizzazione nella tratta Soveria Mannelli-Catanzaro soprattutto per quelle corse maggiormente fruite dagli studenti e dai lavoratori pendolari ove mai non fosse possibile il “full time” per tutta la giornata.
Nei mesi scorsi, prima del lockdown dell’emergenza sanitaria Covid 19, la struttura manageriale di FdC, opportunamente contattata, per le vie brevi, aveva fornito ragionevoli speranze per l’utilizzo degli Staedler sulla tratta Catanzaro-Soveria Mannelli, attraverso il superamento di alcuni problemi tecnici non di grande rilievo,entro tempi ragionevoli.
La circostanza che uno Staedler sia già allocato alla stazione di Soveria Mannelli conforterebbe in questa direzione; manca ufficialità da parte del vertice di FdC ma fonti autorevoli, ed in questo confermo quanto esplicitato da Giovani Petronio, indicherebbero nel prossimo mese di settembre la possibilità di avvio delle corse su Staedler nella tratta montana fino al Capoluogo di Regione.
Non credo che FdC possa negare tale eventualità; peraltro, è noto, che la tratta montana è fortemente utilizzata nei mesi autunnali ed invernali e fino alla fine di giugno almeno.
Non solo. Lo stesso managemente di FdC, con sensibile disponibilità, nella stessa occasione, eravamo a dicembre 2019, aveva fornito uno “step” su tutti gli interventi previsti nella tratta Catanzaro-Cosenza per come di seguito:”
“Delibera CIPE 54/2016 – Le progettazioni stanno seguendo processi relativamente diversi tra loro a seconda delle “componenti” della sede ferroviaria interessate dalle diverse lavorazioni.
In particolare, la progettazione esecutiva delle opere riguardanti l’armamento ferroviario, che coprono circa il 50% del finanziamento e che erano pressoché concluse, sono ora in fase di riallineamento in virtù delle variazioni del quadro normativo introdotto dall’ingresso di ANSF anche sulle reti funzionalmente “isolate”.
Per quanto riguarda le progettazioni relative agli interventi su ponti/viadotti e gallerie (circa il 30% dei fondi disponibili) sono pressoché concluse le indagini conoscitive necessarie per le progettazioni stesse.
Per quanto riguarda le rimanenti opere (circa il 20% dei fondi disponibili) si sta approntando la gara per l’affidamento dei servizi di progettazione.
Si stanno predisponendo anche le gare per le operazioni di verifica delle progettazioni e per l’organismo indipendente ferroviario (OIF) che dovrà valutare la progettazione stessa ai fini della sicurezza dell’esercizio.
Si rammenta che l’oggetto del finanziamento di cui alla detta delibera CIPE 54/2016 riguarda un primo stralcio dello scenario 1 dello studio di fattibilità e non prevede alcuna rettifica di tracciato. Solo il completo scenario 1 (con un importo necessario di finanziamento di circa 110 milioni €) prevede delle prime rettifiche di tracciato.
Lavori urgenti di mitigazione del rischio idrogeologico e consolidamento dei pendii e del sedime ferroviario interessato dai movimenti franosi tra Marzi e Soveria Mannelli: Detti lavori, sono stati aggiudicati al Consorzio ECIT che ha individuato come consorziato esecutore la ditta Ferraro Spa, ditta lametina con sede in Roma.
Sono stati contrattualizzati in data 13 settembre 2019 e ne è stata effettuata una consegna parziale in data 24 ottobre 2019 per la completa ingegnerizzazione delle soluzioni migliorative offerte in gara dal suddetto consorzio. Dette operazioni verranno completate al più presto ma, a tal riguardo, occorre sottolineare che le lavorazioni previste – con le attuali condizioni meteorologiche – non saranno certamente di facile e veloce attuazione. (Aggiungo soltanto che la pandemia aveva interrotto i lavori e che gli stessi sono ripresi e che, per come mi assicura l’ottimo sindaco di Scigliano Raffale Pane, proseguono regolarmente).
Fornitura di due automotrici nuove bidirezionali diesel/elettriche, a scartamento 950 mm, ad aderenza mista comprensiva dei relativi complessi di scorta: Detta fornitura – contrattualizzata in data 20 settembre 2018 ‐ è in corso. In particolare sono già in fase avanzata le produzioni delle diverse componenti che andranno a comporre i convogli e in data 23 gennaio si potrà procedere al collaudo delle prime due casse grezze presso la sede della Stadler in Svizzera.
Acquisto di n. 4 automotrici bidirezionali diesel/elettriche a scartamento ridotto e ad aderenza naturale: La specifica gara bandita nel corso dell’anno 2018, è stata dichiarata deserta in quanto l’unica offerta pervenuta era in aumento e pertanto inammissibile. La procedura successivamente bandita prevede la presentazione delle offerte per giorno 16 dicembre 2019.
Utilizzazione fondi decreto “Del Rio” per il miglioramento della sicurezza della circolazione: È stato completato il progetto di fattibilità che ha permesso di aggiornare le prime indicazioni poste alla base della richiesta di finanziamento poi accordate dal Ministero. Le documentazioni programmatorie relative sono state inviate ai competenti uffici regionali al fine di essere inoltrate al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) consentendo in tal modo di stipulare la necessaria convenzione e conseguentemente procedere alle successive progettazioni esecutive e realizzazione dei relativi interventi. Non si è a conoscenza dello stato delle trasmissioni di dette documentazioni al MIT.
Lo “stop” imprevedibile della pandemìa ha rallentato, e non poteva essere diversamente, i tempi previsti ed una loro dilatazione temporale è assolutamente comprensibile; occorre, presto e bene, fare il “punto” della situazione (su questo dirò tra poco…) e comprendere il percorso da seguire sperando che situazione sanitaria non precipiti di nuovo.
Sulla S.N.A.I. (Strategia Nazionale Aree Interne) e sulla sua attuazione nell’area pilota del Reventino-Savuto (la prima in Calabria a “partire” è bene ricordarlo sempre) riferisco fotograficamente: il 17 dicembre 2019 il presidente dell’allora Giunta regionale Mario Oliverio scrive al ministro Giuseppe Provenzano sollecitando un suo intervento presso due direzioni generali di alcuni ministeri interessati che tardavano ad apporre la loro firma all’Accordo di Programma Quadro impedendo il passaggio alla fase realizzativa (ricordo che l’intero impegno economico per la realizzazione degli interventi contenuti negli Accordi di Programma Quadro è di oltre 12 milioni di euro!) ovvero il passaggio dalla Regione Calabria delle somme impegnate ai Comuni, soggetti attuatori degli interventi previsti.
Il 10 febbraio 2020, l’Agenzia Nazionale della Coesione, finalmente, trasmette, a tutti i soggetti firmatari, l’Accordo di Programma Quadro, debitamente sottoscritto, contenente tutti gli atti necessari per il definitivo prosieguo ovvero l’avvio, per come anzidetto, della fase realizzativa.
Dal 10 febbraio 2020 la “pratica” pare non abbia fatto passi in avanti; naturalmente si deve tenere conto che pandemìa è esplosa subito dopo e che è comprensibile e giustificato un rallentamento delle attività connesse, almeno fino allo scorso mese di giugno.
E’ del tutto evidente che ulteriori ritardi, con la pur parziale ripresa delle attività nella pubblica amministrazione, non sarebbero giustificati anche perché “iniezioni” di interventi pubblici cospicui, come in questo caso, e nella generale e difficile condizione economica ad ogni livello, sarebbero assai positivi e costituirebbero un “sollievo” non piccolo del nostro comprensorio.
Giova aggiungere, non a caso, che nel frattempo, si è sviluppato in Calabria (il nostro Florindo Rubbettino tra questi) e nel resto del Paese un serio confronto ed una riflessione assai avanzata sulla piena valorizzazione delle aree interne nell’epoca del “distanziamento sociale” e sul quale ritorneremo a breve con un contributo specifico.
Una riflessione propositiva finale: i servizi resi da Ferrovie della Calabria, l’attuazione della Strategia Nazionale delle Aree Interne e la stessa “difesa” dell’ospedale di Soveria Mannelli e tutte le altre attività o iniziative funzionali allo sviluppo economico ed alla valorizzazione del nostro Comprensorio richiedono uno sforzo istituzionale permanente ed il nostro Comprensorio non disponendo di adeguata rappresentanza può e deve contare esclusivamente sull’indispensabile “protagonismo” dei Sindaci che hanno già saputo fornire prova positiva quando sollecitati collettivamente; che siano loro ad interloquire con i livelli di decisione più alti indirizzando il confronto verso cronoprogrammi chiari e temporalmente verificabili. Non è una richiesta impossibile e consente, al contrario, un corale, unitario sostegno alle “giuste cause” del nostro Comprensorio che non possono rimanere inascoltate: chiedo troppo?
Pasquale Mancuso