Domenico Iaconesso (chitarra e cori), Antongiulio Iaconesso (batteria) e Luigi Maletta (voce e basso) sono i The Last Phoenix.
I primi due di Soveria Mannelli e il terzo di Bianchi, vivono nei rispettivi paesi con il sogno di trovare la strada giusta per potersi esprimere e farsi conoscere anche al di fuori dei ristretti confini del loro territorio d’appartenenza.
Non si stanno improvvisando musicisti come tanti: Domenico studia musica pop e contemporanea al Conservatorio di Nocera Terinese e Luigi studia composizione in quello di Cosenza.
Hanno fondato la band per mettere in campo le loro precedenti esperienze in campo musicale, ispirandosi ai grandi miti del rock, facendoli risorgere dalle proprie ceneri come si trattasse dell’animale mitologico cui è ispirato il loro nome: la “fenice”.
E già si sono tolti qualche soddisfazione partecipando al contest indetto dalla rivista Classic Rock Italia e piazzandosi al secondo posto, pur senza poter contare su etichetta discografiche o agenzie pubblicitarie.
Con la partecipazione all’edizione 2018 di Sanremo Rock provano a fare un ulteriore salto di qualità, i tre ragazzi del Reventino appassionati di musica e in particolare della musica rock, quella più “dura” e autentica, con radici profonde negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso e riferimenti sicuri nelle grandi band che hanno segnato i tempi più gloriosi di questo genere musicale.
Il Festival Sanremo Rock, giunto alla trentunesima edizione, è un prestigioso concorso che ha proprio lo scopo di far emergere nuovi gruppi musicali, mettendo a loro disposizione una vetrina nazionale e internazionale.
In questo contesto, The Last Phoenix si sta apprestando a partecipare alle selezioni regionali per la Calabria, con un’esibizione di 20 minuti, davanti a una giuria di esperti che avrà il difficile compito di selezionare le band da ammettere alle fasi finali del concorso.
Per convincere i giudici, la band ha preparato un’esibizione che prevede l’esecuzione di due loro pezzi inediti, Rain e Your Facts, e di una cover, Space Oddity, la magnetica ballata rock di David Bowie rivisitata in chiave hard rock.
Ai nostri ragazzi non possiamo che augurare un prossimo viaggio alla volta di Sanremo per mettere a frutto tutta la loro esperienza e la loro passione in un ambiente stimolante e professionale che, comunque vada, non potrà che farli crescere come singoli musicisti e come band.
di Raffaele Cardamone