Anche nell’estate di questo 2017, I Commedianti, la compagnia che ha il grande merito di mantenere viva la tradizione teatrale del nostro territorio, e che si è “inventata” il teatro Il Piccolo, presenta la XXXVII edizione del “Concorso Teatrale Città di Soveria Mannelli”
La manifestazione è sostenuta dalla UILT (Unione Italiana Libero Teatro) e avrà il patrocinio del Comune di Soveria Mannelli, che inserirà le date delle varie rappresentazioni nel cartellone della sua storica manifestazione estiva “Essere a Soveria”.
Tutte gli spettacoli si terranno nei Locali Sottostanti Piazza Bonini, alle ore 21:30.
Il prossimo giovedì 3 agosto, aprirà il sipario, in senso metaforico e letterale, proprio la compagnia locale de I Commedianti, con “Cemento o sapone”, adattamento e regia di Gino Capolupo, da anni mitica figura del teatro soveritano.
Il giorno successivo, venerdì 4 agosto, si esibirà la compagnia Arci Teatro Popolare con “Non è per sempre”, testo e regia di Anna Faga.
Sabato 5 agosto, toccherà alla compagnia La Ribalta con “Serata in famiglia”, adattamento e regia di Rosario Gattuso.
Ancora, giovedì 10 agosto sarà la volta della compagnia Ettore Petrolini con la commedia “Guai a lu poveru fattu riccu”, scritta e diretta da Francesco Chianese.
Si proseguirà, venerdì 11 agosto, ancora con I Commedianti e con il loro “cavallo di battaglia” del momento “Ppe’ curpa du’ caputrenu!”, per l’adattamento e la regia di Gino Capolupo.
La vigilia di ferragosto, lunedì 14 agosto, sarà allietata dalla compagnia La Cantina delle Arti e dalla loro rappresentazione “Pulicenella giù la maschera”, testo e regia di Enzo D’Arco.
Ancora, martedì 22 agosto, la compagnia I Nati per Caso presenterà “La villa degli olmi” di Francesco Chianese, per la regia di Angelo Bentivoglio.
Infine, nella serata conclusiva di sabato 26 agosto, che prevede anche la premiazione del miglior spettacolo, votato da una giuria popolare, I Commedianti ci regaleranno il classicissimo di Umberto Pascuzzi “Cumpari supra cumpari sutta”, per la regia di Gino Capolupo.
Si tratta di un programma ricchissimo e di grande interesse artistico, che non poteva concludersi in un modo migliore rispetto a quello programmato: con il ricordo di un commediografo di Soveria Mannelli, Umberto Pascuzzi, che ha ci ha lasciato dei testi teatrali di notevole spessore autoriale.
Per queste ragioni, vogliamo concludere anche noi con un omaggio all’indimenticato Umberto Pascuzzi. Un omaggio che si concretizza in un piccolo estratto proprio dalla commedia che sarà rappresentata. Il poetico brindisi di Titta, la figura che si rivela come la più positiva della commedia e che salva lo zio da una figura meschina:
<< Io mo v’agùru prima: salute e cuntentizza. Due cosicelle piccule chi sū ‘na gran ricchizza. Secundu: Pace, bella, santa! La pace vera, e la vita, criditilu, se fà na primavera! >>
di Raffaele Cardamone