“No alla violenza alle donne”. Questo lo slogan della Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari) che la sezione di Soveria Mannelli in occasione della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” del 25 novembre con il quale ha ribadito la condanna a tutte le forme di violenza alle donne. E’ quanto rileva una nota pervenuta in redazione.
Una netta e solidale presa di posizione quella della Fidapa dell’area Reventino-Savuto in sintonia con le linee guide della presidentessa nazionale Fiammetta Perrone, che auspica una voce unica su tutto il territorio nazionale.
Il messaggio invito dal vertice nazionale è stato raccolto con slancio e determinazione dalla presidentessa Elvira Lo Faro, di cui è prossimo il passaggio delle consegne, è da tutte le socie fidapine del Reventino-Savuto, pubblicando sui canali social della Fidapa due video vincitori realizzati nel periodo della pandemia 2020 inerenti al bando “Donne e Resilienza” in cui le donne hanno messo in luce la loro creatività, professionalità e passione sul tema della violenza.
Sull’argomento sulle pagine del sito www.ilReventino.it è stato pubblicato l’articolo che può essere riletto (cliccando sulla riga colorata) dal titolo: Soveria Mannelli, iniziativa social targata FIDAPA contro la violenza sulle donne.
In particolare, la Fidapa ha molto a cuore il logo “No alla violenza” realizzato qualche anno addietro, ma sempre di grande attualità per affrontare un tema che solo apparentemente sembra non riguardare la nostra nazione.
La Fidapa dell’area interna Reventino-Savuto sin dalla sua costituzione è impegnata contro la violenza su tutte le donne che ogni giorno combattono per farsi rispettare, in famiglia, sul lavoro, nella società e che credono nel valore del rispetto e della tolleranza.
La presidentessa Fidapa designata per il biennio 2021-2023 Maria Luisa Mascaro la cui nomina ufficiale sarà nei prossimi giorni, conscia della tematica odierna ha dichiarato: «Ogni giorno i media riportano di violenze di ogni genere e omicidi di donne e la pandemia, dalla quale stiamo uscendo di sicuro la convivenza non ha migliorato la situazione. Chi trova il coraggio di denunciare – aggiunge – va supportato concretamente.
Dal punto di vista legislativo molto è stato fatto, ma a mio parere, ancora imperfetto. Ammetto che per una donna è molto difficile trovare il coraggio di denunciare. E poi il dramma dei figli costretti a crescere in situazioni di violenza sulla mamma, sono situazioni che si portano dietro e condizionano la loro vita. Bisognerebbe – aggiunge – potenziare i centri antiviolenza. Non capisco perché debba essere la donna che denuncia ed i figli a dover lasciare la casa, i propri affetti quasi doversi nascondere ed isolare. La sensibilizzazione – conclude Mascaro – deve essere continua, rivolta a tutti, ma soprattutto agli uomini, ai ragazzi ed ai bambini. La Fidapa infine, è vicina anche alle donne afghane per il dramma che stanno vivendo e le socie fidapine hanno realizzano un video che le rende protagoniste».