di Raffaella De Grazia –
“La violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani”: con questa fortissima dichiarazione il compianto Premio Nobel per la Pace Kofi Annan ha condannato una delle piaghe più dolorose della nostra società.
I numeri annuali dei decessi “in rosa” avvenuti a causa di mano maschile – quasi sempre l’assassino di una donna è un uomo ad ella vicino: il marito, l’amante respinto, un parente – crescono tragicamente a dismisura. La violenza di genere è uno dei grandi mali della nostra umanità e il lockdown forzato al quale il nostro Paese è stato sottoposto negli ultimi due anni non ha fatto altro che esacerbare il fenomeno.
Le donne si trovano spesso in balia dei propri carnefici anche dopo aver chiesto aiuto, aver denunciato, aver cercato tutela. Lo Stato non riesce purtroppo a rispondere ai continui SOS inviati non solo dalle vittime, ma anche dalle associazioni, dai gruppi, dai volti pubblici che cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di porre un freno agli omicidi, alle violenze e ai soprusi ai quali ogni giorno almeno una donna viene sottoposta.
Il 25 novembre 2021 “celebreremo” la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne: un’occasione più unica che rara di porre l’accento su una problematica umanitaria e sociale che attanaglia contesti indigenti come civiltà più “evolute”, di educare vecchie e nuove generazioni ad “amare il prossimo tuo come te stesso”, poco importa il genere o l’orientamento sessuale.
Tra le numerose iniziative messe in atto in Italia, menzione d’onore va alla FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari) – sezione di Soveria Mannelli che ha deciso di sfruttare il potere massivo dei social network per veicolare un importantissimo messaggio: le donne non si toccano, non esiste scusante per giustificare alcunché genere di violenza sul gentil sesso.
Il gruppo delle “Fidapine” soveritane ha deciso di realizzare una serie di video (sotto, alla fine dell’articolo, si può guardare uno dei filmati realizzati) visibili sulla pagina Facebook ufficiale dell’associazione dedicati alla donna, ultimo baluardo di resilienza. Attenzione particolare è stata posta alla situazione delle donne afghane, vittime di un regime ignorante e sessista.
“E’ compito delle Istituzioni, delle Associazioni e di tutti noi è quello di rendere sempre partecipe la popolazione, non solo in occasione della Giornata del 25 novembre – hanno spiegato le componenti della FIDAPA soveritana – è necessario fare rete tra tutte le realtà del territorio e soltanto attraverso il dialogo e la collaborazione tra le parti riusciremo a creare azioni vincenti di contrasto alla violenza nei riguardi delle donne”.
Fatti, non parole: l’impegno concreto delle coraggiose “Fidapine” continuerà anche dopo la “fatidica” data.