
Sersale non manda proprio giù l’invisa decisione della Regione Calabria di privatizzare la gestione di un sito naturalistico che abbonda in bellezze: le Valli Cupe.
Oggi, sabato 30 novembre 2019, alle ore 10.30, ha avuto luogo, nello spazio adiacente il Centro di informazione turistica, una partecipata manifestazione di protesta a difesa di Valli Cupe, amena località visitata ogni anno da migliaia di turisti e raccontata anche da prestigiose riviste internazionali.
Al flash mob per Valli Cupe c’era il primo cittadino Salvatore Torchia insieme agli altri responsabili della cosa pubblica sersalese; non potevano mancare i rappresentanti di associazioni e anche semplici cittadini. In altre parole: c’erano tutti quelli che avversano il disegno regionale, presentato dal consigliere Domenico Tallini, una misura legislativa che toglie la gestione della riserva regionale al Comune di Sersale per affidarlo a un Ente privato.
Tra Regione e Comune di Sersale non c’è più dialogo sull’annosa vertenza, da quando le parti hanno optato per sentieri diversi: la Regione ha detto sì alla gestione privata per presunte inadempienze; la città di Sersale ha, da subito, opposto un diniego senza indugi per una decisione pretestuosa e senza evidenza pubblica.
Se si litiga un giorno sì e l’altro pure, è perché qualcosa non ha funzionato nei rapporti tra istituzioni. Ci sono profili di incostituzionalità nella modifica alla legge regionale? La parola ai Tribunali e nel contempo qualcosa l’ha detto anche la piazza: ogni ultimo tentativo di difendere Valli Cupe è sempre il penultimo per il Comune di Sersale.
di Enzo Bubbo