Troppo significative le parole che Papa Francesco ha rivolto ai sindaci del Comuni per passare inosservate.
Indossa la fascia tricolore da 13 anni Davide Zicchinella e quelle parole, pronunciate in occasione dell’ incontro con Anci, non solo l’ ha lette, ma cerca di metterle in pratica ogni giorno.
Scrive il pediatra con la passione per la politica: “Bellissime le parole che il Santo Padre ha rivolto a noi Sindaci. Lavoriamo sempre più per meritarcele ancora!
Sabato scorso (5 febbraio) una nutrita delegazione di sindaci aderenti all’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) è stata ricevuta da Papa Francesco.
Nel corso del suo discorso il Santo Padre ha avuto parole di grande elogio e di incoraggiamento per il lavoro che Noi sindaci facciamo per i nostri territori, spesso in solitudine e con grandi responsabilità a fronte, spesso, di risorse economiche e strutture organizzative non adeguate.
Parole che toccato il cuore di tanti di noi che hanno scelto di svolgere questo incarico con onore, onestà e abnegazione.
Tre sono state le parole che Papa Francesco ha voluto regalarci: Paternità o Maternità, Periferie e Pace.
Un sindaco e/o una sindaca devono comportarsi come un padre o una madre di famiglia.
Devono perseguire la Pace Sociale guardando a tutta la comunità nella sua interezza e senza distinzioni legate al sostegno ricevuto o agli ideali prolungati.
Ma la parola più bella che per un sindaco che lavora nel Sud del Sud, in un comune in via di spopolamento e periferico è stata appunto la parola #Periferia.
È proprio nelle Periferie che Noi sindaci possiamo realmente fare la differenza. Ricercando sempre, come saggiamente ci ha consigliato il nostro amatissimo Pontefice, la Bellezza, la Solidarietà, l’Uguaglianza.
Per chi come me, pur essendo un quarantenne, svolge da oltre vent’anni incarichi pubblici nelle istituzioni locali, prima da Consigliere Comunale, poi da Assessore e negli ultimi 13 anni da Sindaco sono parole che toccato il cuore.
Lavoro quotidianamente per ricercare bellezza e solidarietà, inclusione e pace sociale. Come un padre di famiglia. Come un Medico che cerca, spesso a mani nude, di curare le ferite di un borgo periferico per lungo tempo abbandonato a sé stesso.
Non senza difficoltà. Non senza aver ricevuto accuse, diffamazioni, denunce infondate e male gratuito.
Ma le parole del Papa cancellano ogni amarezza e aprono ancora la mia mente ed il mio cuore.
Le parole rivolte da Papa Francesco a noi Sindaci tracciano una rotta chiara e ferma. Sono felice di trovarmi già su questo cammino. I duri passi certamente, dopo le parole del Santo Padre, saranno più leggeri, maggiore la determinazione che metteremo per vedere realizzati i tanti progetti in cantiere.
Le parole del Santo Padre sono musica per le orecchie di chi, inconsciamente, le serbava già nel proprio cuore”.
Enzo Bubbo