Si sa che settembre è un periodo d’elezione per i festival e le kermesse culturali di ogni genere. Come se, dopo l’estate e il riposo, si avvertisse l’esigenza di ricominciare a innescare processi di pensiero interiore e riflessioni profonde sull’umanità, sulla sua storia e sul suo destino.
E, in linea con questa tendenza, anche la Rubbettino Editore, importante casa editrice che ha sede a Soveria Mannelli ma con un respiro nazionale e internazionale, non poteva mancare l’appuntamento con quella che, fin dallo scorso anno, rappresenta la sua principale rassegna di eventi culturali.
Una manifestazione che si svilupperà nell’arco di tre giornate, dal 22 al 24 settembre, sempre a Soveria Mannelli, ma in forma itinerante, in vari luoghi della città, quasi a voler ribadire l’idea del viaggio come modo privilegiato per favorire l’acquisizione di nuove conoscenze, lo scambio di esperienze e tra culture.
Il nome, altamente significativo, che è stato scelto per definire la manifestazione è Sciabaca, termine con cui, nei dialetti del Sud Italia, è chiamata una rete da pesca della tradizione mediterranea. Una rete che, come tutte le altre, dalle più antiche (il cervello umano, con i suoi neuroni e le sue sinapsi) alle più moderne (la rete internet, con i suoi nodi e i suoi collegamenti), intende creare relazioni di senso e di memoria tra idee e suggestioni, ricordi e pensieri.
Le tematiche che saranno trattate abbracciano le più varie discipline, ma sono sempre collegate tra loro dai fili immaginari della rete Sciabaca: dall’arte alla letteratura, dalla natura alla scienza, in una lunga serie di incontri con molteplici personaggi che sono giustamente definiti come “protagonisti della cultura e custodi della memoria”.
Dalla presenza, fin dal primo giorno, di un monumento vivente all’arte figurativa, quel Nik Spatari che, con il suo MuSaBa e la sua filosofia di vita, ha radicalmente rivoluzionato il modo stesso di fare arte, assieme a nomi celebri come quelli della giornalista e scrittrice Annarosa Macrì e dell’antropologo Vito Teti. Così come, nella seconda giornata, di uno dei massimi geografi italiani, Franco Farinelli, e poi della giornalista televisiva Maria Vittoria Marano assieme al documentarista Domenico Nunnari. E nel terzo giorno, del vice presidente della Giunta regionale, Antonio Viscomi, che discuterà, con l’urbanista Roberto Giannì e il giornalista Filippo Veltri, della Route 66, che è una highway americana di quasi quattromila chilometri che collega la costa bagnata dall’oceano Pacifico con quella lambita dall’Atlantico, però come concetto applicato alla Calabria, alla SS19 e ai suoi due mari.
Ma, data la ricchezza del programma, sarebbe troppo lungo elencare e dare il giusto risalto a tutte le presenze. Moltissimi sono i docenti dell’Università della Calabria, motore culturale della regione, che interverranno come relatori e animatori. Così come sono garantite la presenza e la partecipazione attiva delle associazioni del territorio e dell’IIS Costanzo di Decollatura, e non mancheranno neppure le occasioni di svago e divertimento, pur con un occhio sempre rivolto alla cultura, con gli spettacoli musicali serali.

Insomma, Rubbettino Editore, che con la sua presenza garantisce da anni a Soveria Mannelli e a tutto il territorio del Reventino una notevole visibilità e un’attenzione particolare per la cultura e i libri, gli sta regalando ancora un’altra opportunità di crescita culturale.
di Raffaele Cardamone
*) Le immagini dell’articolo sono tutte particolari tratti dalle foto pubblicate sul Libretto di presentazione della manifestazione.
Per chi fosse interessato, è possibile accedere allo store ufficiale on-line della Rubbettino Editore attraverso il seguente link: www.store.