Circa mille persone alla prima delle tre serate della III edizione del Presepe vivente di Bianchi. Un ritorno della Natività per grandi e piccini dopo lo stop di due anni a causa della pandemia. Dopo la rappresentazione del giorno di Santo Stefano gli altri appuntamenti sono il 30 dicembre 2022 e 6 gennaio 2023 alle ore 16.30. La rappresentazione messa in scena, che per la sua semplicità ha affascinato e catturato i visitatori, è stata molto apprezzata nell’ambito del territorio del Savuto-Reventino posto al centro della Calabria. Lo spaccato natalizio è organizzato dalla Parrocchia “San Giacomo Apostolo” sulla spinta del dinamico don Giuseppe Trotta in collaborazione con l’amministrazione comunale e del sindaco Pasquale Taverna.
Una partecipazione di circa mille persone quella in apertura che ha sorpreso, inorgoglito e soddisfatto gli organizzatori e la comunità tutta per aver regalato un pomeriggio all’insegna di riscopre la genuinità e semplicità del vivere di una volta. Per l’allestimento del Presepe vivente di Bianchi e per organizzare questa terza edizione sono stati impegnati circa cento figuranti sparsi in oltre venti postazioni, i cui abiti e luoghi sono stati riprodotti fedelmente a quelli dell’epoca per rappresentare i principali episodi della Natività, scene e mestieri che tanto affascinano grandi e piccini.
Nell’ammirare le scene, il visitatore che ha raggiunto Bianchi, comune che ricade in provincia di Cosenza, è stato invitato ad assaggiare i prodotti tipici del periodo storico preparati sul luogo rimanendo deliziato e nel contempo affascinato dall’atmosfera del contesto religioso. Numerose le scenografie riprodotte in un centro storico, ormai quasi disabitato causa lo spopolamento dei comuni montani: la corte di Erode, gli antichi mestieri come la bottega del falegname, la lavandaia, vie, vicoli, case, sano state location di scene presepiali con la partecipazione di grandi e piccoli. Un percorso che si conclude con la Natività allestita nella capanna appositamente realizzata per ospitare il bambinello, un neonato di circa tre mesi insieme ai suoi genitori in compagnia del bue e dell’asinello. Grazie alla grinta di don Giuseppe Trotta una intera comunità si è messa in moto per riproporre il Presepe vivente e invita tutti a vivere questo evento in “comunità di amore e fratellanza”.
Per il sindaco Taverna il Prese vivente “è una occasione di rivivere la natività in un mondo troppo materiale e personale, dove le tradizioni e i valori morali sono quasi scomparsi. L’auspicio che la rievocazione tocchi i cuori della gente e sia di monito per la pace nel mondo”.