Tiriolo – «La Postazione Emergenza Territoriale (PET) – 118 di Tiriolo, demedicalizzata da quasi quattro anni, purtroppo, che assicura faticosamente alle popolazioni della Presila catanzarese una pronta risposta in caso di necessità, da questa mattina (8 aprile 2023) e per alcuni giorni, in alcune fasce orarie, rimarrà chiusa in quanto gli operatori in servizio presso la medesima PET sono stati chiamati a prestare servizio altrove. Come al solito, i sindaci, “massima autorità sanitaria locale”, non vengono nemmeno informati su decisioni che potrebbero ripercuotersi sulla vita dei loro concittadini».
E’ quanto rileva in una nota il sindaco il sindaco di Tiriolo, Domenico Stefano Greco, in cui non nascode il netto dissenso rigurdo il provvedimento e lancia l’allarme sul potenziale rischio che in qualche situazione di emergenza sanitaria possa succedere l’irreparabile, in considerazione anche della particolare conformazione geografica dei diversi territori serviti dalla PET di Tiriolo, distanti dai presidi ospedalieri di Catanzaro e Lamezia Terme e che presentano una viabilità tutt’altro che agevole, ritiene discriminatoria, irresponsabile ed illogica tale decisione, che potrebbe determinare una diminuzione significativa delle possibilità di sopravvivenza dei pazienti critici che attivano il sistema dell’emergenza.
Il sindaco di Tiriolo, Domenico Stefano Greco, inoltre evidenzia e spiega quanto segue.
«La situazione di precarietà che interessa da anni la PET di Tiriolo, unitamente ad altre postazioni del catanzarese, aggiunge il sindaco Greco, non è più tollerabile e sostenibile, in quanto non è in alcun modo accettabile che decenni di mala gestione e di scelte scellerate, che hanno riguardato la sanità calabrese e catanzarese, siano pagate a caro prezzo dai cittadini, i quali, loro malgrado e senza averne alcuna responsabilità, potrebbero essere costretti a sopportare gravi ritardi nella erogazione di un servizio di vitale importanza, quale è quello del sistema di emergenza territoriale.
Non ci interessano giustificazioni su carenze di personale e di medici, né possiamo accettare oltre che ci si dica, da anni, che non esistono strumenti efficaci per reclutare personale; non spetta agli amministratori comunali individuare le soluzioni possibili per garantire continuità e rapidità nell’erogazione dei servizi di emergenza sanitaria, soprattutto nelle aree interne come le nostre. A noi sindaci spetta il compito di lottare per difendere il diritto alla vita dei nostri cittadini e lo faremo con ogni arma a nostra disposizione, a partire dalla magistratura dove denunceremo l’interruzione di pubblico servizio, per finire a proteste più clamorose.
Al presidente della Giunta Regionale della Calabria, Roberto Occhiuto, nominato dal governo centrale quale commissario ad acta della Sanità, che sta concretamente dimostrando la necessaria attenzione verso le vere criticità e le reali emergenze che affliggono i nostri territori, chiedo un cortese e autorevole intervento finalizzato ad avere dalle competenti autorità sanitarie provinciali risposte certe e immediate circa il pronto e immediato ripristino a pieno regime della postazione PET di Tiriolo, con la presenza continua della figura del medico».