Il prologo è stato commovente: la statua della Madonna di Fatima è apparsa in tutto il suo splendore alle porte del paese presilano e ad attenderla non meno di 3mila persone con la banda musicale a intonare
l’inno trionfale, i fedeli ad elevare preghiere e fuochi pirotecnici in segno di giubilo. Nulla di improvvisato, tanta la coralità.

Così, venerdì scorso, la comunità di Petronà ha accolto l’effigie della Madonna pellegrina di Fatima.
Non meno coinvolgenti sono stati il prosieguo e l’epilogo, anche nei giorni di sabato e domenica.
L’organizzazione del momento spirituale dal grande impatto emotivo è stato promosso, dal 19 al 21 maggio 2023, dalla Parrocchia Santi Pietro e Paolo apostoli in collaborazione con l’associazione apostolato eucaristico Mariano. Tanta la partecipazione della comunità, nonostante il tempo inclemente.
Il nuovo parroco don Pasquale Brizzi non ha perso tempo in preamboli nell’accogliere l’ attesa statua internazionale: “Il mondo ha bisogno estremo di pace ecco perché siamo qui. La storia della Madonna di Fatima affascina per il suo edificante esempio e abbiamo bisogno dei suoi umili precetti in una società che scatena ancora guerre e procura nuove solitudini. La religione è libertà, la religione da’ senso alla vita”.
Parole pronunciate al cospetto di militari della Benemerita, di rappresentanti di associazioni, di ordini religiosi, di altri sacerdoti, di amministratori dei paesi vicini e semplici cittadini. Quasi tutti erano di

Petronà, ma in tanti sono arrivati anche dai paesi vicini e anche dal crotonese.
Tantissimi anche i bambini presenti nei momenti di condivisione proposti dalla Parrocchia.
Tutti erano lì per la statua della Madonna di Fatima, portata spesso a spalla in segno di rispetto e devozione, accolta da numerosi fedeli anche nei paesi di Cropani, Sersale e Cerva, omaggiato con un continuo andirivieni di parrocchiani presso il la chiesa madre del paese.
Se religione è unire persone intorno a un credo, la statua della Madonna di Fatima ha fatto religione al cubo.
Enzo Bubbo