Il Reventino, inteso come territorio, racchiude e custodisce in sé tanti tesori preziosi. Uno di questi, poiché c’è più di un esponente di questo settore che si è fatto conoscere anche oltre (usiamo questo avverbio non a caso e più avanti capirete il perché), è la moda. In questo articolo vogliamo raccontarvi la bella e spumeggiante storia della giovane stilista Elisa Gigliotti.
L’ARTE SEMPRE APPREZZATA IN FAMIGLIA
Elisa nasce a Decollatura ed è cresciuta in una famiglia dove l’arte è stata sempre apprezzata. “Ricordo mia nonna cucire – ci racconta -, avendo una grande passione e ammirazione per questo mestiere. Da piccola non ero molto confusa su cosa volessi fare, come accade a molte bambine; crescendo, tra i banchi di scuola disegnavo, disegnavo per poi disegnare ancora e quindi, dentro di me, si andava fortificando la passione per il disegno e l’arte della moda”.
ACCADEMIA, ATELIER E AMBIZIONI
E così Elisa si getta a capofitto nella sua travolgente passione. “Decisi di frequentare un’accademia di moda – dice – per diventare Stilista. Mi piaceva davvero tanto e mi ha completamente assorbito, rapendomi letteralmente”.
“È stata un bagaglio importante; sono uscita a pieni voti – non è presunzione, ma è solo perché ci tengo a ribadire che sono traguardi raggiunti sgobbando duramente ogni giorno -, ma la cosa fondamentale è stato il confronto con altre persone che avevano i miei stessi obiettivi, anche persone più grandi di me che avevano fatto già esperienze e realizzato realtà come aziende, negozi o atelier. E che poi sono state le stesse persone che, successivamente, mi hanno fatto lavorare e acquistare esperienze”.
LA PREZIOSA SAGGEZZA DELLA NONNA
“Capisco ora il vero valore delle parole di mia nonna Teresa – afferma Elisa sospirando -. Spero di averlo ereditato da lei tutto questo. Finiti gli studi non ho voluto perdere tempo e dopo due giorni lavoravo in un atelier di abiti da sposa, per poi andare in Veneto per una collaborazione, Roma, Salerno e Cosenza dove mi fermo per un bel po’ di anni imparando il mestiere con delle persone straordinarie, creando nuovi vestiti ogni giorno, studiando cartamodelli e ricami infiniti”.
IL CORAGGIO DI PENSARE IN GRANDE
“L’avvento del covid cambia le carte in tavola e prendo la decisione di staccare per un po’ e pensare. Quindi torno a casa lasciando il lavoro e Cosenza. Collaboro con altre realtà, lavoro in uno studio creativo, ma il mio vero sogno era quello di avere un brand tutto mio. Quindi mollo tutto e decido di ripartire dal mio territorio, se pur piccolo, ma che può essere anche un grande palcoscenico. Così apro una boutique a Soveria Mannelli creando appunto un marchio di abbigliamento che prende il nome di OVERLINE.
ANDARE OLTRE…NEL PRESENTE
“Ci tengo a fare una premessa: il nome della boutique, Overline, – spiega Elisa con grande entusiasmo – lo ha trovato mia sorella. Lo ha trovato lei per me e mi è piaciuto fin da subito; mi suonava bene ed è rimasto visto il valore della parola.
Questo mio racconto, stranamente a cuore aperto e non capita spesso soprattutto a una come me estremamente riservata sulle cose private, – continua Elisa con un po’ di imbarazzo – non può mancare dei ringraziamenti alla mia famiglia: mio padre mia madre e le mie due splendide sorelle con mio cognato perché sono loro le persone che mi sostengono ogni giorno e senza la loro iniezione di fora quotidiana non riuscirei ad andare avanti. Questo è estremamente importante per me e ci tenevo a ribadirlo”.
Overline è un nuovo brand di abbigliamento hand made e soprattutto made in Italy significa letteralmente “sopra la linea”, “oltre la linea” (ecco la ridondanza dell’«oltre» di cui si parlava all’inizio ndr) e io amo particolarmente questa parola inglese proprio perché mi consente, nell’accezione dei due termini di cui si compone, di proiettarmi in due dimensioni parallele e convergenti al tempo stesso; facendomi immaginare il futuro e andare oltre ad ogni cosa, aldilà di qualcosa da una parte e seguendo, al contrario, una linea e, quindi, un presente che continua, dall’altra. Insomma, la parola stessa mi fa stare bene”.
UN VIAGGIO CREATIVO
“Questo brand – prosegue nel suo appassionato racconto la giovane stilista – per me è un viaggio creativo una connessione con ciò che voglio esprimere ed essere fatto di idee, bozzetti, manifattura, ispirazione, collaborazioni, capi essenziali, tecniche di sartoria che portano una visione moderna in più materiali che puntano, come detto, dritto al made in Italy. Questa mia passione nasce fin da piccola. Un legame con la moda che mi ha portato a farne un vero e proprio lavoro. Se c’è una cosa che amo del mio lavoro è proprio questo. ovvero il fatto di creare qualcosa che nasca da un’idea e arrivi alla progettazione finale, per poi vestire un outfit che ha una comunicazione diretta, senza parole”.
RESPECT! IN PRIMA LINEA PER LE DONNE
“Io e il mio brand – ci tiene a sottolinearlo Elisa – da sempre sosteniamo la cultura inclusiva rispettando ed anzi, valorizzando ogni aspetto fisico. L’obiettivo di Overline, che è anche la mia battaglia personale, è quello di trasmettere il messaggio che ogni corpo merita cura e considerazione a prescindere dai canoni di bellezza imposti.
Chiosa finale. “Creare questo legame con le donne che entrano in boutique è una vera soddisfazione. La fiducia di essere in un posto dove stai bene e puoi stare bene con ciò che indossi per me è davvero importante”.