Appena al secondo anno di vita, il Mulino delle Arti di Antonella Cerra sembra aver già raggiunto la piena maturità, a giudicare da quello che sarebbe troppo riduttivo definire “saggio di danza”, perché di vero e proprio “spettacolo” si è trattato.
Dunque lo spettacolo “People”, come è stato chiamato quasi per creare fin da subito un legame emozionale e di piena complicità con il pubblico, ha sciorinato un programma fluido e con un filo conduttore, punteggiato dai bei testi di Maria Teresa Guzzo letti dalla presentatrice Roberta Mazza, che ha dato dimostrazione della poliedricità e delle contaminazioni tra generi che sono evidentemente il pane quotidiano sfornato con la farina del Mulino delle Arti.
Un primo momento è stato dedicato, seguendo un cliché giustamente convenzionale, alla danza classica, con le piccolissime allieve della “propedeutica e predanza” e con i vari corsi che coinvolgono dalle ballerine più giovani fino a quelle più esperte.
In un secondo momento, particolarmente sorprendente ed emozionante, si è lasciato spazio a una serie di danze popolari, portando in scena l’allegria dei balli contadini con la “pizzica salentina”. Impegnati, i gruppi di Soveria Mannelli e Carlopoli, entrambi coordinati dall’insegnante Debora Cimino, che si è poi cimentata in un assolo di danza, accompagnata “dal vivo” da due bravissime musiciste: Valeria Piccirillo, al violino, e Celeste Iiritano, al tamburo e voce. Accurata e mai banale anche la selezione musicale che è andata dal calabrese Cosimo Papandrea (prossimo protagonista della festa di San Giovanni a Soveria Mannelli) ai salentini Alla Bua, Pizzica Salento BTQ e Alessio Tondo.
Un momento successivo è stato dedicato al “contemporaneo-moderno”, con i vari corsi che si sono alternati e, a volte, fusi tra loro per ottenere sempre risultati più che apprezzabili, come nel caso della trascinante interpretazione sulle note rock di “Rebellion” della band canadese Arcade Fire, che ha fatto sprizzare energia pura alle ballerine impegnate sul palco.
Una conclusione “esplosiva” è stata affidata all”hip-hop”, con l’esibizione dell’insegnante Nilde Serpa assieme alle Kissmonkey Girls, per la coreografia della stessa Nilde Serpa e di Andrea Veneri. A seguire, l’esibizione delle allieve del Mulino delle Arti e di San Pietro Apostolo (Energykale).
Al termine, si sono chiuse le danze con un gran finale in cui tutte le ballerine e le rispettive maestre si sono ritrovate assieme sul palco per un’ultima esibizione, per i ringraziamenti di rito e per il saluto a un pubblico (il “people” del titolo) un po’ infreddolito ma decisamente entusiasta.