Per tanti anni, gli investitori, stranieri e non solo, interessati agli immobili di lusso si sono focalizzati verso Milano. Sotto la Madonnina, il boom di queste tipologie di unità si è consolidato dopo la candidatura a Expo 2015. Pochi anni dopo è arrivato il Covid, che ha scompaginato le carte in tavola. Il mercato immobiliare a Milano è tornato a numeri eccellenti – il capoluogo lombardo traina le altre città d’Italia – ma si sono affacciate nuove realtà, in particolare per quel che concerne la ricerca di immobili di fascia alta.
Come sottolineato da uno studio condotto da due autorevoli portali di annunci immobiliari, uno dei quali dedicato proprio agli immobili prime, e ripreso dalla celebre rivista Bloomberg, chi vuole investire in unità immobiliari di lusso oggi, lo fa soprattutto sotto il Cupolone.
Se si esce un attimo da questo comparto e si guarda, a livello generale, la crescita che ha interessato le compravendite dopo il Covid, è facile accorgersi che i ritmi romani sono risultati più sostenuti rispetto a quelli milanesi.
A detta di diversi esperti del settore real estate, il capoluogo lombardo sconta, non certo dal biennio 2021 – 2022, il problema di prezzi al metro quadro che tagliano fuori gran parte del ceto medio (si tratta di una criticità annosa che, da quando è esplosa l’inflazione, sta diventando sempre più rilevante).
Tornando un attimo con il focus sulla richiesta di immobili di lusso a Roma, non si può non rammentare il fatto che la Città Eterna è al centro di diversi progetti di riqualificazione dovuti a grandi eventi. Roma, infatti, è candidata all’Expo 2030. Nel 2025, invece, è certo l’appuntamento con il giubileo ordinario, mentre nel 2033 arriverà quello straordinario, organizzato per celebrare i 2000 anni dalla morte di Cristo.
Per dare un’idea dell’impatto urbano del solo giubileo del 2025, ricordiamo che, per quell’anno, sono previste quasi 90 opere. Tra queste è possibile includere, per esempio, la riqualificazione dei percorsi pedonali di Via Ottaviano, una delle vie più importanti in prossimità del Vaticano.
Questo e altri interventi impatteranno in maniera indubbiamento positiva sul valore degli immobili, motivo per cui numerosi investitori – come già detto anche internazionali – ne stanno approfittando.
Il vantaggio dei prezzi
Come poco fa specificato, Milano sta pagando lo scotto di quotazioni immobiliari molto alte. In questi mesi, il dibattito si è acceso e qualcuno è addirittura arrivato a usare il termine “dopato” per il mercato immobiliare sotto la Madonnina.
Roma conviene molto di più dal punto di vista economico. Numeri alla mano, si parla di circa la metà dei prezzi di Milano. Nella Città Eterna, infatti, le quotazioni immobiliari delle unità prime corrispondono a circa 6000 euro al metro quadro, circa la metà rispetto al capoluogo lombardo.
Le prospettive per il futuro
Le prospettive per il futuro, anche e soprattutto in vista degli eventi di respiro internazionale sopra menzionati, sono all’insegna della positività. A trainare i numeri delle compravendite ci penserà anche la possibilità, grazie al web, di accedere ad annunci di alta qualità in pochi click. Un esempio? Le proposte di case consultabili su Immobiliovunque a Roma.
Questo portale, online dal 2018, si distingue dalla concorrenza per il fatto di essere caratterizzato unicamente dalla presenza di annunci pubblicati da agenzie qualificate presenti in città.
Attenzione, però: il quadro appena tracciato ha un rovescio della medaglia da non trascurare. Se il settore immobiliare capitolino vuole continuare a concretizzare numeri importanti, deve cercare di frenare la problematica della burocrazia, una macchina spesso elefantiaca.
Lavorando su questo aspetto – ma anche su problematiche annose come l’emergenza rifiuti e l’inquinamento atmosferico – i numeri dell’immobiliare nella Capitale hanno un potenziale senza eguali a livello nazionale.