<<Doveva essere il giorno del “riscatto” di Ferrovie della Calabria dopo la debacle registrata il 25 aprile, tradizionale giorno di pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Porto, Patrona della Provincia di Catanzaro, laddove l’azienda ha pesantemente abdicato, per la prima volta a memoria d’uomo, al ruolo di leader nel campo del trasporto dei cittadini nella provincia di Catanzaro e specificatamente nell’hinterland della Presila catanzarese>>. E’ quanto scrive, in una nota pervenuta in redazione, Natale Giaimo della segreteria provinciale di Catanzaro del Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore.
In effetti nei giorni scorsi, con la solenne celebrazione di domenica 4 giugno, che ha visto l’accensione del cero votivo da parte del presidente della Provincia di Catanzaro e del sindaco di Gimigliano Massimo Chiarella, sono iniziati i festeggiamenti civili e religiosi in onore della Madonna di Costantinopoli. Martedì 6 giugno, invece, si ripeterà come ogni anno il pellegrinaggio che porterà la sacra Effigie da Gimigliano a Porto dove ha sede la Basilica minore dedicata alla Vergine, e la celebrazione alle 12 della santa messa alla presenza dell’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, monsignor Vincenzo Bertolone.
Natale Giaimo della segreteria provinciale di Catanzaro del Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore, in merito alla situazione del servizio di trasporto tradizionalmente espletato dalla società ferroviaria, proprio riguardo alla prevista giornata del pellegrinaggio, come si legge nella nota, precisa quanto segue.
<<Oggi, come accennavamo, pur tra mille difficoltà e con la grossa problematica legata alla chiusura della galleria tra Gimigliano e Madonna di Porto, sembra essere giunto, appunto, il giorno della rivincita ma… non avevamo fatto i conti, noi cittadini tutti, con le gravi carenze organizzative e l’approssimazione palesate, ancora una volta, dalle strutture di Ferrovie della Calabria che, aggiunte alle obiettive condizioni di predissesto del territorio e della invasione di auto private e persone lungo il percorso oggetto del tragitto effettuato con autobus (Gimigliano Scalo-Madonna di Porto), hanno fatto si che tutti gli orari previsti saltassero provocando il caos nel trasporto delle persone. Caos cui non è stato nemmeno estraneo il modo assolutamente approssimativo e dilettantistico con cui le Ferrovie della Calabria hanno predisposto lo svolgimento del servizio soprattutto per quanto riguarda i tempi ed i modi della comunicazione degli orari dello stesso, da riconoscere peraltro si fossero veramente sforzate di coprire in maniera massiccia ma solo nella previsione e non nello effettivo svolgimento dello stesso, oggetto di decine e decine di vibrate proteste che i costernati viaggiatori elevavano al personale presente e fatto pervenire a noi militanti di Fiamma Tricolore affinché ne fossimo portavoce presso le Ferrovie della Calabria stesse e le istituzioni competenti>>.
<<In merito – scrive Giaimo che a nome del MSI-FT stigmatizza con fermezza rilevando che ai responsabili si chieda conto di quanto denunciato – ciò che è avvenuto dimostra, ancora una volta se ce ne fosse bisogno, che, a fronte delle immense potenzialità che questa azienda possiede, insistono queste sacche di incapacità operativa e gestionale – forse non è questo il termine esatto ma non ce ne sovviene un altro adesso – che la rendono vulnerabile e ne impediscono lo spiegarsi delle potenzialità di cui dicevamo che la comunità “paga” ogni giorno in termini di perdita di infrastrutture e servizi>>.