Un crocifisso costruito con i resti del barcone del terribile naufragio di una settimana fa avvenuto alla foce del fiume Tacina a Steccato di Cutro. Un simbolo, un segno per non dimenticare mai: la memoria se ne nutre.

Non è passata inosservata l’idea di don Francesco Loprete, parroco di Le Castella, di utilizzare i resti del caicco per realizzare una croce.
Dalla proposta alla realizzazione: è stato un attimo.
La croce è stata realizzata dall’artista locale Maurizio Giglio che suole usare oggetti che il mare deposita sulla spiaggia.
L’opera verrà portata alla via Crucis di Steccato di Cutro e poi verrà collocata all’interno della chiesa di Le Castella, frazione di Isola Capo Rizzuto.
Enzo Bubbo