L’immagine che il fotografo Antonio Renda ci ha voluto inviare, e che sa di mare, potrebbe far pensare di avere poca attinenza con il nostro territorio, ma così non è!
A noi che abitiamo sul versante interno del Reventino ci è preclusa la vista del mare, ma ne sentiamo sovente l’odore, magari in un refolo di vento che sfugge all’ordinario e non profuma solo di campagna, di pascoli o di camini accesi.
Ne percepiamo l’esistenza, a volte semplicemente guardando una pianta fiorita anzitempo, perché ha beneficiato del suo influsso, o notando che le nuvole, aldilà del monte, sono profondamente diverse da quelle che sono solite passare sopra le nostre teste.
Ma oltre alla poca distanza, c’è un legame storico, e insieme geografico, che ci unisce al pezzetto di mar Tirreno che ci sta di fronte (anch’esso un “mare nostrum”, nel suo e nel nostro piccolo): la vallata del fiume Savuto, navigabile al tempo degli antichi romani, che fungeva loro da via rapida e comoda di comunicazione tra la costa e l’interno di questo lembo di Calabria.
E se la storia, a distanza di secoli, fa perdere la sua connotazione scientifica e si traveste da mito, è facile andare ancora indietro nel tempo a rievocare l’antica leggenda di Icaro e di suo padre Dedalo, i due uomini che hanno sfidato la natura e la legge di gravità (pur senza conoscerla), provando ad abbandonare il contatto con la terra, la normalità. Provando, insomma, a volare!
Ed è esattamente ciò che fanno in questi giorni gli eroi moderni del Kitesurf, che a Gizzeria, il posto di mare che i nostri genitori/nonni raggiungevano più facilmente con le loro Fiat 600, stanno disputando una tappa del campionato mondiale di questo giovane e spettacolare sport.
Ecco il commento dell’autore della foto, che ha voluto creare un effetto di trasfigurazione del reale sia con l’immagine e sia con le parole:
<< Scendiamo ai piedi del Reventino, dove gli uomini riescono a volare. Osservare anche per poco tempo questi esseri alati, che corrono dentro il vento, è importante come guardare un’icona fluida di libertà. >>
E ancora, per concludere in bellezza, una reminiscenza di rock progressivo italiano del mitico Banco del Mutuo Soccorso (“In Volo”, dall’LP “Banco del Mutuo Soccorso”, quello del “salvadanaio”, datato 1972), che ben si adatta a un’idea del volo, in questo caso a dorso di cavallo alato, ma sempre strettamente connessa all’idea di libertà:
<< Lascia lente le briglie del tuo ippogrifo, o Astolfo, e sfrena il tuo volo dove più ferve l’opera dell’uomo. Però non ingannarmi con false immagini, ma lascia che io veda la verità e possa poi toccare il giusto. Da qui messere si domina la valle, ciò che si vede è. Ma se l’imago è scarna al vostro occhio, scendiamo a rimirarla da più in basso e planeremo in un galoppo alato entro il cratere ove gorgoglia il tempo. >>
Raffaele Cardamone
In basso, La foto realizzata da Antonio Renda e, a seguire, la sua Biografia…
Foto di Antonio Renda (Fototeca della Calabria)
Biografia di Antonio Renda
Antonio Renda è un fotografo e un documentarista. E’ nato a Catanzaro nel 1964. Ha compiuto studi universitari di filosofia e antropologia. Professionista dal 1991. Specializzato in fotografia di architettura, arte e turismo. Il suo archivio conta oltre 100.000 immagini sulla Calabria.
Ha collaborato alla realizzazione di numerosi prodotti editoriali con le maggiori case editrici calabresi: Rubbettino, Abramo, Iiriti, e nazionali come Silvana Editoriale, Electa-Mondadori e ha pubblicato sulle riviste: Oasis, Bell’Italia, A tavola, Terre del vino, Qui Touring, Abitare, Informatore Agrario; ha inoltre curato la fotografia per le Riviste: Calabria Rurale, Calabria è, Catanzaro Arberia.
Collabora da molti anni con le maggiori istituzioni calabresi e con case editrici, e autori vari. Per l’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Provincia di Catanzaro ha curato i cataloghi per le edizioni della mostra di arte contemporanea “Intersezioni” (ed. Electa) e per la mostre realizzate al Museo MARCA di Catanzaro fin dalla sua fondazione.
Ha inoltre realizzato le immagini per le due edizioni del catalogo del “Museo Storico Militare” di Catanzaro (ed. Rubbettino), i calendari e i cataloghi del “Parco della Biodiversità” di Catanzaro.
Per la mostra “Intersezioni” e il Museo MARCA ha realizzato inoltre i video sugli artisti e le relative mostre.
È responsabile della “Fototeca della Calabria”, associazione che si occupa della divulgazione della cultura e dell’immagine della Calabria, con una particolare attenzione agli scrittori ed artisti calabresi.
Ha inoltre realizzato, negli ultimi anni, numerosi cortometraggi su vari aspetti della cultura calabrese: il mediometraggio “Nella terra di Melusina”, ispirato ad un racconto di Corrado Alvaro, e i cortometraggi “I carbonai di Serra San Bruno”, “Bovari”, “L’ultimo Mugnaio”, “I Palmenti Di Ferruzzano”.
Un’opera fondamentale della sua produzione è il volume fotografico: “Differenze di Vedute – Il paesaggio nella provincia di Catanzaro” (ed. Rubbettino).
Ha da poco ultimato un nuovo libro fotografico: “Madonna di Porto. Le icone votive lungo i percorsi verso il Santuario”, attualmente in fase di pubblicazione.