di Claudio Caroleo –
In occasione della prima festa dell’anno in onore del SS. Ecce Homo, con la celebrazione presieduta dal Vescovo di Lamezia Terme Serafino Parisi dell’arcidiocesi di Lamezia Terme, l’amministrazione comunale di Mesoraca, approfitta di questa bella circostanza, per donare ai padri del santuario del SS Ecce Homo di Mesoraca un quadro che rappresenta quello che è sicuramente il documento più importante dell’edificio religioso, ovvero la bolla di Papa Martino V, datata 14 ottobre 1429; la quale, autorizza i seguaci di San Francesco d’Assisi di stabilirsi in quel luogo, che era stato, fino ad ora, un antico cenobio basiliano.
L’opera, a cura dello storico prof. Francesco Spinelli, è stata finanziata con i fondi del Ministero della Cultura, richiamando alla memoria la prima linea dell’antica storia del monastero francescano, offendo la possibilità di ricostruire gli inizi della sua straordinaria vita plurisecolare. Nel panorama artistico, devozionale, culturale e paesaggistico della Calabria, il santuario del SS. Ecce Homo, occupa un ruolo di primaria importanza, unico per la sua valenza storica e devozionale.
Per amplificarne la rilevanza e la conoscenza a livello nazionale ed internazionale, l’amministrazione comunale, che crede fermamente nel valore storico, culturale, artistico e naturalistico di questo bene, ha avviato la pratica per il riconoscimento di questo grande patrimonio materiale e immateriale, come bene universale Unescu.
Nel prossimo consiglio comunale, inoltre, verrà approvata una delibera per l’inserimento per la festa del settennale del SS. Ecce Homo tra i grandi eventi promozionali della Calabria.