La Calabria è una di quelle regioni che hanno un legame davvero speciale con il mondo del calcio, soprattutto per via del gran numero di giocatori che, dai campetti di periferia, sono stati in grado di togliersi soddisfazioni a livello internazionali, giocando per alcuni tra i club più titolati in Italia e nel mondo.
Nello specifico, sono diversi i ragazzi che si sono fatti strada nella massima competizione italiana, un campionato particolarmente difficile da affrontare sotto ogni punto di vista, come ben sanno tutti coloro che hanno la passione per i pronostici serie A e per le scommesse sportive. Dando uno sguardo ai vari palinsesti si può notare come l’equilibrio regni sovrano in un gran numero di partite e, di conseguenza, farsi guidare solo dalle proprie intuizioni non è probabilmente la scelta più azzeccata, e allora si consiglia di sfruttare un apposito comparatore di quote, in maniera tale da individuare le quote più vantaggiose per le proprie esigenze.
Gattuso, campione del mondo nel 2006
Quando si parla di giocatori di stampo calabrese che hanno fatto il grande salto nel calcio che conta, è impossibile non parlare di Rino Gattuso. Prima ancora di intraprendere la carriera da allenatore, il buon Rino ha fatto una grandissima carriera sul rettangolo da gioco. La sua carriera parte dal sole di Corigliano Calabro e arriva fino a Milano e al Milan, passando per stagioni in cui ha vestito la maglia dei Glasgow Rangers, del Perugia e della Salernitana.
In panchina, invece, ha già allenato squadre estremamente importanti, come Napoli, Milan, per non parlare delle esperienze in Grecia e con il Pisa. Gattuso, in ogni caso, ha legato il suo nome in maniera indissolubile alla spedizione azzurra all’edizione del 2006 della Coppa del Mondo, quella in cui gli azzurri sono arrivati fino in fondo e sono tornati in patria con la meravigliosa coppa tra le mani.
Iaquinta, bomber di Udinese e Juve
Tra i giocatori che hanno regalato più gioie alla Calabria troviamo un altro campione del mondo, ovvero Vincenzo Iaquinta. Uno dei fedelissimi di Marcello Lippi, visto che il tecnico viareggino, una volta compreso che Bobo Vieri non sarebbe tornato disponibile per l’avventura tedesca, ha subito chiamato il buon Iaquinta.
È il secondo calabrese, dopo Gattuso, che si è laureato campione del mondo, condividendo una gioia che si è estesa a tutti gli italiani nel luglio di sedici anni fa. Iaquinta è l’esempio in persona di come la determinazione possa consentire di raggiungere grandi traguardi, guadagnandosi tutto, senza mai dare per scontato nulla.
I suoi gol e prestazioni di alto livello con la maglia dell’Udinese attirano le attenzioni di diverse grandi squadre, ma è la Juventus a spuntarla su tutte. In maglia bianconera sigla diversi gol importanti, anche in Champions League, ma purtroppo all’età di 32 anni è costretto a dare l’addio al calcio per colpa di tanti infortuni muscolari che gli hanno, di fatto, bloccato la carriera.
Stefano Fiore, uno dei più forti della Lazio di fine anni Novanta
Cosentino dalla nascita, Stefano Fiore è stato uno dei giocatori più tecnici e dai piedi migliori della Serie A tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila. Fiore ha giocato tanto anche in Nazionale, vestendo la maglia azzurra in ben 38 occasioni e andando anche in rete per ben due volte.
Fiore ha disputato l’Europeo del 2000 con i gradi da titolare e probabilmente è stato quello il picco della sua carriera da calciatore. Il centrocampista nativo di Cosenza è stato protagonista anche di grandissime prestazioni con la maglia della Lazio, ma prima ancora per aver vestito con ottimi risultati le maglie di Parma e Udinese, sbocciando proprio in Friuli. Con la maglia del Parma ha vinto anche una Coppa Italia e una Coppa Uefa tra il 1997 e il 1999.