Commento
Quella di oggi era una partita importante più per salvare la faccia che per la classifica ormai ampiamente compromessa, anche se ci sarebbe ancora il recupero dello scontro diretto con il Cutro a tenere acceso il lumicino della speranza di agganciare almeno i play-out.
Ma a perdere la faccia è stato soprattutto l’arbitro Le Pera di Rossano e i suoi due assistenti che hanno, da peggiori in campo in assoluto, condizionato una partita che poteva anche prendere una piega diversa. L’arbitro ha dato subito la sensazione di essere arrivato in campo con il risultato finale già scritto sul suo taccuino, non certo a favore della squadra di casa. E non è la prima volta che questo accade all’“Antonio Leo” di Soveria Mannelli.
Tre gli episodi più eclatanti che hanno visto protagonista il fischietto Le Pera: il rigore negato in apertura a Cardamone; l’espulsione di Tarzia a fine primo tempo, susseguente a un fallo non fischiato alla Garibaldina in attacco e alla conseguente ripartenza pericolosa dell’Amantea, con l’arbitro che puniva fin troppo severamente le sacrosante proteste dei giocatori di casa; il primo gol dell’Amantea segnato con almeno due uomini in netto fuorigioco, in questo caso con il direttore di gara non aiutato da uno dei suoi guardalinee.
Il secondo gol degli ospiti, arrivato dopo appena due minuti su calcio d’angolo non fa testo, perché ormai la Garibaldina era stata messa ko più dalla terna arbitrale che dagli avversari, che non hanno mai fatto vedere i 34 punti di differenza in classifica a loro favore. A riprova del fatto che in un ambiente più sereno e con meno confusione nelle scelte tecniche, la Garibaldina anche quest’anno avrebbe potuto raggiungere la salvezza.
Eppure, l’approccio alla partita era stato dei migliori, con due tiri pericolosi, di Sinopoli e di Giaccari, oltre al rigore negato su un’incursione di Cardamone. E per tutto il primo tempo, la squadra di casa ha mantenuto un netto predominio territoriale, pur non essendo particolarmente incisiva in avanti, ma di contro non concedendo quasi nulla agli avversari.
E anche al rientro in campo in 10 contro 11 la Garibaldina stava provando a dare del filo da torcere ai blucerchiati di Amantea, con Bajinka che ha avuto tra i piedi il pallone del possibile vantaggio, ma si è fatto anticipare all’ultimo momento da un difensore avversario. Poi la squadra è crollata dopo il primo gol concesso all’Amantea in netto fuorigioco, ma ha saputo ritrovare l’orgoglio per provarci fino all’ultimo, creando anche tre opportunità di accorciare su un paio di buone giocate di Cocola e una del subentrato Floro, ma non sfruttate al meglio da un deludente Bajinka. Tant’è vero che la squadra è uscita tra gli applausi del proprio pubblico, il quale al contrario ha usato l’arma dell’ironia contro l’arbitro, sulla cui prestazione resta poco da aggiungere se non il senso di rassegnazione che ormai prevale, visto che di arbitri degni di questo nome all’“Antonio Leo” quest’anno se ne sono visti solo un paio.
Cronaca
Primo tempo:
4° – L’arbitro nega un rigore alla Garibaldina: Cardamone si allunga sulla corsa un pallone che rimane nella sua disponibilità. Il difensore avversario ci mette il corpo senza toccare il pallone e lo atterra in piena area.
5° – Sinopoli si libera bene recuperando un lungo rilancio del proprio portiere, ma perde l’attimo e tira alto sul recupero del difensore.
10° – Bella azione corale con Bajinka che apre da destra a sinistra per Giaccari che arriva in piena corsa ma, da buona posizione, non impatta bene il pallone che finisce al lato.
36° – Si fa vedere l’Amantea con un pallone che scavalca Cardamone e raggiunge un attaccante avversario, ma sul tiro si allunga Marasco che respinge.
38° – Calcio di punizione dal limite per l’Amantea con il pallone spedito di poco alto.
40° – L’arbitro non concede un’evidente punizione alla Garibaldina in zona d’attacco e la sua decisione innesca una pericolosa ripartenza dell’Amantea. Le proteste Garibaldine non sembrano neppure particolarmente veementi, ma viene espulso Tarzia.
Secondo tempo:
4° – Incursione di Cardamone che libera Bajinka in area. L’attaccate però non è reattivo e permette il recupero di un difensore che gli spedisce il pallone in calcio d’angolo.
8° – GOL AMANTEA. Su un traversone dalla trequarti, con ben due uomini in fuorigioco, arbitro e guardalinee sono stati capaci di convalidare il vantaggio dell’Amantea.
10° – GOL AMANTEA. L’Amantea raddoppia con un colpo di testa ravvicinato su cross da calcio d’angolo, con la Garibaldina in evidente stato di shock.
22° – Su un rinvio corto di Marasco l’Amantea recupera palla e colpisce la traversa, poi l’azione si spegne con un tiro alto di poco.
38° – Garibaldina pericolosa su azione insistita, con Cocola che si aggiusta il pallone e tira a colpo sicuro, ma la sfera viene respinta in extremis da un difensore avversario.
40° – Ancora l’Amantea si fa pericolosa con un tiro da fuori che De Sio alza sopra la traversa.
45° – Occasione Garibaldina con un bel cross del nuovo entrato Floro che Bajinka riesce ad arpionare ma poi non è lesto a girare verso la porta avversaria. La palla scorre fuori area sui piedi di Cocola che tira contro il muro dei difensori avversari.
46° – Punizione dal limite per la Garibaldina che va a battere il portiere De Sio mandando la sfera di poco al lato.
1. De Sio Tommaso: 6. Incolpevole sui gol, è impegnato solo una volta con un bel tiro da fuori area che devia sopra la traversa.
2. Bonacci Francesco: 6. Fa buona guardia sulla sua fascia di competenze giocando una partita di particolare attenzione e dedizione alla causa.
→ 13. Colosimo Davide (dal 34° del secondo tempo): s.v. Entra bene in partita e fa il suo senza particolari affanni.
3. Cardamone Jacopo: 6,5. Qualche intervento risolutore e in bello stile in difesa, si fa vedere anche in avanti con alcune buone incursioni. Manca un rigore ai suoi danni.
4. Tarzia: 5. Dovrebbe essere il leader della squadra per esperienza e invece pecca d’ingenuità quando protesta ben sapendo che l’arbitro non aspettava altro per lasciare i locali in dieci uomini.
5. Bonacci Mattia: 6,5. Potente e volitivo, lotta come un leone su tutti i palloni. Nel finale trova la forza per una travolgente azione solitaria che avrebbe meritato miglior fortuna.
6. Marasco Simone: 6. Puntuale e pulito nelle chiusure. Mette a disposizione della squadra il massimo impegno e una grande determinazione.
7. Badjinka: 5. Evanescente. Una partita non da lui. Ha due o tre occasioni buone per calciare verso la porta avversaria, ma esita sempre e perde l’attimo propizio.
8. Cocola Christian: 7. Peccato non aver visto più spesso questo ragazzo in campo. Personalità e tecnica non gli mancano e le mette in mostra per tutto l’arco della partita.
9. Serra Simone: 6. Quando viene innescato dai compagni e può involarsi palla al piede riesce a essere incisivo, ma per larghi tratti scompare dalla partita.
10. Sinopoli Emanuele: 6. Il pallone passa quasi sempre tra i suoi piedi e a volte fa l’errore di innamorarsene troppo. Ci mette grande impegno e la sua indiscutibile tecnica individuale.
→ 14. D’Andrea Robert (dal 39° del secondo tempo): s.v. Entra nei minuti finali e ci mette il solito impegno.
11. Giaccari Gaetano: 5,5. Non sempre lucido, si impegna e tocca molti palloni, ma a volte sbaglia banalmente l’ultima scelta.
→ 16. Floro Luca (dal 41° del secondo tempo): s.v. Ha appena il tempo per mettere un’invitante pallone al centro su azione combinata.
Mister Sestito Giuseppe: 6. C’è poco da fare! Prende in mano una squadra quando ormai sembra un’Armata Brancaleone e cerca di mettere ordine. Sarebbe anche sufficiente a ottenere qualche buon risultato se non ci si mettessero pure gli arbitri mediocri e con manie di protagonismo.
Raffaele Cardamone