di Carmen Celeste Sacco e Alessandro Cosentini
Giunge al termine la terza edizione del Campo Scuola “Io sono la Protezione Civile” con i NERS. A Decollatura, presso la struttura dell’Europalasport a Gesariello, il gruppo di volontari del Reventino, presieduto da Tonino Vescio, ha organizzato, per il terzo anno consecutivo, un raduno di ragazzi dai 10 ai 13 anni col patrocinio del dipartimento nazionale di Protezione Civile.
Dal 29 luglio al 3 agosto un nutrito gruppo di giovanissimi provenienti da vari paesi del territorio (Decollatura, San Pietro a Maida, Grimaldi e San Pietro Apostolo) hanno vissuto quest’esperienza così formativa e coinvolgente.
ESPERIENZA ENTUSIASMANTE
Montate le tende e sistemato a puntino il campo, il primo incontro ha visto gli allievi essere accolti dagli operatori che li hanno indirizzati e accompagnati nella dimostrazione pratica del montaggio di una tenda. Come si suol dire, anche i ragazzi hanno messo le mani in pasta, provvedendo autonomamente o a coppie, a montare anche le proprie brandine. Al calar del sole sono stati suddivisi in quattro squadre secondo colore, ad ognuno è stato attribuito un badge sul quale scrivere il proprio nome.
Come ogni campo che si rispetti, la sveglia canta puntuale e per i ragazzi seguono adunata e alza bandiera. La giornata sembra promettere bene: incontro con le forze dell’ordine, unità cinofila, intervento da parte del Comandante della compagnia dei carabinieri di Soveria Mannelli, Migliano, il nucleo artificieri, la guardia forestale, sotto lo stesso stemma. Nel pomeriggio incontro con la sindaca del paese Raffaella Perri.
L’alza bandiera del terzo giorno, insieme ai Carabinieri del Comando Stazione di Decollatura. Solito recap mattutino e si dà il via alla creazione di cartelloni a temi e in seguito lezione di primo soccorso sanitario. A catturare l’attenzione dei ragazzi è sicuramente la lezione antincendio completa di teoria e pratica, nello spegnere un principio d’incendio con un estintore. La tradizione richiama i giochi popolari ai quali viene affiancato un mini torneo di calcetto.
Il penultimo giorno di campo ha visto i giovani partecipanti avventurarsi, subito dopo il canonico alzabandiera, in una escursione con l’ospite di giornata, il dott. Giancarlo Romano, che ha tenuto un’appassionata e appassionante lezione sulle diverse tipologie di bosco e la loro rigenerazione.
Nel pomeriggio è stata la volta degli ospiti dell’associazione di San Pietro Apostolo, Moving Emotion, che hanno introdotto gli allievi nel fantastico mondo del tiro con l’arco, che tante soddisfazioni ha regalato all’Italia ai giochi olimpici.
Ultimo giorno. È tempo di levare le tende, smontare, raccogliere e, soprattutto, lasciare pulito. L’ultima sveglia ha preceduto una piacevole escursione al parco avventura Alberolandia e al museo MABOS di Vilaggio Mancuso con passeggiata nel parco naturale della Sila e visita alle varie opere d’arte realizzate con materiale riciclato ed elementi naturali. Immancabile il picnic prima di scatenarsi e volare sui percorsi sospesi del parco.
Al rientro, il momento forse più intenso del campo. Alzabandiera inusuale e fuori orario. Tutti inquadrati, ragazzi e operatori, nel piazzale dell’Europalasport ad accogliere genitori e parenti e a ricordare un amico e una persona speciale: l’autista Ners Natale Perri, deceduto qualche mese fa e al quale questo campo scuola 2024 è stato dedicato. Tanta emozione quando il presidente Ners, Tonino Vescio, ha consegnato ai familiari una targa per onorare la presenza, come hanno sottolineato gli organizzatori, non l’assenza di Natale trattenendo a stento le lacrime durante la lettura di un breve pensiero a lui dedicato.
Sciolte le righe si è tornati nella realtà del campo di protezione civile. I genitori hanno visitato il museo del campo con le opere realizzate dai ragazzi ed è iniziata la festa di chiusura con canti balli e tanto cibo. Immancabili i lacrimoni finali per i saluti e gli arrivederci (non addii) alle prossime coinvolgenti iniziative.
PARLA LA «CAPOCAMPO»
“Ogni volta è un’esperienza nuova. Non ci si abitua mai e, soprattutto, non si è mai stanchi di vivere certi momenti”. Così Antonella Perri, responsabile del campo scuola decollaturese, a caldo durante l’ultima concitata giornata di raduno.
La incontriamo proprio a poche ore dalla cerimonia di chiusura mentre è intenta a fornire le ultime direttive ai ragazzi e ad organizzare con gli altri colleghi di protezione civile la conclusione della terza edizione.
“I ragazzi sono stati fantastici, sono stata – ha detto – la loro mamma in questi giorni vissuti insieme, accogliendo tutte le loro richieste, rassicurandoli nei momenti di incertezza e anche – non bisogna vergognarsi a dirlo – di paura. La cosa bella è che, in questi incontri, i ragazzi abbandonano i clichè quotidiani e, soprattutto i cellulari, hanno vissuto diversamente: si sono guardati negli occhi, hanno parlato, discusso, litigato! Hanno ritrovato, insomma, il gusto e il benessere dello stare insieme senza filtri e senza legami, liberamente come deve (dovrebbe) essere a quelle età”.
Antonella ha raccontato ancora al Reventino.it che “ciò che ha contraddistinto il campo scuola 2024 sono stati spirito di squadra, cooperazione e raggiungimento di un fine comune. Durante i giorni di permanenza qui ci sono stati un onomastico e un compleanno, li abbiamo festeggiati insieme e i ragazzi, pur essendosi conosciuti da pochi giorni, hanno manifestato grande affetto e amicizia l’un l’altro”.
“Il nostro compito è stato sostanzialmente quella di spiegare le buone prassi di protezione civile: primo soccorso, terremoti, alluvioni, insomma, formare i piccoli cittadini ad una convivenza più funzionale possibile e prepararli ad affrontare le diverse avversità con la mentalità giusta da veicolare a famiglie, scuole, palestre, ecc”.
STANCHI MA FELICI
“Non solo i ragazzi, ma anche gli operatori del centro – spiega ancora Antonella Perri – hanno fatto gruppo e sono stati in perfetta sintonia e coordinazione nella gestione delle varie attività svolte e con grande disinvoltura hanno superato i momenti di criticità. È stato, possiamo affermarlo con certezza, un bel banco di prova anche per noi che ci siamo messi totalmente a disposizione (con molta fatica a volte come ha detto sbuffando simpaticamente Vescio) dei ragazzi e abbiamo messo a loro disposizione tutte le nostre competenze. Si può concludere – ha chiosato la Perri -: stanchi, ma felici e arricchiti dentro, pronti a rimetterci in gioco con nuove idee già in cantiere, ma non voglio anticipare nulla…”.
(Le foto dono di Alessandra Paletta)