Festa come inclusione presso casa protetta “Monsignor Stanizzi”.
Se la crescita di una comunità si misura dall’attenzione riservata alle fasce deboli della popolazione, Cropani non difetta di argomenti. Nella giornata di mercoledì 26 febbraio 2020, è stata scritta, presso la casa protetta “Monsignor Stanizzi” di Cropani Marina, una bella pagina di inclusione sociale.
Come? In agenda la festa di Carnevale che qui suole dare voce a chi sovente non ne ha: anziani e disabili.
Mattinata all’insegna dell’allegria e dello stare insieme, durante la quale gli anziani e i disabili sono stati gli assoluti protagonisti, celebrando tra tanta buona musica e dolciumi, l’attesa festività del carnevale, che con i colori delle maschere e dei coriandoli, una ricorrenza che fa ritornare un pò tutti di nuovo bambini.
È stato proprio questo l’obiettivo, raggiunto con successo: regalare un sorriso, un pizzico di allegria a tutti gli ospiti della casa protetta “Monsignor Stanizzi” di Cropani Marina, rappresentata dal presidente della fondazione Ualsi don Alfonso Velonà e dalla dalla responsabile di struttura Domenica Grazia Greco.
L’iniziativa è stata fortemente voluta dallo staff educativo, sostenuto da tutti gli operatori, assistenti sociali, psicologi e quanti lavorano con premura presso la casa protetta, regalando ogni giorno affetto e cure agli ospiti. Si è trattato, pertanto, di una manifestazione che ha registrato notevole partecipazione e tanto entusiasmo anche e soprattutto in coloro che appartengono alla cosiddetta “terza età”, che hanno così trovato diversi motivi per ritornare a sorridere, insieme agli altri, aborrendo la solitudine.Carnevale alla casa protetta “Monsignor Stanizzi”: quando la trasgressione fa rima con inclusione.
di Enzo Bubbo