Ci sta toccando di vivere uno dei periodi più foschi. Il terzo millennio è iniziato malamente fin dal primo ventennio del suo primo secolo. Con gli scenari delle due guerre più vicine. Ucraina invasa dalla Russia, con distruzione e numero di morti militari e civili che mai sapremo. Gaza rasa al suolo per ritorsione da Nethaniau, uno che sarebbe dovuto finire in galera da tempo. Anche qui con uno sterminio mirato di caduti a migliaia, soprattutto di bambini e popolazione civile. Guerre cariche di crudeltà e morte di innocenti. Sono le due più vicine al cosiddetto mondo occidentale. Anzi dentro. Non danno segno di cessare. Le continue contraddittorie informazioni si inseguono illudendo su tregue che vengono subito stroncate e su contorte trattative di una Pace invocata e di continuo allontanata.
Nel mentre nel Mondo, sul Pianeta, un’altra cinquantina di conflitti, con popolazioni senza volto e senza voce, si sussegue segnalando la persistente “radice beluina”, insita nel cosiddetto Homo sapiens.
A dimostrazione che di sapiente sul piano dell’evoluzione dei “sentimenti di umanità e di civiltà“ sta restando poco.

Te ne sei andato sofferente. Ma indomito e tenace nel giorno dell’Angelo. Insistendo nella Tua testimonianza di un Cristianesimo che, prima di volere credenti dogmaticamente affiliati, chiede di viverne appieno l’evangelico valore della Fratellanza. Senza astio verso nessuno. Accogliendo tutti. Proprio come la nostra Costituzione indica. Solennemente scritto, negli articoli due e tre.
Te ne sei andato dopo che sorridente, dimentico del male corporale che Ti fiaccava, hai potuto godere degli applausi e degli umani incitamenti a resistere. di una folla che era accorsa per i riti del Giubileo e della S. Pasqua. Ma, molti anche con la speranza di vderTi affacciato, per un abbraccio visivo. Nel mentre hai avuto la forza di farTi accompagnare facendo il giro tra la folla festosa.
Per l’ultima volta.
Te ne sei andato pochi giorni prima del 25 Aprile. Che sicuramente Tu avresti “festeggiato”. Contrariamente ai pavidi redattori del maggiore quotidiano nazionale, il Corriere della sera, che ne ha collocato articoletti sfumati tra la 22esima e 23esima pagina! Contrariamente ai troppi nostri governanti rimasti ostili. Perché Tu avresti riconosciuto in quella giornata storica tutta la carica di umanità insita in quei Valori, figli di tutti quegli Ideali evangelici, di Uguaglianza, Giustizia sociale, Libertà e Pace, che, iscritti poi in Costituzione, sono a fondamento di quel Principio di Vita che non hai mai smesso di indicarci: la Fratellanza.
Tra Persone e tra Popoli.

Ti stanno inseguendo giudizi ipocriti e blasfemi. Con le maldicenze di soggetti che sono rimasti incapaci di comprendere i valori umani di una Persona dai profondi sentimenti umanitari. Quale sei stato e resti.
Perché loro sono rimasti avviluppati nella crosta di un nostalgismo destroide che li spinge a mantenersi eredi di una ideologia da dominio sugli altri.
Sferzanti e inorgogliti, assaporano una fase storica in piena involuzione e regressione su ogni aspetto della convivenza civile. Ne è esempio osceno l’editoriale di un Direttore che Ti vuole incapsulare tra i nemici della cosiddetta “civiltà occidentale”. Un certo Secchi. Perché, considerandoTi dipinto di “rosso”, ne avresti insidiato i valori. Credo invece che Ti abbia simbolicamente fatto un complimento. Perché nel nostro Mondo il “Rosso” ha da sempre rappresentato l’”Amore”. E Tu ne hai versato sempre in ogni direzione. Mentre il suo “Nero”, che gli appartiene anche nello sfondo del titolo, è simbolicamente rappresentativo dell’ “Odio”.
E il giornalista quando parla e scrive ne riversa tanto…
Una fase storica in cui si sentono di poter gridare con veementi minacce, da ogni palco ed in ogni luogo, a tratti con gli occhi fuori dalle orbite, sventolando inopinatamente la triade… Dio, Patria e Famiglia. Di cui si vantano portatori. Che però nella vita quotidiana e nei loro ruoli istituzionali, puntualmente tradiscono:
Una triade gridata ipocritamente e con blasfemia.
Cioè senza coerenza e con dissacrazione.

Papa Francesco ha pronunciato parole profonde: “Ma, chi sono io per giudicare?”
Giudicare no. Ma tre domande sono lecite.
Scusate, di quale “famiglia parlate”?
Delle vostre? Vi guardate un po’ intorno? Vi contate chi siete prima di andare a dormire? O vi servite della parola “famiglia” per mutuare facili consensi? Sulla scia di una cultura consunta, molto in uso nel linguaggio politico propagandistico. Nel mentre le profonde trasformazioni socio economiche, dalle conseguenze non sempre equilibrate. i tempi e le scelte politiche hanno sgretolato i nuclei della “famiglia classicamente intesa”?
Come le vostre esperienze avrebbero dovuto far meditare?
Scusate, ma di quale Patria parlate? La retorica nazionalista ha fatto danni e danni ingenti nel secolo scorso. Immani stermini e genocidi. Oggi si devono vivere valori universalistici. Da “Cittadini del Mondo”. Certo, “ogni popolo” è portatore di singoli patrimoni storico – culturali, Non però con valori identitari recintati. Invece, con identità proprie fondate in un orizzonte planetario. Da vivere nel riconoscimento e nel rispetto delle altrui.
Il flusso, il processo evolutivo di “accomunamento” si incaricherà via via di eliminare gli steccati.
E poi, se vogliamo parlare di Patria e di Patrioti leggetevi il contenuto di quei certificati di riconoscimento patriottico rilasciati dal Maresciallo George Herold Robert Alexander , Comandante Supremo delle Forze del Mediterraneo Centrale.
Come quello rilasciato ad uno dei tre Tallarico, Antonio, Caterina e Federico, Partigiani combattenti nella Divisione “Sergio De Vitis” Autonoma Valsangone:

………….…
Certificato di Patriota:
Nel nome dei governi e dei popoli delle Nazioni Unite ringraziamo Tallarico Federico (Frico)
Di avere combattuto il nemico sui campi di battaglia militando nei ranghi dei Patrioti tra quegli uomini che hanno portato le armi per il trionfo della Libertà svolgendo operazioni offensive, compiendo atti di sabotaggio , fornendo informazioni militari. Col loro coraggio e la loro dedizione i Patrioti italiani hanno contribuito validamente alla Liberazione dell’Italia e alla Grande Causa di tutti gli Uomini liberi .
Nell’Italia rinata i possessori di questo attestato saranno acclamati come Patrioti che hanno combattuto per l’Onore e per la Libertà
Harold George Robert Alessandro,
Comandante Supremo Forze Alleate del Mediterraneo Centrale
………….……
Viene ricordato Federico Tallarico perché di Lui ho avuto foto del certificato. Ma in suo nome, nell’80esimo della Liberazione, vengono onorati tutti e tutte, i protagonisti combattenti e civili. che diedero vita alla Resistenza e alla Liberazione,
Ecco, cara Presidente del Consiglio italiano Chi sono stati e sono i veri Patrioti.
Scusate, ma, di quale Dio parlate? Ne avete uno proprio? Ciascuno di Voi?
Quale Dio vi consente di deportare migliaia e migliaia di migranti, in cerca di fortuna? Come sono andati a cercarla i nostri circa 30 milioni di italiani sparsi in tutti i Continenti? E agli Inglesi e ai loro discendenti Yankee, che hanno invaso e colonizzato mezzo Pianeta, a volte spietatamente, quale Dio concede di incatenare e incarcerare in luoghi lontani dalla propria Patria i tanti “nuovi miserabili” che hanno avuto l’ardire di varcare lecitamente o illegalmente i “cosiddetti propri sacri confini”? Erano persone spinte da miseria e con la speranza di trovare migliori condizioni di vita.

Trovano invece, in USA e in Europa, e da noi in Italia ancor peggio, Capi di Stato, che si considerano di superiore civiltà. Che tuonano contro di loro. Che li braccano per spedirli dove non potranno “nuocere”. Si raffrontano con le tragedie del passato vissute da altre numerose folle di perseguitati. Ma i Capi di Stato dei nostri giorni che si stanno adoperando solo per risolvere i conflitti pericolosamente armandosi di più, per sfociare in guerre totali. Che per difendere i “propri confini” deportano gli immigrati, o in Ruanda o in Albania. Che sterminano all’impazzata un intero Popolo a Gaza. In quanto a disumanità non sono di meno.
Noi occidentali dei nostri tempi, non siamo di meno!
I capi di Stato che han fatto bene ad accorre attorno alle spoglie di Papa Francesco, riascoltino i suoi messaggi di Pace e di Fratellanza, le sue implorazioni.
Se non altro, almeno lascino stare la Patria e, soprattutto, Dio.
Angelo Falbo